L’ultimo sabato di settembre ho avuto il piacere, con alcuni blogger e giornalisti del settore, di poter visitare una delle eccellenze del prosciutto crudo d’Italia, il salumifico Marco D’Oggiono .
Non so voi ma io quando comincia a fare freddo non ho più voglia di uscire la sera, gli amici mi piace vederli a casa, dove possiamo chiaccherare con calma, non in un ristorante con la confusione, dove appena finito di cenare non vedono l’ora di mandarti fuori.
Anche se spesso si finisce per ordinare una pizza è lo stare insieme che mi piace e allora, quando posso, preparo qualcosa di diverso dal solito qualcosa che ci permetta di stare intorno ad un tavolo a chiaccherare per ore.
Non vi nascondo che però a volte li uso come assaggiatori. Sono gli amici di una vita, di quelli che se una cosa fa schifo te lo dicono senza mezze misure e tu non ti offendi perchè sai che è la verità quella che vuoi e non complimenti inutili, quindi se mi vengono strane idee li avviso e loro vengono in mio aiuto.
In questo periodo mi sto “specializzando” in piatti a lunga cottura, quelli che rendono la carne morbida e succolenta, perfetta per essere accompaganta da una bella polenta calda.
Questa volta ho voluto provare a fare delle costine con la mia nuova casseruola di ghisa Le Creuset, me la sognavo da tanto e ora finalmente posso cucinare brasati, stufati e minestre in modo sublime.
La ghisa tiene benissimo il caldo, è perfetta per le cotture lente sia in forno che sul fuoco oltre che essere strepitosa per cuocere il pane.
Oggi ho cucinato delle baby ribs, delle costine piccole e molto carnose, con verdure e pomodori, a noi sono piaciute molto, vi posso solo dire che mio marito si è finito quelle avanzate con lo spuntino di mezzanotte.
Il bello di queste cotture lente è che avrete tanto tempo per preparare voi e la casa in attesa degli ospiti senza dovervi preoccupare della cena.
Tempo di preparazione | 30 minuti |
Tempo di cottura | 3 ore |
Porzioni |
porzioni
|
- 1 kg baby ribs
- 50-60 g farina bianca
- sale
- pepe
- 1/4 cucchiaino Allspice
- 50 g burro
- 1 cucchiaio olio d'oliva
- 1 cipolla piccola
- 3 peperoncini rossi non piccanti
- 4-5 peperoncini verdi non piccanti
- 1 gambo sedano
- 2 cucchiai zucchero di canna
- 1/2 cucchiaio paprika dolce
- 1/2 cucchiaino peperoncino macinato
- 1/2 cucchiaio senape in polvere
- 1 succo limone
- 400 g pomodori pelati a pezzetti
- 1 bicchiere birra scura
Ingredienti
|
|
- Accendete il forno a 160°. In una ciotola mescolate la farina con 1 pizzico di sale, del pepe, la allspice. Passate le costine nella farina, scuotete l'eccesso e tenete da parte. Tenete da parte anche 1 cucchiaio di farina e spezie. In una grande casseruola di ghisa mettete il burro e l'olio, fate scaldare, metteteci le costine e fatele dorare bene su tutti i lati a fuoco alto. Toglietele dalla pentola e mettetele in un piatto. Abbassate la fiamma, aggiungete nella pentola la cipolla a fettine sottili, i peperoni a rondelle, fate stufare nel condimento per 5 minuti mescolando spesso. Aggiungete il cucchiaio di farina tenuto da parte , stemperatelo bene. Unite il sedano a pezzetti, lo zucchero di canna, le altre spezie, poi la birra e fate evaporare un po' l'alcool, unite i pomodori e le costine. Coprite con un coperchio e mettete in forno a 160° per 3 ore controllando la cottura dopo un paio d'ore. ( dipenderà dalla grossezza delle ribs). L'ultimo quarto d'ora togliete il coperchio e fate asciugare il sugo. Prima di servire togliete il grasso in eccesso che si sarà formato.
Servite con polenta calda o un buon purè di patate e una birra .
Se non avete la Allspice potete sostituirla con un mix di cannella, noce moscata, chiodi di garofano in uguale quantità.
Al supermercato cominciano a fare capolino arance e mandarini, adoro il loro colore, l’arancio intenso e caldo dei mandarini, le mille righe delle fette di arancia con le sfumature che vanno dall’arancio al rosso scuro, insieme alle prime castagne sono il segno che ormai l’autunno è arrivato, le fresche insalate lasciano spazio a piatti più calorici e i gelati a dolci dai gusti più decisi.
Per me oggi un dolce al cioccolato e arance ma con un tocco di liquore per scaldare le fredde serate. ( scherzo non si sente , ma se vi piace più alcoolico nulla vieta di aumentare la dose di liquore).
Tempo di preparazione | 30 minuti |
Tempo di cottura | 60 minuti |
Porzioni |
fette
|
- 200 g burro morbido
- 150 g zucchero semolato
- 3 arance - scorza + succo il succo servirà dopo
- 4 uova separate gli albumi serviranno dopo
- 200 g jogurt alla vaniglia o bianco se preferite
- 150 g cioccolato fondente a pezzetti
- 30 g scorza d'arancia candita
- 340 g farina bianca 00
- 1 bustina lievito per dolci
- 2 arance succo
- 1 limone succo
- 50 g zucchero semolato
- 4 cucchiai Cointreau o liquore all'arancia
Ingredienti
Per lo sciroppo d'arancia
|
|
- Montate, con una frusta elettrica, il burro morbido con lo zucchero, aggiungete la scorza grattugiata di 3 arance, poi, abbassando la velocità al minimo, unite 4 tuorli e il succo di 1 arancia. Setacciate la farina con il lievito e il sale e aggiungetela al composto alternandola con lo jogurt. Per ultimo incorporate gli albumi montati a neve ben ferma. Aggiungete i pezzetti di cioccolato e la scorza candita a pezzettini. Mettete in uno stampo da plumcake di almeno 26 cm e cuocete in forno a 180° per circa 60 minuti. Provate con uno stecchino la cottura del dolce. Quando sarà cotto lasciatelo raffreddare bene nello stampo.
- Per lo sciroppo portate ad ebollizione il succo di 2 arance, di 1 limone e lo zucchero . Quando lo zucchero si sarà ben sciolto e il composto avrà cominciato a bollire spegnetelo ed aggiungete il liquore. Bucate il cake con uno stecchino, poi versate lo sciroppo sul dolce, poco per volta finchè sarà assorbito. Coprite il dolce con della pellicola e fate riposare per 12 ore .
Lo sciroppo d'arancia può sembrare troppo ma servirà ad ammorbidire il dolce. Versatelo in più riprese e fatelo assorbire pe bene lasciando il dolce nello stampo.
Io adoro l‘accostamento cioccolato-arance , mi piace in tutte le sue forme, qui fanno coppia in un dolce ottimo per un tè delle 5 o un fine cena.
Sapete già che non so resistere ad un nuovo stampo da dolci e oggi ho risolto molti problemi di spazio con questo stampo Plumcake con bordo rigido della Pavonidea che è collassabile, si piega cioè e occupa pochissimo spazio, ma avendo un bordo rigido ha anche una perfetta stabilità e può essere spostato anche pieno senza nessun rischio di rovesciare l’impasto.
I miei figli ormai sono grandi, Il primo va all’università, la seconda è alle superiori e ad essere sincera un po’ mi mancano i preparativi per la scuola.
I libri da ricoprire, le copertine colorate per le varie materie. la scelta dell’astuccio e del diario. Il grembiulino pronto stirato con il fazzolettino in tasca come faceva la mia mamma con me.
ma una cosa che per fortuna ancora non è cambiata è la voglia della mernda. Per quella c’è sempre tempo.
Anche se nel resto d’Italia il tempo è ancora bello e caldo, qui da me le temperature si sono già abbassate parecchio quindi la voglia di dolci più autunnali si fa sentire prepotentemente.
Anche i miei ragazzi hanno meno voglia di gelato e più di torta di mele, quindi io e Giulia abbiamo pensato di preparare dei trancetti di farro e mele con una copertura di crumble alle nocciole , ottimi per colazione o merenda, ma scaldati e con una pallina di gelato alla vaniglia o cannella sono perfetti per finire il pasto.
La farina di farro rende la frolla molto delicata e friabile, mentre le nocciole danno quel tocco di croccante che ben si accosta alle morbide mele.
Tempo di preparazione | 45 minuti |
Tempo di cottura | 25 minuti |
Porzioni |
porzioni
|
- 500 g farina di farro bianca
- 240 g burro
- 150 g miele millefiori
- 1 tuorlo
- 1 uovo inetro
- 1 pizzico sale
- 4 mele
- 40 g zucchero di canna
- 30 g uvetta ammollata
- 4 cucchiai d'acqua
- 1 cucchiaino cannella in polvere
Ingredienti
Pasta frolla al farro
Farcitura alle mele
Crumble di nocciole
|
|
- In una ciotola mettete la farina di farro e il burro a pezzetti ben freddo, con la punta delle dita cercate di incorporare la farina al burro fino a formare delle grosse briciole, aggiungete il miele sempre impastando e le uova, fino ad ottenere un impasto sodo. rovesciatelo su una spianatoia ed impastate bene, fino ad ottenere un panetto sodo. Coprite con pellicola e mettete in frigo per almeno 30 minuti.
- Tagliate le mele a tocchette piccoli , mettetele in una padella con lo zucchero, l'acqua e la cannella. Fate cuocere finchè le mele non cominciano ad ammorbidirsi, aggiungete l'uvetta ben strizzata e fate insaporire. Spegnete il fuoco e lasciate raffreddare.
- Prendete 150 g dell'impasto della frolla di farro, briciolatelo con le mani a pezzetti piccoli e unitelo alle nocciole tostate e tritate grossolanamente.
- Stendete 350 g di pasta frolla a circa 4 mm, foderate una teglia rettangolate di circa 30x35 cm, e rivestite anche i bordi per 1 cm almeno. Mettete le mele e distribuitele bene. Con il crumble di nocciole ricoprite le mele . Cuocete in forno caldo a 180° per 25 minuti circa, finche il crumble sarà ben dorato. Lasciate raffreddare nella teglia e tagliate a trancetti da freddo.
Potete anche servirlo come dolce di fine pasto facendolo intiepidire leggermente e servendolo con una pallina di gelato alla vaniglia o alla cannella.
Una spolverata di zucchero semolato sul dolce appena tolto dal forno, renderà la copertura ancora più golosa.
Questi sono anche gli ingredienti perfetti per giocare a Sei in cucina , quindi con questa ricetta partecipo a
Gli gnocchi di patate sono uno dei ricordi più belli di mia mamma in cucina insieme ai ravioli per Natale e per questo voglio ringraziare Annarita de Il bosco di alici vincitrice di luglio della sfida de Mtchallenge che l’ha scelta e mi ha dato la possibilità di ripensare a tanti bei momenti.
Fare gli gnocchi era una consuetudine, la vedevo muoversi sicura,schiacciare le patate cotte rigorosamente intere e con la buccia, schiacciarle sul tagliere di legno,impastare con dolcezza, tagliare con precisione i tocchetti e poi con la forchetta e un colpo di pollice preciso formarli, con una bella rigatura all’esterno e una fossetta all’interno per raccogliere il sugo.
Quando li preparava per tutta la famiglia erano rigorosamente al ragù o al sugo di pomodoro ( i miei preferiti) , quando invece papà non c’era allora ci si sbizzarriva con condimenti diversi, di solito qualcosa con il formaggio perchè papà non mangiava i formaggi e odiava il gorgonzola, quindi non era ammesso neppure a noi di mangiarlo se lui era presente.
Questa versione quindi per me è una versione vietata da papà, ma molto amata in compenso dalla mamma.
Ho usato delle patate Kennebec, ottime per fare gli gnocchi, sono molto sode e asciutte, così gli gnocchi richiederanno poca farina e terranno bene la forma.
Per dare un tocco in più ho imparato ad aggiungere dei cubetti di pera cotta con della senape in polvere che mi piacciono molto .
Tempo di preparazione | 90 minuti |
Tempo di cottura | 60 minuti |
Porzioni |
porzioni
|
- 1 kg patate Kennebec
- 150 g farina bianca
- 300 g gorgonzola
- 400 g panna fresca
- 2 pere sode meglio Coscia
- 25 g burro chiarificato
- 2 cucchiai senape in polvere
Ingredienti
|
|
- Lavate bene le patate con la buccia e cuocetele a vapore per circa 45 minuti se sono grandi ( dipende dalla grandezza delle patate) oppure provate finchè la forchetta entrerà facilmente nelle patate. Preparate un tagliere grande. Quando le patate saranno ben cotte, pelatele calde e passatele allo schiacciapatate, facendo una montagnetta sul tagliere. Con un tarocco o un cucchiaio cominciate ad incorporare la farina bianca fino a quando l'impasto comincerà ad essere consistente. Con questo tipo di patate io ho usato 150 g di farina per 1 kg di patate. Poi cominciate ad impastare con le mani, delicatamente, fino ad ottenere una pasta soda ma non dura. Formate dei rotoli di circa 1,5 cm di diametro e tagliateli a tocchetti di 2 cm circa. Spolverate man mano i tocchetti di pasta così che non si incollino tra di loro.
- Ora con i rebbi di una forchetta o con una tavoletta di legno rigapatate formate gli gnocchi premendo leggermete ogni pezzetto di pasta sulla forchetta ( o tavoletta) così da avere una fossetta all'interno e le righe all'esterno. Mettere a bollire una grande pentola con acqua salata.
- Per la fonduta tagliate a pezzetti il formaggio e mettetelo in una padella con la panna fresca ( deve essere liquida) o della crema di latte se preferite. Fate sciogliere a fuoco basso mescolando finchè il gorgonzola sarà completamente sciolto. Tenete al caldo.
- Tagliate le pere ben sode, meglio le Coscia perfette per essere cotte, a cubetti di circa 1 cm . In una padella fate fondere il burro chiarificato con la senape, quindi aggiungete le pere a pezzetti e a fuoco alto fate colorire su tutti i lati, senza farle cuocere troppo.
- Quando l'acqua bolle versate gli gnocchi ( una o due porzioni per volta ) e aspettate che vengano a galla da soli, scolateli con una schiumarola e metteteli in una pirofila con parte della fonduta, intanto cuocete il resto degli gnocchi e fate la stessa cosa, versate tutta la fonduta sugli gnocchi, mescolate delicatamente per non romperli e cospargeteli con le pere cotte. Servite subito.
Non è una ricetta innovativa, non è una ricetta ricercata, non è una ricetta elaborata, ma è una ricetta della mia infanzia e a me questo basta.
Con questa ricetta partecipo alla sfida N. 59 del MT challenge.
Siamo quasi arrivati alla fine di questa idea che ci ha fatto girare l’Italia reinerpretando sughi classici con formati di pasta differenti da quelli che la tradizione vorrebbe si usassero.
Per questa volta usiamo il chitarrone , uno spaghettone e come regione ospite la Sicilia .
Io ho scelto uno dei sughi preferiti a casa mia e approfitto delle stupende olive di Castelvetrano che la mia amica Cinzia mi ha mandato proprio qualche giorno fa dalla Sicilia per fare una pasta con olive, tonno e pomodori . Poi ci aggiungo un po’ di origano, sempre siciliano, che mi riporta a quella bellissima terra e alle amiche siciliane che non perdono occasione di farmelo avere.
- Per 4 persone :
- 500 g chitarrone
- 160 g tonno sott'olio sgocciolato
- 1 cucchiaio di capperini
- 15-20 olive di castelvetrano o olive scure siciliane
- origano secco
- 400 g di passata di pomodoro ( meglio se fatta in casa)
- olio d'oliva
- peperoncino facoltativo
- Preparate il sugo mettendo in una larga padella 1 cucchiaio di olio con la passata di pomodoro, appena si è un pochino ristretta aggiungete i capperi, il tonno sgocciolato e sminuzzato, le olive denocciolate.
- Portate a termine cottura il sugo cuocendo per 15-20 minuti, poi aggiugete un'abbondante presa di origano secco e a piacere un pizzico di peperoncino.
- Solo ora assaggiate e regolate di sale, le olive e i capperi sono già salati, questo eviterà di avere un sugo troppo salato.
- Cuocete la pasta per 5 minuti, scolatela e buttatela nel sugo caldo per 1 minuto, per finire la cottura ed insaporirsi bene.
Se vi piace ci sta bene anche un pizzico di peperoncino piccante o un giro d’olio piccante ma senza esagerare.
Ormai siamo alla settima tappa di questo gioco quindi vi invito ad andare a vedere anche gli altri primi che ho preparato :
Spesso in estate non si ha voglia di cucinare una torta o una crostata ma per me il dolcetto per il caffè dopo pranzo o la merenda del pomeriggio è immancabile soprattutto se sono in vacanza in montagna.
Qui è facile, passeggiando , trovare mirtilli o lamponi nel bosco e allora cosa c’è di meglio di preparare delle tortine con i lamponi freschi?
Se siete in vacanza è non volete lavorare troppo queste tortine vengono bene anche usando una pasta frolla già pronta.
Io ho usato lo stampo da mini pie de La Creuset, perché è poco profondo e più largo rispetto ai normali stampi da muffin e mi piace di più la forma che prendono le tartellette.
L’antiaderenza poi è perfetta e le tortine si staccano senza nessun problema anche se dovesse uscire un po’ di crema.
- Per uno stampo da 12 mini pie Le Creuset:
- Per la pasta frolla :
- 250 g farina 00
- 180 g burro
- 95 g zucchero a velo
- 1 tuorlo
- 1 pizzico di sale
- Per la crema frangipane:
- 100 g farina di mandorle
- 100g burro morbido ( non sciolto)
- 100 g zucchero
- 30 g farina 00
- 1 tuorlo grande
- Per finire :
- 24 lamponi freschi
- Preparate la pasta frolla setacciando la farina , con lo zucchero velo, unite poi il burro a pezzetti e lavorate velocemente senza scaldarlo. Aggiungete il tuorlo, il sale e impastate fino completare l'impasto. Formate una palla , copritela con pellicola e mettete in frigo per almeno 1 ora.
- Preparate la crema frangipane montando con delle fruste elettriche il burro con lo zucchero fino ad ottenere una crema, poi aggiungete il tuorlo, la farina 00 e la farina di mandorle. Mescolate fino ad ottenere un composto liscio ed omogeneo.
- Preparate le tartellette stendendo la pasta frolla a 4 mm di spessore, tagliate dei dischi di 1cm più grandi dello stampo e foderatelo.
- Bucate bene il fondo della tartelletta con una forchetta , riempitela per ¾ con la crema ( cuocendo si gonfierà e se fossero troppo piene uscirebbe) e appoggiate su ogni dolce 2 lamponi.
- Cuocete in forno a 180° per 15 minuti circa o finché i bordi cominceranno a dorarsi .
- Fate raffreddare le tartellette negli stampi prima di sformarle.
- Prima di servirle cospargetele di zucchero velo.
- Potete usare altri tipi di frutta se volete oppure, invece di usare i lamponi freschi, potete mettere un cucchiaino di marmellata di lamponi sul fondo della tartelletta e poi coprirla con la crema.
L’aspetto è volutamente rustico, se invece le volete più ordinate mettete i frutti sotto la crema così la superficie rimarrà perfetta e dorata.
As you know my daugther Giulia has grown to a healthy and natural food , her breakfast are really tasty and colorful. She loves cereal, yoghurt and fruit, she likes to experiment with new combinations and today she make this trial mix with hazelnuts , cranberries,dried mango ,pistachios, oatmel, fresh raspberries or other fruit and serve it with a cup of soy yogurt .
Nuts provide protein, fiber and healthy fats, dried cranberries and cranberry products contain significant amounts of antioxidants and other phytonutrients that may help protect against heart disease, cancer and other diseases, dried mango is extremely rich in vitamin A, which keeps skin and mucous membranes healthy so that they can protect against bacteria and viruses. Vitamin A also promotes eye health, and can reduce the risk for macular degeneration, the leading cause of blindness among older adults. Dried mangoes are also a good source of B-complex vitamins, which convert food into energy, relieve stress, and improve red blood cell production.
It’s a perfect vegan breakfast or for people who are lactose intolerant.
If you want to know more about dried fruit o nuts you can see Nuts.Com,
- a ¼ cup of each:
- walnut
- cramberries
- almond
- hazelnut
- raisin
- pistachio
- oatmeal
- cashew
- dried mango
- fresh raspberries ( add for breakfast )
- Mix all the ingredients except the raspberries that will be added at breakfast time and put everything in a jar airtight glass .
Come sapete la mia figlia Giulia è passata ad un alimentazione sana e naturale , le sue colazioni sono davvero gustose e colorate.
Ama cereali , yogurt e frutta , le piace sperimentare nuove combinazioni e oggi ha fatto questo trial mix con nocciole,cranberries ,
mango disidratato,pistacchi,fiocchi d’avena, lamponi freschi o altri frutti e servito con una tazza di yogurt di soia .
Le nocciole forniscono proteine, fibre e grassi sani,i cranberries secchi contengono quantità significative di antiossidanti
e altri fitonutrienti che possono aiutare a proteggere contro le malattie cardiache, cancro e altre malattie,
il mango disidratato è estremamente ricco di vitamina A, che mantiene la pelle e le mucose sano in modo che essi possano
proteggere contro batteri e virus.
La vitamina A promuove anche la salute degli occhi e può ridurre il rischio di degenerazione maculare,
la principale causa di cecità tra gli anziani. I mango sono anche una buona fonte di vitamine del complesso B,
che convertono il cibo in energia, alleviano lo stress e migliorano la produzione di globuli rossi .
1/4 di tazza per ogni ingrediente :
Noci
Cranberries disidratati
Mandorle
Nocciole
Uvetta
Pistacchi
Fiocchi d’avena
Anacardi
Mango disidratato
Lamponi freschi (da aggiungere solo al momento della colazione)
Mescolate tutti gli ingredienti secchi e conservateli in un vaso di vetro a chiusura ermetica. Servite con yogurt e lamponi o altra frutta fresca a piacere.
Questa è una è una perfetta colazione vegana ed è adatta anche a persone intolleranti al lattosio.
Se volete maggiori informazioni sulla frutta secca o disidratata potete guardare su Nuts.com
C’erano una volta 3 formaggi, 120 food blogger, 2 piatti da inventare e un bellissimo gioco. Latti da mangiare è il nuovo contest organizzato dalla Storica Fattoria Palagiaccio, 3 formaggi, il Gran Mugello, il Tartufino del Mugello e il Blu Mugello da usare a piacere in 2 piatti diversi.
Io ho voluto fare un antipasto e un secondo, anche se sono veramente tante le idee che mi sono venute dopo aver assaggiato questi formaggi.
Il tartufino del Mugello, con la sua cremosità e quel delicato gusto di tartufo lo vedrei benissimo con degli gnocchi o in un risotto come fonduta, il Blu Mugello con quel suo sapore piccante con delle verdure o in una quice.
Insomma tante idee mi frullavano nella testa, ma alla fine ho scelto uno sformato di patate e pomodorini secchi con pesto e Gran Mugello come antipasto.
Come secondo invece dei filetti di maiale avvolti nel bacon e con una fonduta leggera di Blu Mugello.
Con queste ricette partecipo al contest Latti da mangiare 2.0
Terrina di patate, pomodori secchi, pesto e Gran mugello.
Per una terrina di 20 x 10 cm circa:
1 kg di patate
10-12 pomodorini secchi sott’olio
100-120 g Gran Mugello grattugiato
Qualche foglia di basilico fresco
Per la crema :
150 g di pesto fresco
2 uova grandi
120 g farina bianca
100 g latte
sale e pepe
Pelate e affettate sottili le patate, meglio con una mandolina.
In una larga ciotola mescolate le uova con la farina, diluite con il latte e il pesto.
Per ultimo aggiungete il Gran Mugello e regolate di sale e pepe, tenete presente che le patate hanno bisogno di un po’ più di sale.
Unite le patate poche per volta e mescolate bene che si ricoprano tutte di crema.
Imburrate lo stampo rettangolare e mettete uno strato di patate e crema, poi aggiungete qualche pomodorino e qualche foglia di basilico, un altro strato di patate, di pomodorini e basilico e così fino a finire le patate.
Pressate leggermente con le mani per compattare la terrina.
Cuocete a 180° per circa 1 ora e 30 minuti
Lasciate intiepidire nello stampo e servire a fette .
Come secondo invece un piatto di carne :
Filetti di maiale con salsa al Blu Mugello
Per 4 persone:
4 filetti di maiale di circa 200 g cad.
4 fette di bacon o pancetta tesa
Burro chiarificato
sale e pepe
100 g Blu Mugello
50-60 g panna fresca
Preparate i filetti avvolgendoli con una fetta di bacon e legandoli per tenere la forma tonda.
In una padella che li contenga bene ma non troppo grande fate sciogliere il burro chiarificato e fate cuocere i filetti per 4-5 minuti per lato. Salate e pepate a vostro gusto.
Quando saranno cotti toglieteli e teneteli da parte al caldo. ( Potete coprirli anche con un foglio di alluminio).
Nella stessa padella fate sciogliere la panna e il Blu Mugello, senza cuocere troppo ma solo finchè il formaggio si sarà sciolto.
Servire i filetti ben caldi con la salsa a parte.
Ho pensato che questi formaggi sono così buoni che non andavano coperti troppo i loro sapori, quindi ho preferito due preparazioni semplici che potessero evidenziare il loro sapore.
Con questo menu partecipo al Contest LATTI DA MANGIARE 2.0 della Storica Fattoria il Palagiaccio
Noi a casa la chiamiamo crema catalana, ma siccome so che qualcuno potrebbe scandalizzarsi, preferisco chiamarla crema al limone.
E’ una crema veloce da fare, perfetta se avete ospiti perchè va preparata in anticipo e messa in frigo fino al momento di servirla, quando dovrete fargli la crosticina di zucchero tipica della crema catalana.
Io ho usato le cocotte della Le Creuset, perchè le trovo molto carine da servire a tavola e con il loro coperchio perfette per conservare la crema in frigo prima di servirla.
- 180 g panna fresca
- 270 g latte intero
- 70 g zucchero semolato
- 15 g fecola di patate
- 90 g tuorli ( circa 5 uova)
- la scorza grattugiata di 1 limone bio
- Per finire :
- 100-120 g zucchero di canna fine ( se avete quello grosso, frullatelo)
- Fate scaldare il latte con la panna e la scorza di limone.
- In una ciotola montate i tuorli con lo zucchero e la fecola.
- Quando il latte sta per bollire unitelo ai tuorli, mescolando sempre, poi rimettere tutto nella pentola e cuocete fino a che la crema non velerà il cucchiaio.
- Versate nelle cocotte, coprite e mettete a raffreddare in frigo fino al momento di servire.
- Prima di portare in tavola spolverizzate di zucchero di canna le cocotte e con il cannello per bruciate formate una crosticina caramellata sulle creme.
- Per fare meno fatica io faccio 2 strati di zucchero, appena il primo strato è caramellato ne faccio un'altro e caramello anche quello, così sono sicura che sarà ben croccante. Però non esagerate con lo spessore o non si riuscirà a rompere e mangiare.
Per la crosticina la cosa più semplice è usare un bruciatore per zucchero, ormai si trovano nei negozi di casalinghi per pochi euro e non rischiate di cuocere troppo la crema mettendola sotto il grill, ma se non l’avete ponete le cocotte fredde in una teglia da forno riempita di acqua fredda e passatele sotto il grill ben caldo per pochi istanti dopo averle cosparse di zucchero di canna.