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Piatti unici

Texas style baby ribs

Non so voi ma io quando comincia a fare freddo non ho più voglia di uscire la sera, gli amici mi piace vederli a casa, dove possiamo chiaccherare con calma, non in un ristorante con la confusione, dove appena finito di cenare non vedono l’ora di mandarti fuori.

Anche se spesso si finisce per ordinare una pizza è lo stare insieme che mi piace e allora, quando posso, preparo qualcosa di diverso dal solito qualcosa che ci permetta di stare intorno ad un tavolo a chiaccherare per ore.

Non vi nascondo che però a volte  li uso come assaggiatori. Sono gli  amici di una vita, di quelli che se una cosa fa schifo te lo dicono senza mezze misure e tu non ti offendi perchè sai che è la verità quella che vuoi e non complimenti inutili, quindi se mi vengono strane idee li avviso e loro vengono in mio aiuto.

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In questo periodo mi sto “specializzando” in piatti a lunga cottura, quelli che rendono la carne morbida e succolenta, perfetta per essere accompaganta da una bella polenta calda.

Questa volta ho voluto provare a fare delle costine con la mia nuova casseruola di ghisa Le Creuset, me la sognavo da tanto e ora finalmente posso cucinare brasati, stufati e minestre in modo sublime.

La ghisa tiene benissimo il caldo, è perfetta per le cotture lente sia in forno che sul fuoco oltre che essere strepitosa per cuocere il pane.

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Oggi ho cucinato delle baby ribs, delle costine piccole e molto carnose, con verdure e pomodori, a noi sono piaciute molto, vi posso solo dire che mio marito si è finito quelle avanzate con lo spuntino di mezzanotte.

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Il bello di queste cotture lente  è che avrete tanto tempo per preparare voi e la casa in attesa degli ospiti senza dovervi preoccupare della cena.

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Texas style baby ribs
Piccole e succolenti baby ribs, cotte lentamente in una salsa di peperoni, pomodori e birra scura
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 3 ore
Porzioni
porzioni
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 3 ore
Porzioni
porzioni
Istruzioni
  1. Accendete il forno a 160°. In una ciotola mescolate la farina con 1 pizzico di sale, del pepe, la allspice. Passate le costine nella farina, scuotete l'eccesso e tenete da parte. Tenete da parte anche 1 cucchiaio di farina e spezie. In una grande casseruola di ghisa mettete il burro e l'olio, fate scaldare, metteteci le costine e fatele dorare bene su tutti i lati a fuoco alto. Toglietele dalla pentola e mettetele in un piatto. Abbassate la fiamma, aggiungete nella pentola la cipolla a fettine sottili, i peperoni a rondelle, fate stufare nel condimento per 5 minuti mescolando spesso. Aggiungete il cucchiaio di farina tenuto da parte , stemperatelo bene. Unite il sedano a pezzetti, lo zucchero di canna, le altre spezie, poi la birra e fate evaporare un po' l'alcool, unite i pomodori e le costine. Coprite con un coperchio e mettete in forno a 160° per 3 ore controllando la cottura dopo un paio d'ore. ( dipenderà dalla grossezza delle ribs). L'ultimo quarto d'ora togliete il coperchio e fate asciugare il sugo. Prima di servire togliete il grasso in eccesso che si sarà formato.
Recipe Notes

Servite con polenta calda o un buon purè di patate e una birra .

Se non avete la Allspice potete sostituirla con un mix di cannella, noce moscata, chiodi di garofano in uguale quantità.

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Gnocchi di patate con fonduta di gorgonzola e pere alla senape

Gli gnocchi di patate sono uno dei ricordi più belli di mia mamma in cucina insieme ai ravioli per Natale  e per questo voglio ringraziare Annarita de Il bosco di alici  vincitrice di luglio della sfida de Mtchallenge  che l’ha scelta e mi ha dato la possibilità di ripensare a tanti bei momenti.

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Fare gli gnocchi era una consuetudine, la  vedevo muoversi sicura,schiacciare le patate cotte rigorosamente  intere e con la buccia, schiacciarle sul tagliere di legno,impastare con dolcezza, tagliare con precisione i tocchetti e poi con la forchetta e un colpo di pollice preciso formarli, con una bella rigatura all’esterno e una fossetta all’interno per raccogliere il sugo.

Quando li preparava per tutta la famiglia erano rigorosamente al ragù o al sugo di pomodoro ( i miei preferiti) , quando invece papà non c’era allora ci si sbizzarriva con condimenti diversi, di solito qualcosa con il formaggio perchè papà non mangiava i formaggi e odiava il gorgonzola, quindi non era ammesso neppure  a noi di mangiarlo se lui era presente.

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Questa versione quindi per me è una versione vietata da papà, ma molto amata in compenso dalla mamma.

Ho usato delle patate  Kennebec, ottime per fare gli gnocchi, sono molto sode e asciutte, così gli gnocchi richiederanno poca farina e terranno bene la forma.

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Per dare un tocco in più ho imparato ad aggiungere dei cubetti di pera cotta con della senape in polvere che mi piacciono molto .

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Gnocchi di patate con fonduta di gorgonzola e pere alla senape
Morbidi gnocchi di patate avvolti in una vellutata crema di formaggio con dei cubetti di pera alla senape
Tempo di preparazione 90 minuti
Tempo di cottura 60 minuti
Porzioni
porzioni
Ingredienti
Tempo di preparazione 90 minuti
Tempo di cottura 60 minuti
Porzioni
porzioni
Ingredienti
Istruzioni
Gnocchi
  1. Lavate bene le patate con la buccia e cuocetele a vapore per circa 45 minuti se sono grandi ( dipende dalla grandezza delle patate) oppure provate finchè la forchetta entrerà facilmente nelle patate. Preparate un tagliere grande. Quando le patate saranno ben cotte, pelatele calde e passatele allo schiacciapatate, facendo una montagnetta sul tagliere. Con un tarocco o un cucchiaio cominciate ad incorporare la farina bianca fino a quando l'impasto comincerà ad essere consistente. Con questo tipo di patate io ho usato 150 g di farina per 1 kg di patate. Poi cominciate ad impastare con le mani, delicatamente, fino ad ottenere una pasta soda ma non dura. Formate dei rotoli di circa 1,5 cm di diametro e tagliateli a tocchetti di 2 cm circa. Spolverate man mano i tocchetti di pasta così che non si incollino tra di loro.
  2. Ora con i rebbi di una forchetta o con una tavoletta di legno rigapatate formate gli gnocchi premendo leggermete ogni pezzetto di pasta sulla forchetta ( o tavoletta) così da avere una fossetta all'interno e le righe all'esterno. Mettere a bollire una grande pentola con acqua salata.
Fonduta
  1. Per la fonduta tagliate a pezzetti il formaggio e mettetelo in una padella con la panna fresca ( deve essere liquida) o della crema di latte se preferite. Fate sciogliere a fuoco basso mescolando finchè il gorgonzola sarà completamente sciolto. Tenete al caldo.
Pere alla senape
  1. Tagliate le pere ben sode, meglio le Coscia perfette per essere cotte, a cubetti di circa 1 cm . In una padella fate fondere il burro chiarificato con la senape, quindi aggiungete le pere a pezzetti e a fuoco alto fate colorire su tutti i lati, senza farle cuocere troppo.
Finitura
  1. Quando l'acqua bolle versate gli gnocchi ( una o due porzioni per volta ) e aspettate che vengano a galla da soli, scolateli con una schiumarola e metteteli in una pirofila con parte della fonduta, intanto cuocete il resto degli gnocchi e fate la stessa cosa, versate tutta la fonduta sugli gnocchi, mescolate delicatamente per non romperli e cospargeteli con le pere cotte. Servite subito.
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Non è una ricetta innovativa, non è una ricetta ricercata, non è una ricetta elaborata, ma è una ricetta della mia infanzia e a me questo basta.

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Con questa ricetta partecipo alla sfida N. 59  del MT challenge.

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Oggi bucatini con le cime di rapa ma a modo mio

Niente orecchiette oggi, ma bucatini, il tipo di pasta scelto questa settimana in abbinamento alla Puglia, ma preparati con il classico condimento con le cime di rapa.

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Non volendo far torto a nessuno lo definisco un sugo a modo mio, ci metto il peperoncino in polvere, ma anche qualche pezzetto di quello fresco per il colore, metto le acciughe ma pochissimo aglio e poi una generosa dose di olio extravergine d’oliva, se pugliese ancora meglio.

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I bucatini  sono trafilati al bronzo e ciò dona alla pasta un inconfondibile colore,
una consistenza corposa ed una particolare ruvidità per meglio assorbire i condimenti e per valorizzarne il sapore.

 

Bucatini con le cime di rapa
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Author:
Recipe type: Primo piatto
Cuisine: Italiana
Porzioni: 4
Ingredienti
  • Per 4 persone:
  • 360 g bucatini
  • 700-800 g cime di rape fresche pulite
  • 3-4 filetti di acciughe sott'olio
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio extravergine d'oliva
  • peperoncino ( in polvere o olio)
Spiegazione
  1. In una grande pentola preparate l'acqua bollente salata, buttate le cime di rapa, prima i gambi, poi, dopo 5 minuti le foglie, la pasta e fate cuocere tutto insieme, quando mancheranno 4 minuti alla cottura della pasta aggiungete anche le cime più tenere.
  2. In una larga padella fate soffriggere 5-6 cucchiai d'olio con le acciughe e l'aglio e il peperoncino. Fate disfare le acciughe riducendole in purea, Se preferite togliete l'aglio prima di aggiungere la pasta.
  3. Quando la pasta sarà cotta, scolatela e mettetela nella padella con il soffritto e fatela insaporire qualche istante.
  4. Servite ben calda con un giro d'olio extravergine a crudo.

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Ormai siamo alla sesta tappa del gioco, quindi vi invito ad andare a vedere anche gli altri primi che ho preparato :

Pasta al fumè

Rigatoni con le pallotte

Maccheroni con la mollica

Fusilli alla carlofortina

Penne salsiccia e olive

 

 

 

Rigatoni con le pallotte

Siamo alla 5° tappa del gioco sulla pasta e questa volta siamo negli Abruzzi.

Il gioco è variare il tipo di pasta con un sugo della tradizione regionale, quindi io, invece di usare gli spaghetti alla chitarra, in questa ricetta ho usato i rigatoni.

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Le pallotte sono delle piccole polpettine di carne cotte in un sugo di pomodoro e carne.

Un’altra ricetta semplice, della cucina povera, dove la carne mista serviva sia per insaporire il sugo che per fare le polpettine.

La carne usata per il sugo veniva poi usata in un altro pasto, mentre il sugo e le pallotte facevano bella figura sulla tavola.

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Rigatoni con le pallotte
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Author:
Recipe type: primo piatto
Cuisine: italiana
Porzioni: 4
Ingredienti
  • Per 4 persone:
  • 400 g rigatoni
  • 400 g passata di pomodoro
  • 2-3 costine di maiale
  • 200 g biancostato o carne di manzo
  • sedano, carota , cipolla
  • sale, pepe,
  • ½ bicchiere di vino bianco o rosso
  • olio d'oliva
  • Per le pallotte:
  • 350 g carne trita mista di manzo e maiale
  • 1 uovo
  • prezzemolo tritato
  • 1 cucchiaio di parmigiano grattugiato
  • sale, pepe, noce moscata
  • 1 cucchiaio di farina bianca
  • 2 cucchiai d'olio d'oliva
Spiegazione
  1. Preparate il sugo facendo un trito di sedano, carota e cipolla e facendolo rosolare in 2 cucchiai d'olio, aggiungete la carne, fate rosolare bene, sfumate con il vino, fatelo evaporare, poi aggiungete la passata di pomodoro, regolate di sale, pepe, noce moscata, coprite e fate cuocere a fuoco basso per un paio d'ore.
  2. Nel frattempo preparate le pallotte mettendo in una ciotola la carne trita con l'uovo, il formaggio, il prezzemolo, sale pepe e noce moscata. mescolate bene il composto con le mani, poi formate delle palline grandi come una ciliegia, non di più.
  3. Quando avrete formato tutte le palline, infarinatele e mettete il una larga padella con 2 cucchiai d'olio, fatele dorare bene, poi unite solo il sugo precedentemente cotto, da cui avrete tolta la carne a pezzi.
  4. Fate cuocere ancora per 30 minuti.
  5. Lessate i rigatoni e coditeli abbondantemente con il sugo e le pallotte.
  6. Spolverare con parmigiano reggiano.

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Metti una sera tra foodblogger

Che ci sia rivalità tra blogger è risaputo, ma come in ogni altro lavoro, ma fortunatamente ci sono anche blogger simpatiche con cui è un vero piacere passare la serata. Un’occasione è arrivat proprio questa settimana da Olio Monini e la Scuola di cucina di Sale & pepe a Milano.

La Olio Monini, ditta che produce olio d’oliva fin dal 1930, ha pensato che per presentare la sua nuova bottiglia di olio extravergine  Premi e spremi cosa sarebbe stato meglio se non mettere in cucina 12 foodblogger?

12 versioni diverse dello stesso piatto, 12 modi di pensare a un piatto veloce, da poter portare al lavoro o ad un picnic, insomma la versione moderna della schiscetta.

Orzo -1

Cosa ha di particolare questa bottiglia? Tutto ! E’ una bottiglia da 450 ml,leggera,  in materiale plastico ( pet riciclabile),  facilmente trasportabile senza il rischio di rotture, ma la sua particolarità maggiore è il tappo dosatore che eroga l’olio extravergine d’oliva  solo se la bottiglia viene premuta, senza sprechi e con la facilità di dosare solo l’olio che vogliamo.

Ottima sia fuori casa che a casa per poter mettere solo quel goccio d’olio che serve.

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Io per la serata ho preparato una versione fredda dell’insatata di orzo con pollo marinato, verdure e pecorino.

Insalata fredda di orzo, pollo, pecorino , verdure e melone
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Author:
Recipe type: Piatto unico
Cuisine: italiana
Porzioni: 4
Ingredienti
  • 500 g orzo cotto
  • 1 petto di pollo
  • 250 g pecorino senese pepato
  • 1 carota
  • 1 zucchina
  • ½ melone maturo
  • olio Monini
  • 1 cucchiaio di senape al miele
  • sale, pepe
  • 1 rametto di menta
  • 2 cucchiai salsa worcester
  • succo di ½ limone o lime
Spiegazione
  1. In una ciotola mettete l'orzo cotto, poi fate della julienne con la carota e la zucchina e unitela all'orzo.
  2. Fate delle fette sottili tipo carpaccio con il pecorino per ricavarne almeno 8 fette, tagliate il resto del formaggio a cubetti piccoli.
  3. Fate la stessa cosa con il melone, fate delle fette sottili e poi dei cubetti con quello rimasto.
  4. Mettete il petto di pollo a marinare con olio, succo di limoe o lime, qualche foglia di menta e lasciatelo riposare per almeno 1 ora ( ma potete prepararlo anche con più anticipo).
  5. Cuocete poi il pollo a striscioline in una padella calda, quando sarà ben dorato aggiungete 1- 2 cucchiai di salsa worcester. Finite di cuocere e mettete in un foglio di aluminio a riposare .
  6. Intanto preparate la vinegrette per condire: tritate la menta, mettetela in una ciotolina con sale, pepe, succo di limone o lime, 1 cucchiaio di senape al miele e cominciate ad emulsionare con una frusta aggiungendo poco per volta l'olio necessario per avere una bella salsina densa.
  7. Tagliate il pollo a cubetti e mettetelo nell'insalatiera,con l'orzo, mescolate tutto, aggiungete il pecorino, il melone e condite con la vinegrette.
  8. Io ho preparato delle mono porzioni mettendo in un cerchio una fetta di pecorino, una di melone, 2-3 cucchiai di insalata, poi ancora pecorino, melone e insalata d'orzo. Servite freddo con un giro d'olio prima di servire.

Un piacevole piatto estivo, perfetto per una serata tra amici o un picnic .

Ecco il mio piatto fatto a Milano per olio Monini

Orzo olio monini cucina-1

 

 

La mia pizza piccantina per MTchallenge

La vincitrice della sfida dello scorso mese, Antonietta, del blog La trappola golosa, ha pensato a una sfida che credo abbia messo tutti d’accordo. Di solito leggo di persone che non mangiano la carne, il pesce, le verdure, i dolci, insomma c’è sempre qualcuno che rimane un pochino scontento dalla scelta della ricetta, ma sulla pizza nessuno ha nulla da ridire! Questo mese la sfida per l’ MTchallenge è la pizza !  Obbligo della stessa base e della stessa lavorazione per tutti, solo la farcitura a scelta.

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Io ho avuto pochissima fantasia, ma questa è la pizza che mi piace di più ( mi piacciono tutte le pizze veramente ) e volevo condividerla con voi.

Per la mia pizza la farcitura era mozzarella di bufala, salamino piccante , peperone e ricottina. 

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Dal blog di Antonietta prendo  tutta la spiegazione di come impastare a mano la pasta base.

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5.0 from 2 reviews
La mia pizza per MTchallenge
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Author:
Recipe type: Pizza
Cuisine: italiana
Porzioni: 4
Ingredienti
  • Per 4 pizze al piatto :
  • 450 g di farina mista di Kamut, enkir, segale e farro
  • 250 ml di acqua ( ma tenetene qualche cucchiaio in più per necessità)
  • 12 g di sale
  • 1 g di lievito di birra
  • Per la farcitura :
  • 1 mozzarella di bufala grande, tagliata a pezzetti piccoli e messa a sgocciolare in un colino per 3-4 ore
  • 1 scatola di pelati
  • salamino piccante a fettine
  • 100 g ricotta fresca
  • 1 peperone rosso
  • sale, origano
Spiegazione
  1. Misurare l’acqua, versarla in una ciotola, prelevarne una piccola quantità in due tazzine differenti: in una sciogliere il sale, nell’altra il lievito di birra.
  2. Versare il contenuto con il lievito di birra nella ciotola con l’acqua e iniziare ad aggiungere gradualmente e lentamente la farina setacciata a parte, incorporandola man mano all’acqua, poi finita la farina aggiungere il sale sciolto in acqua, continuare ad amalgamare fino a raggiungere il “punto di pasta”. Il disciplinare dice che questa fase deve durare 10 minuti, a me è durata circa ⅚ minuti.
  3. Ribaltare sul piano da lavoro e lavorare 20 minuti. Non sottovalutare questo tempo: è estremamente necessario per ottenere un impasto non appiccicoso, morbido ed elastico e una pizza soffice e asciutta.
  4. Piegare e schiacciare ripetutamente, poi all’avvicinarsi dei 20 minuti l’impasto diventerà morbido e sempre più cedevole e infine avrà un aspetto setoso.
  5. A questo punto riporlo in una ciotola di vetro o porcellana, coprire con pellicola e lasciar lievitare per 2 ore.
  6. Procedere alla staglio a mano. Il disciplinare consiglia di ottenere dei panetti da un peso compreso tra i 180 e 250 g che corrispondono a tre/quattro panetti; dovendo usare un forno casalingo vi consiglio di ottenerne quattro.
  7. Riporli su un telo non infarinato, perché essendo un impasto ben incordato, non si attaccherà durante la lievitazione, e lasciar quindi lievitare per altre 4/6 ore a una temperatura di 25°C (come previsto dal disciplinare).
  8. Riscaldare il forno alla massima temperatura insieme alla teglia che servirà per la cottura o la pietra come nel mio caso, senza mai aprire lo sportello. Una volta che i panetti sono lievitati stenderne uno alla volta su un ripiano, stavolta va bene anche il legno, spolverato con farina di semola, senza usare il mattarello ma allargandolo con le mani, dal centro verso il bordo e poi, come fanno i pizzaioli veri, facendolo debordare roteandolo, in modo che avvenga un’estensione più delicata.
  9. Farcite la pizza con i pelati schiaccciati con le mani, secondo la regola, mettete i pezzetti di mozzarella, le fettine di salamino piccante, qualche fiocchetto di ricotta e le fettine di peperone per ultime, ora togliete la teglia calda dal forno e metteci su la pizza o, con l'aiuto della pala, appoggiatela sulla pietra calda.
  10. Fate cuocere 3-4 minuti finchè la mozzarella sarà sciolta e il cornicione ben colorito.
  11. Servite subito.
  12. C’è un secondo modo di cottura, forse migliore rispetto al primo, perché produce immediatamente il classico cornicione alto tipico della pizza napoletana.
  13. Scaldare il forno come per l’altro procedimento e scaldare contemporaneamente una padella di pietra o ghisa o comunque dal fondo spesso sul fornello della cucina, fino a vederla “fumare”. Trasferirci il disco di pizza senza condire e lasciar cuocere per 2 minuti. Nel frattempo estrarre lo stampo dal forno, trasferirci la pizza, condirla velocemente e lasciar cuocere in forno, nella parte più alta per ⅘ minuti e comunque finchè non risulti bella dorata.

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Noi amiamo la pizza bassa, molto bassa e l’elasticità di questa pasta permette di stenderla così sottile anche senza usare il mattarello, ma per questa sfida l’ho lasciata un po’ più alta come impone la tradizione partenopea.

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E comunque alta o bassa è sparita in un momento !

Con questa ricetta partecipo alla sfida n.58 del MTchallenge

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Fusilli alla carlofortina

Seconda tappa del gioco sulla pasta , dopo la prima tappa con la Basilicata e le penne , la regione scelta per la seconda ricetta è  la Sardegna, quindi serviva un sugo classico e io ho scelto questo alla carlofortina.

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Un sugo di pomodori, pesto e tonno fresco, un insieme insomma di tutte le influenze dell’isola. Per chi non conoscesse la zona , vicino a Carloforte ci sono  l’Isola Piana, Portoscuso e Portopaglia dove una volta c’erano i più importanti stabilimenti per la lavorazione e conservazione del tonno. Oggi invece questa produzione si è trasferita sull’isola di San Pietro, ma la tradizione delle ricette con il tonno è rimasta ben presente a Carloforte.

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Un sugo di pomodoro aromatizzato con del pesto ligure e arricchito da tonno fresco .

pasta carlofortina ingredienti-1

Fusilli alla carlofortina
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Un gustoso primo piatto con i sapori della liguria e della sardegna mescolati.
Author:
Recipe type: Primo piatto
Cuisine: Italiana
Porzioni: 4
Ingredienti
  • Per 4 persone:
  • 320 g fusilli
  • Per il sugo:
  • 500 g passata rustica di pomodori
  • 2 cucchiai di pesto genovese
  • 1 trancio di tonno fresco tagliato a cubetti
  • peperoncino a piacere
  • 1 cucchiaio d'olio
Spiegazione
  1. Mettete a bollire l'acqua salata per la pasta.
  2. In una padella fate scaldare 1 cucchiaio di olio d'oliva, fate scottare il tonno a cubetti, poi aggiungete la passata di pomodoro ( in estate potete usare dei pomodori da sugo ben maturi) e fate cuocere per 20 minuti.
  3. Regolate di sale, pepe o perperoncino ( io lo preferisco), poi aggiungete 1 o 2 cucchiai di pesto genovese.
  4. Dopo aver cotto la psta ,scolatela e mettetela nella padella con il sugo per farla insaporire bene.
  5. Servite magari accompagnando con qualche foglia di basilico fresco.

Una pasta estiva con i sapori della Sardegna e della Liguria fusi insieme.

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Bagel alle nocciole con tomino e lardo al pepe

Vi ricordate che tempo fa vi ho parlato della frutta secca  Ventura e della mia partecipazione a  Top Italian blogger 2016 Ventura ci ha fornito una Mystery Box  con diversi tipi di frutta secca ( qui trovate  la mia angelica salata con i pistacchi ) e per questa ricetta ho pensato che la granella di nocciole ci starebbe stata benissimo.

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La granella di nocciole Ventura è ottenuta da nocciole tostate ed è confezionata in una praticavaschetta salvafreschezza che ne preserva  l’aroma, la croccantezza e le proprietà nutrizionali.

Una curiosità, lo sapevate che il nocciolo sin dall’antichità è stato considerato il simbolo dell’eternità, e quindi della giovinezza, della salute e della gioia. Questa simbologia è particolarmente sentita nei Paesi dell’Estremo Oriente, soprattutto in Cina e in Giappone, dove il nocciolo è molto diffuso perché, con il suo strano portamento a cespuglio, si inserisce armonicamente nello stile dei loro giardini.

Con la granella di nocciole buonissime ho pensato di fare dei bagel e poi farcirli con un tomino caldo e filante, granella di nocciole Ventura e del lardo al pepe.

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La nocciola farà risaltare la cremosità del tomino e la sua croccantezza darà il giusto tocco finale al bagel.

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5.0 from 1 reviews
Bagel alle nocciole con tomino e lardo
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Un soffice bagel integrale alle nocciole con tomino grigliato e lardo di Colonnata .
Author:
Recipe type: Bagel
Cuisine: Italiana
Porzioni: 6
Ingredienti
  • Per 6 Bagel:
  • 200g Farina Integrale
  • 200 g di Farina tipo manitoba ( io ho usato una W270)
  • 4 g Lievito di birra secco o 12 g di lievito di birra fresco
  • 1 cucchiaio di Zucchero semolato ( circa 5 g)
  • 1 cucchiaino di Sale ( circa 10 g)
  • 280-300 ml di Acqua tiepida (la quantità dipende dal tipo di farina...)
  • Per finire :
  • 1 tuorlo d'uovo per spennellare
  • 20 g granella di nocciole Ventura
  • 1 cuccchiaio di zucchero
  • acqua
  • Per completare:
  • 6 tomini
  • 12 fette di lardo al pepe ( o pancetta)
  • 20 g granella di nocciole Ventura
Spiegazione
  1. Versare la farina in una ciotola (non setacciare la farina integrale!), aggiungere lo zucchero, il lievito e il sale, a poco a poco versando acqua tiepida, ma non calda, cominciare ad impastare, quando l'impasto sarà omogeneo e sodo aggiungete la granella nocciole, impastare ancora un pochino per incorporare bene la granella poi metterlo in una ciotola leggermente unta d'olio, coprirlo con pellicola e lasciarlo in un luogo caldo a lievitare per 1 ora e mezza circa.
  2. Togliere l'impasto dalla ciotola, spolverare con farina il piano di lavoro, stendere l'impasto con un mattarello e dividerlo in 6 parti, da ciascuna di esse formare una pallina, leggermente schiacciata (con un diametro di 7-10 cm). Mettere ogni pallina su una teglia foderata con carta da forno.
  3. Creare un buco al centro aiutandosi con un bicchiere e allargando il buco tirando verso l'esterno con un dito, coprire con un panno e far lievitare in un luogo caldo per 30 minuti.
  4. Riempire una pentola capiente di acqua, aggiungere un cucchiaio di zucchero, quando l'acqua inizia a bollire mettere i bagel e bollire per un minuto su ogni lato, quando sono pronti scolarli e metterli su una griglia ad asciugare (ci si può aiutare tamponando con un tovagliolo di carta).
  5. Scaldare il forno a 200 °C.
  6. Spennellare la superficie dei bagel con il tuorlo e cospargere con un po' di granella di nocciole e cuocere per 15-18 minuti o fino a doratura.
  7. Sfornare e lasciar raffreddare su una griglia da cucina.
  8. Tagliate i bagel e lasciateli da parte.
  9. Su una piastra ben calda fate fondere 1 tomino per ogni bagel, rigirandolo spesso, così che possa fondere bene su entrambi i lati, a cottura terminata, quando comincerà a essere cremoso mettete un pochino di granella di nocciole sul tomino, poi mettetelo subito sul bagel e coprite con 2 fette di lardo al pepe.
  10. Servite subito accompagnandolo con una bella insalata verde

Vi consiglio di prepararli per un  brunch o per una colazione all’aperto accompagnata da un’insalata verde e un buon bicchiere di vino bianco.

bagel tomino nocciole-1

Le nocciole sono uno dei frutti più tradizionali in Italia. La pianta, infatti, cresce spontaneamente e si coltiva soprattutto in Campania, Piemonte, Lazio e Sicilia, le principali regioni produttrici di nocciole.
La principale varietà da frutta è la Corylus avellana, una specie spontanea o coltivata in Italia.
La parola avellana deriva da Abella, un’antica località sannita in provincia di Avellino. Il suo toponimo è passato a identificare la nocciola stessa in spagnolo, avellana, e in portoghese, avelã.

 Un’altra curiosità, lo sapete che, in un certo senso, dobbiamo a Napoleone l’invenzione della famosa crema gianduia torinese ? Agli inizi del XIX secolo i pasticceri torinesi inventarono il gianduia, costituito da farina di nocciole con il 15-20% di cacao perchè in quel periodo Napoleone bloccò l’importazione di prodotti dell’industria britannica e delle sue colonie, quindi i torinesi cominciarono a miscelare il cacao, divenuto quasi introvabile, con la più economica nocciola.

 

 

Gallette integrale con pomodori e feta per lo #scambiamociunaricette delle bloggalline.

Il mese scorso non ho potuto partecipare causa parto della mia cagnolona, ma questo mese  eccomi qui con lo  Scambioricette, un simpatico gioco tra noi bloggalline, in cui veniamo abbinate ad un’altra blogger del gruppo e riproponiamo una ricetta. Questo mese sono stata abbinata a Danja del blog Un pinguino in cucina.

gallette pomodori-1

 

Di ricette ne ha veramente tante ma mi ha colpito questa per i soliti motivi di intolleranza di mia figlia, questa galletta di farro e farina integrale era l’ideale, poi adesso i pomodori cominciano ad essere buoni e saporiti, quindi ho deciso !

Per completarla ho usato un formaggio feta senza lattosio, così Giulia ha potuto mangiarla senza problema.

gallette intergrale pomodori-1

Gallette integrale con pomodori e feta -scambiaricette
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Una delicata galletta integrale con pomodori , senza lattosio, Perfetta come antipasto, piatto unico o in un pic nic.
Author:
Recipe type: Piatto unico
Cuisine: Italiana
Porzioni: 1 galletta da 28 cm
Ingredienti
  • Per la pasta.
  • 120 g farina integrale
  • 120 g farina di farro
  • 50 g olio evo
  • 70 ml circa d'acqua
  • 1 pizzico di sale
  • Per il ripieno:
  • 3 pomodori ramati grandi
  • 80 g circa di feta ( per me senza lattosio)
  • timo fresco o origano secco
Spiegazione
  1. Per la pasta mescolate le due farine, poi aggiungete l'olio, il sale e aggiungete poco per volta l'acqua fino ad ottenere una pasta morbida ma non troppo appiccicosa.
  2. Copritela e fatela riposare in frigo per almeno 30 minuti.
  3. Stendete ora la pasta molto sottile,su carta forno, tagliate i pomodori a fettine sottili e disponeteli a raggiera sulla pasta. Spezzettate il feta e mettetelo sui pomodori, ultimate con un pizzico di sale e del timo sui pomodori .
  4. Mettete in forno caldo a 200° per cirac 30 minuti o finchè la pasta sarà ben colorita sui bordi e i fiocchetti di feta ben dorati .
  5. Buonissima anche fredda e se volete potete anche mettere un po' di patè di olive sopra, ci sta proprio bene !

Un grazie ancora a Danja per la ricetta veloce e gustosissima e vi consiglio di fare un giro sul suo blog, ne vale la pena.

Angelica salata ai pistacchi

Qualche giorno fa ho ricevuto una bellissima sorpresa, è arrivato un pacco per me da Ventura, quelli della frutta secca ,conteneva una Mystery box con una scritta sopra: Top italian blogger 2016 !!

Che emozione, io scelta da  Ventura come Top italian blogger !!

Ventura mistery box-1

La scatola conteneva dei gadget e delle confezioni di frutta secca Ventura, tra questi mi hanno subito ingolosito i pistacchi, io li adoro, il loro colore, il loro gusto, ne mangerei a quintali.

Ventura angelica-1

Sta arrivando la bella stagione e con essa la voglia di uscire di casa, fare delle belle passeggiate , godersi il primo sole che scalda dopo un lungo inverno . Per mia fortuna abito in un posto bellissimo, ai piedi delle montagne e ho un bellissimo giardino dove posso pranzare all’aperto, godendo di pace e aria pura e per questo mi piace molto preparare delle ricette che possano essere anche un piatto unico, da gustare informalmente in giardino.

Ventura angelica fetta-1

Vista la bella giornata ho proprio pensato ad usare i pistacchi Ventura, non in un dolce come sarebbe più logico pensare, ma in una bella angelica salata, con tanto formaggio, pistacchi e da servire con i salumi.

Ventura angelica aperta fette-1

5.0 from 1 reviews
Angelica salata ai pistacchi
 
Prep time
Tempo di cottura
tempo totale
 
Un morbido pane al latte farcito con formaggio e pistacchi servito con una mousse di formaggio cremoso, mortadella e pistacchi
Author:
Porzioni: 8-10
Ingredienti
  • Lievitino :
  • 130 g farina manitoba
  • 10 g lievito fresco ( o 3 di quello secco)
  • 70 g acqua tiepida
  • Impasto:
  • 400 g farina manitoba
  • 120 g latte tiepido
  • 110 g burro morbido
  • 55 g parmigiano grattugiato
  • 20 g zucchero
  • 10 g sale fino
  • 1 uovo e ½ ( tenete la metà avanzata per spennellare)
  • Per la farciotura :
  • 100 g circa di mascarpone
  • 100 g provola a fette sottili
  • 50 g pistacchi tritati
  • Per la decorazione:
  • ½ uovo
  • 2 cucchiai di latte
  • qualche pistacchio intero
  • Per la mousse di mortadella:
  • 100 g mortadella ( va bene sia a fette che in pezzo)
  • 100 g formaggio spalmabile
  • 25 g pistacchi tritati grossolanamente
  • 1 pizzico di sale
  • 1 pizzico di pepe bianco
Spiegazione
  1. Preparare il lievitino mescolando farina, acqua e lievito velocemente e lasciar lievitare coperto per 1 ora circa o finchè raddoppia il volume.
  2. Se avete la planetaria mettete tutti gli ingredienti del 2° impasto nella ciotola e unite il lievitino, impastate fino ad avere un impasto morbido, elastico e ben amalgamato.
  3. Coprite e fate lievitare ancora fino al raddoppio ( circa 1½ ora - 2 ).
  4. Versate l'impasto su un piano leggermente infarinato, stendetelo in un rettangolo dello spessore di 3-4 mm circa
  5. Spalmate bene l'impasto con il mascarpone lasciando libera una striscia di 1 cm sul lato destro .
  6. Mettete le fette di provola , i pistacchi tritati , poi arrotolate bene partendo dal lato sinistro e chiudendo sul bordo senza farcitura( così si sigillerà bene).
  7. Tagliate il rotolo a metà PER IL LUNGO mi raccomando, quindi intrecciate i due filoni lasciando il lato aperto sopra.
  8. Appoggiatelo su una teglia fa forno o in una tortiera a ciambella apribile.
  9. Spennellate con il ½ uovo avanzato diluito con il latte, mettete i pistacchi interi e fate lievitare ancora per 30 minuti circa, nel frattempo accendete il forno a 200°.
  10. Infornate per circa 25-30 minuti, finchè sarà ben colorita.
  11. Servite tiepida o fredda.
  12. Per la mousse:
  13. Mettete inun mixer la mortadella, tritatela finemente, poi aggugete il formaggio, sale, pepe e frullate il tempo di amalgamare bene tutto. A mano incorporate i pistacchi tritati, lasciandone un pochino per la decorazione, servitelo in una ciotola a parte.

Qui vi metto una breve foto spiegazione della preparazione :

angelica 2 CollageMa, pensando a quale salume si sarebbe abbinato meglio, non ho potuto non pensare alla mortadella , così ho preparato una mousse di mortadella, formaggio morbido e pistacchi Ventura ovviamente .

Ventura angelica fetta mousse-1

L’angelica appena tiepida servita con la mousse di mortadella e pistacchi esalta a pieno il gusto di questi stupendi frutti secchi.

Ventura è leader nel settore della frutta secca  da tantissimi anni, scegli i prodotti migliori in ogni parte del mondo per offrire il top della qualità a noi consumatori.

I pistacchi delle coltivazioni italiane e vengono raccolti ogni 2 anni ( esattamente negli anni dispari). La raccolta viene fatta sia a mano che con i macchinari, mentre l’essicazione si ottiene con aria calda. Ventura poi li confeziona in vaschette che ne preservano la fragranza.

Le prime tracce dei pistacchi nella cucina risalgono a quando Vitellio, governatore della Siria, nel I secolo dopo Cristo, ne introdusse l’uso a Roma. Il più famoso ricettario di epoca romana, il De re coquinaria di Marco Gavio Apicio, lo elenca tra i suoi ingredienti. Pompeo Crasso ne avviò invece la coltivazione nella penisola Iberica.

La coltivazione del pistacchio in Sicilia si deve invece agli arabi che, attorno al X sec., incrementarono la produzione alle pendici dell’Etna, a Bronte, favoriti dall’habitat naturale del terreno concimato da ceneri vulcaniche.
Il Pistacchio Verde di Bronte ha ottenuto la Denominazione di Origine Protetta nel 2010.

Ventura angelica aperta-1

Due piccoli consigli :

Se volete fare risaltare ancora di più il sapore dei pistacchi fateli tostare qualche istante in una padella calda senza bruciarli.

Se invece volete che risalti il bel colore verde dei pistacchi scottateli 1 minuto in acqua bollente, poi asciugateli e la pellicina esterna si staccherà senza rovinare il frutto e mettendo in risalto il suo splendido colore.