Fate soffriggere la cipolla tritata molto fine con 3-4 cucchiai d'olio , senza farla scurire, poi aggiungete uno per volta i pesci, partendo dalla seppie e dai polipetti, unendo poi i tranci . Fate insaporire bene e sfumate con il vino bianco. Fate evaporare bene il vino poi aggiungete la passata di pomodoro, regolate di sale, aggiungete un pizzico di peperoncino, coprite e fate cuocere per 10-15 minuti. Controllate la cottura del pesce e se vi sembra quasi pronto, aggiungete i gamberi e le cozze. Tenete coperto ancora 5 minuti, poi scoperchiate e fate addensare un po' il sughetto ma non troppo. Controllate il sale e il peperoncino, eventualmente aggiungetene un pochino. Mettete una bella spolverata di prezzemolo tritato e servite ben calda con del pane abbrustolito a parte.
Recipe Notes
Tradizionalmente il pane andrebbe sotto la zuppa di pesce ma a noi piace di più aggiungerlo poco per volta per tenere il pane bello croccante.
Come pane potete usare una bella pagnotta rustica o anche una baguette.
Ci siamo! Anche qui da me è arrivato il caldo ! Quel caldo che ti toglie la voglia di mangiare e ti fa venir voglia solo di cose fresche e fredde. Che ti fa venir voglia di mangiare frutta fresca, che io regolarmente compro e in meno di 4 giorni si trasforma in qualcosa di iper-maturo e che nessuno vuole più mangiare. Per risolvere 2 problemi o se preferite per prendere 2 piccioni con 1 fava ho deciso di fare dei mini gelati alla frutta.Continue Reading…
Quante volte da piccoli giocando nei prati siete finiti nelle ortiche? Io tante, forse perchè hai miei tempi c’erano ancora tanti prati dove poter giocare tranquillamente , adesso per trovare le ortiche bisogna andare in montagna o in zone fuori città.
Io per fortuna ho una sorella che ama la montagna e quando può mi porta le ortiche fresche appena raccolte.
Ovviamente se pensate di fare un giro di raccolta ricordatevi di mettere i guanti ! Prendete solo le cime, la parte più tenera della pianta.
Io ho preparato sia un ripieno per i ravioli che delle tagliatelle , ma sono ottime anche mangiate come verdura lessate o saltate in padella.
Per fare le tagliatelle con le ortiche usate la stessa ricetta delle tagliatelle verdi con gli spinaci :
Frullate le ortiche cotte con 1 delle uova per ottenere un composto ben omogeneo.
Fate una fontana con la farina, fate un cratere al centro per contenere le uova e versateci il composto di ortiche e il secondo uovo, 1 pizzico di sale e cominciate ad impastare, usando una forchetta prendendo la farina dal bordo interno del cratere, piano piano aggiungete tutta la farina. Quando l’impasto comincerà ad essere consistente continuate a mano fino ad ottenere una pasta soda e liscia. Avvolgetela in un foglio di pellicola alimentare e fate riposare per almeno 30 minuti .
Stendete la pasta con un mattarello o con la macchina per tirare la pasta, fino ad uno spessore di un paio di millimetri, quindi tagliate le tagliatelle della larghezza che preferite.
Cuocete in acqua bollente saltata per 3 minuti e condite con del burro fuso in cui avrete tritato le erbe aromatiche, finite con una spolverata di parmigiano reggiano se vi piace .
Se poi oltre a una sorella che ti porta le ortiche, hai un’amica che ti porta le uova fresche del contadino cosa vuoi fare se non della buonissima pasta fresca ?
In questi giorno di caldo cosa c’è di meglio per chi sta in città di un bel gelato fresco ? E se i gelati diventassero tanti? Tutti da gustare in uno scenario unico come il Castello Sforzesco?
Si perchè dal 1 al 4 giugno nella spettacolare cornice del Castello Sforzesco a Milano si svolge l’ultima tappa italiana del Gelato Festival prima del gran finale di Firenze dal 14 al 17 settembre.
Mi ero chiesta come mai a Firenze la tappa finale ma ho scoperto che il gelato italiano, quello che gustiamo noi, è stato inventato da un artista fiorentino, Bernardo Buontalenti che nel 1559 ad un banchetto alla Corte dei Medici servì la prima crema fredda a base di latte, miele e tuorlo d’uovo, a lui va la mia riconoscenza eterna per questo magnifica invenzione.
Il festival è una gara tra gelatieri professionisti , divisi tra gelatieri junior ( gli emergenti ) e gelatieri senior . Ed essendo una gara serve una giuria e io ho avuto la fortuna di poter essere nella giuria di giovedì a Milano.
La giuria composta da professionisti, giornalisti ed esperti del settore doveva valutare ogni gelato presentato in base a dei parametri ben precisi : la presentazione del gelato da parte del gelatiere, il gusto , la consistenza .
E’ già la seconda volta che mi capita di fare il giudice per una gara di gelati e non è così facile come sembra, molto piacevole sicuramente, ma non facile. Quello che spesso per noi è semplicemente un modo per rinfrescarsi per questi gelatieri è la missione di una vita, creare sempre gusti nuovi, abbinamenti più o meno azzardati e a volte cercare di intrappolare ricordi d’infanzia in un cucchiaino di gelato.
Se volete conoscere i gelatieri e i loro gelati in gara a Milano potete trovarli QUI e ovviamente la cosa migliore è fare un giro a Milano per assaggiarli e votarli, perchè anche il pubblico può far parte della giuria popolare e modificare il voto della giuria tecnica . A completamento di questo golosissimo festival ci sono diverse manifestazioni e giochi per grandi e piccini .
Ora non mi resta che aspettare domenica per sapere se anche il pubblico l’ha pensava come me nella scelta dei gelatieri .
Sono sicura che potrei vivera a pizza, la amo in tutte le sue versioni, alta , bassa, alla pala , in teglia, bianca, con pomodoro , sarà per questo che ogni occasione è buona per farla e per provare nuovi accostamenti.
Se poi ti danno delle farine da provare vuoi non farci una pizza ? Queste farine sono buonissime, la lievitazione viene che è una meraviglia ( anche troppo forse, ho fatto un cornicione che era pazzesco) e il gusto buonissimo. Avendo trovato un negozio che fa arrivare dal salento delle burratine stupende ho pensato che questo abbinamento era perfetto.
Una pizza con una lievitazione lenta ma che merita l’attesa fatta seguendo gli insegnamenti di Adriano Continisio.
Pizza con burratina
per 2 pizze grandi :
300 g Farina con miscela cereali Perteghella
200 g farina Bella Napoli Perteghella
350/370 g acqua
15 g sale
2 g lievito secco
30 g olio
1 cucchiaino malto d’orzo
1 cucchiaio di semolino
250 g passata di pomodoro
20 olive rosatelle
1 cucchiaio capperi di Pantelleria
1 cucchiaio d’origano siciliano
2 burrate piccole pugliesi
1 pizzico di sale
5-6 fette di prosciutto crudo di San Daniele
Preparare un lievitino con metà delle farine (250 g ) , 250 g d’acqua presa dal totale, il lievito e il malto. Mescolare velocemente, coprire e far lievitare per un paio d’ore o fino a quando sarà ben gonfio.
Nella ciotola della planetaria, con il gancio a foglia, mettere la rimanente farina, il lievitino e il resto dell’acqua poco per volta fino a che l’impasto cominci ad incordare. Aggiungere il sale e l’olio a filo senza perdere l’incordatura.
Dopo aver inserito tutto l’olio montare il gancio e impastare ancora per qualche minuto finchè l’impasto si aggrapperà al gancio.
Mettere l’impasto in una ciotola unta leggermente e fare lievitare per 30 minuti, poi mettete in frigorifero per 4 ore almeno .
Riportate a temperatura ambiente.
Dividete l’impasto in 2 parti, formare delle palle dando un giro di pieghe senza schiacciarlo troppo.
Far riposare ancora 30 minuti.
Su un piano ben infarinato poggiare la pasta, schiacciatela leggermente con il palmo della mano, poi con la punta delle dita, partendo dal centro schiacciare l’impasto allargandolo fino alla misura desiderata.
Mettere su una teglia cosparsa di semolino, coprire l’impasto con passata di pomodoro condita con sale e origano, mettere qualche oliva e un po’ di capperi.
Passare in forno a 220° nella parte più bassa finchè il bordo si gonfia e prende colore.
Appena la pizza è ben cotta toglierla dal forno e condirla subito con del prosciutto crudo e una piccola burrata fresca al centro.
Eccoci nella stagione dei picnic, dei pranzi all’aperto , degli inviti tra amici, delle domeniche pigre, degli aperitivi in terrazza.
Non so voi ma io amo i finger food , le torte salate monoporzione ( forse l’avevate già capito), tutto quei cibi che mi danno la possibilità di assaggiare più cose diverse.
La cosa che amo di più delle vacanze, sopprattutto all’estero sono le colazioni esagerate, quelle che a casa non farei mai, ma che in vacanza non mi faccio mai mancare, magari poi salto il pranzo ma la colazione non si salta mai.
La ricetta di oggi si rifà al breakfast tradizionale, quello con pancetta e uova, sono delle mini quiche con tutti i sapori dell’english breakfast.
Per questa ricetta ho usato il mio stampo per biscotti di Le Creuset che oltre a darmi la sicurezza dell’antiaderenza e quindi di sformare delle tartellette perfette ha anche una forma particolare, non molto profonda e più larga rispetto a una teglia da muffin, così tutti i miei ingredienti saranno ben disposti e l’uovo avrà il suo spazio al centro.
Con una tazza di caffè lungo saranno pefetti per la colazione, con un bicchiere di vino bianco ottimi per l’aperitivo.
Se volte potete aggiungere un tocco piccante aggiungendo un pizzico di peperoncino alla pasta o dei peperoncini al ripieno.
Per la pasta brisée la cosa migliore è prepararla in un mixer, si eviterà di scaldare la pasta e in 1 minuto sarà pronta.
Mettete in un mixer la farina, il burro, il sale e azionate, poi poco per volta aggiungete l'acqua.
Fate amndare per 1 minuto , finchè la pasta avrà un aspetto liscio e ben amalgamato.
Avvolgetela in un foglio di pellicola e mettete in frigo per almeno 30 minuti.
Stendete la pasta ad uno spessore di 3mm circa, tagliate dei cerchi un po' più grandi della misura dei vostri stampi e foderate tutte le cavità dello stampo. Bucherellate per bene con una forchetta il fondo e cuocete a 190° per 15 min .Non dovranno essere completamente cotte, quindi non esagerate con il tempo. Togliete dal forno e fate intiepidire.
Ripieno
Tagliate la pancetta a pezzetti piccoli e fatela saltare in padella senza condimento finchè sarà lucida, poi distribuitela nelle tartellette di pasta semi-cotte.
In un bricco mesolate la panna , il formagio, il sale , una bella macinata di pepe e l'erba cipollina tagliata fine.
Dividete la crema tra tutte le tartellette.
Per ultimo rompete un uovo di quaglia per volta su un cucchiaio e con delicatezza appoggiatelo sulle tartellette.
Infornate per 10-15 minuti a 190° o finchè le uova cominciano a cuocere.
Servite caldi o tiepidi.
Nella settimana dall’ 8 al 14 maggio sono stata a Tuttofood il grande mercato del food, che a Milano , durante la Food week, ospita i più grandi produttori di prodotti alimentari del mondo.
Ovviamente un occhio di riguardo va ai prodotti italiani e io, con altri foodblogger ( 15 per l’esattezza) , abbiamo avuto modo di conoscere i prodotti della linea Bio & Vegan di Mamma Emma e di partecipare ad un gioco molto divertente, una sorta di mistery box.
Dopo aver partecipato ad una master class sugli gnocchi ci hanno fatto pescare da una mistery box 3 ingredienti e con questi e gli gnocchi di Mamma Emma avremmo dovuto preparare un piatto vegano ovviamente.
I miei ingredienti erano Quinoa, Miglio e Germogli . Dopo un momento di panico ho deciso di preparare una sorta di buddha bowl, molto di moda adesso.
In una ciotola ho quindi messo della quinoa , delle polpettine di miglio e verdura, gli gnocchi verdi alla spirulina e verdure.
Insomma tanti colori e sapori ottimi, un piatto ideale anche per l’estate.
Con questa ricetta quindi partecipo al Master Vegan Challenge di Mamma Emma
1confezione gnocchi verdi alla spirulina Mamma Emma
1tazzaquinoa mista
2carote
1rapa rossa
1 avocado maturo
1cucchiaio semi misti ( sesamo, girasole, zucca )
1tazzina oliod'oliva
1cucchiaio senape di Digione
150ginsalata verde
1manciata digermogli di bietola rossa
Polpettine di miglio
1tazza miglio
2zucchine
1 porro
sale
1cucchiainocurcuma
3-4cucchiaipane grattuggiato
olio per friggere
Instructions
Polpettine di miglio
Per le polpettine di miglio cuocete il miglio, dopo averlo sciacquato bene sotto l'acqua, in 2 parti di acqua per ogni parte di miglio, in una pentola con il coperchio e a fuoco medio-basso. Salate solo a fine cottura. Deve cuocere bene ed assorbire tutta l'acqua, ci vorranno circa 30 minuti .
Nel frattempo fate cuocere le zucchine a cubetti piccoli in un soffritto di olio e porro.
Quando il miglio sarà cotto mettetelo in un mixer e frullatelo leggermente, quindi aggiungete le zucchine, la curcuma e un pochino di pane grattuggiato se l'impasto sembra troppo morbido. Regolate di sale e formate delle palline grandi come una noce. Mettetele su un piatto e fatele riposare in frigo per almeno 30 minuti.
Quando saranno fredde passatele nel pane grattuggiato e friggetele fino a quando saranno ben dorate. Sono ottime anche fredde .
Bowl
Cuocete la quinoa dopo averla lavata in 2 parti di acqua per una parte di quinoa per circa 20 minuti in acqua leggermente salata .
Fate saltare gli gnocchi alla spirulina di Mamma Emma direttamente in una padella in poco olio, non c'è bisogno di lessarli prima.
Con le carote e le rape formate dei spirali o tagliatele a julienne.
Poi formate la bowl mettendo sul fondo l'insalata, poi la quinoa, le rape, le carote, le fette di avocado, gli gnocchi e le polpettine di miglio, servite dopo averli conditi con una vinegrette di oilod'oliva e senape di Digione.
Se vi piacciono aggiungete dei semi misti fatti saltare in padella per pochi minuti senza nulla.
Per ultimo aggiungete una manciata di germogli freschi .
Recipe Notes
Ovviamente potete variare le verdure a vostro piacimento e nelle polpettine di miglio potete aggiungere altre verdure oltre alle zucchine.
Ultimamente casa nostra si sta trasformando in un bistrot aperto a tutte le ore.
I vari impegni della nostra famiglia ci stanno facendo cambiare le abitudini e gli orari.
Giulia al rush finale della scuola spesso arriva tardi perchè si ferma a scuola per studiare con le compagne, io ( per fortuna) ho qualche occasione di vedere le amiche e qualche evento legato al bolg a cui partecipare e mio marito si ritrova a pranzare da solo . No, nessun ” ohh, poverino”, lui recupera la sera che tra allenamenti , partite e fisioterapia non ha mai un orario decente.
Quindi, per far fronte a tutto questo mi viene incontro il mio fantastico Frescodi Irinox.
Per chi non sapesse cos’è è un abbattitore per uso domestico, ma non serve solo ad abbattere le temperature o congelare in modo fantastico, serve anche a tenere in caldo il vostro pranzo.
Con la funzionePiatto prontoFresco conserva il vostro piatto a + 3° come se fosse in frigo per poi scaldarlo a 65° in tempo per essere caldo al punto giusto per l’ora di pranzo programmata da voi, ma se trovate traffico , nessun problema, Fresco tiene il vostro piatto in caldo a 60° senza rovinarlo o sovracuocerlo e rovinarlo.
Cosa c’è di meglio di far trovare il piatto pronto e caldo a vostro marito mentre voi siete fuori ? Altro che panini, con questo sistema potrete avere una cucina sana proprio come piace a noi.
Oggi , ad esempio, mio marito arriverà tardi e io gli ho preparato una ricetta di tajine di verdure con un couscous piccantino, come piace a lui e la cena sarà pronta e calda per il suo arrivo a casa.
Io in questa ricetta non ho messo l’aglio che ci starebbe bene ma a noi piace poco e voi potete variare aggiungendo le verdure che più vi piacciono, come i peperoni, le patate o le olive. Invece dei datteri potete usare albicocche secche o prugne secche come nella tradizione.
Ottimo anche se avete amici vegani o vegetariani a cena, un piatto completo e gustoso anche grazie alle spezie.