Si avvicina l’estate e per molti si
avvicina la tanto temuta prova costume , si cominciano a mangiare
insalate , si abbandonano i dolci …..si abbandonano i dolci ??? No
!! Avete mai notato che se vi dicono che non potete mangiare una cosa
, immediatamente ne avete voglia? Allora basta farli piccoli, tanto
per toglierci la voglia di un dolcetto ma senza esagerare con le
calorie.
Queste sono delle semplici tartellete
con le fragole, ma potete farle con qualsiasi frutto voi preferiate.
Preparate la pasta frolla e fatela
riposare per 30 minuti in frigo .
Per la crema fate scaldare il latte in
un pentolino ( vi servirà poi per la crema , per cui sceglietene uno
non troppo piccolo) , in tanto in una ciotola mescolate bene con una
frusta il tuorlo con lo zucchero, aggiungete la farina,la vanillina e mescolate
bene.
Ora aggiungete il latte caldo al
composto sempre mescolando , poi rimettete tutto nel pentolino e
sempre mescolando cuocete a fuoco molto dolce per 4/5 minuti, finchè
sarà ben densa .
Mettetela in un piatto ( aiuterà a
raffreddarla più velocemente) , copritela con della pellicola e dopo
che si sarà intiepidita potrete metterla in frigo.
Stendete la pasta a 4mm circa di
spessore , foderate gli stampini che avrete scelto e bucherellate
molto bene il fondo.
Cuocete a 170° per 15/18 minuti ,
finchè saranno colorite ma non troppo scure.
Quando saranno fredde riempitele con la
crema pasticcera e appoggiate sopra una fragola .
Per la finitura potete passare le
fragole con della gelatina per dolci se le volete belle lucide oppure
semplicemente spolverizzatele con dello zucchero velo.
Conservatele in frigorifero fino al
momento di servirle.
Vi è mai capitato di non sapere cosa fare da mangiare , ma avete voglia di qualcosa di diverso?
Io di solito risolvo il problema facendo le crêpes. Sono versatili, vanno bene per l’antipasto, per il primo , per il dolce . Ovviamente a casa mia vanno per lo più dolci, ma anche come piatto unico, con un bel ripieno ricco sono sempre ben accette.
Oggi vi ho preparato una versione dolce , una variante delle crêpes suzette , fatte con limoni e limoncello in una versione più veloce.
Per 12/15 crêpes del diametro di 22 cm:
( il numero varia anche in funzione di quanta pastella mettete nel pentolino)
1/2 L latte intero
200 g farina 00
4 uova intere
1 pizzico di sale
50 g burro
Per la salsa:
60 g burro
60 g zucchero
1 limone (succo)
1 bicchierino di limoncello
Se usate il bimby:
Fate sciogliere il burro per 90 sec a varoma velocità 2, poi spegnete la temperatura e continuate a velocità 4 inserendo gli altri ingredienti.
Dopo 20 secondi , spegnete e fate riposare per 30 minuti.
Se fate a mano:
Sciogliete il burro senza farlo bruciare.
In una ciotola mettete il latte, con una frusta mescolatevi le uova , il sale, il burro e la farina.
Sciogliete bene tutti i grumi, per sicurezza passate il tutto con un colino.
Fate riposare 30 minuti.
Per cuocere le crêpes , prendete un padellino di circa 20-22 cm , antiaderente ( l’ideale sono i padellini con il bordo basso) , passatelo con un pezzetto di carta da cucina bagnato con olio.
Fate scaldare bene il padellino , poi versate un mestolino piccolo o una tazzina da caffè piena di pastella e fate girare subito il composto muovendo il padellino, così che la pastella ricopra bene tutto il fondo.
Deve essere quasi un velo, con fate delle frittate , mi raccomando.
Dopo qualche istante , aiutandovi con una palettina , girate la crêpe dall’altro lato.
Per cuocere una crêpe ci vogliono circa 30-45 secondi.
Contiunate così fino alla fine della pastella.
Potete conservarle in un piatto coperto con della pellicola, per evitare che sechino.
Per la salsa :
In una padella fate sciogliere il burro dolcemente, unite lo zucchero e il succo di limone, fate sciogliere bene lo zucchero e quando la salsa comincerà ad addensarsi , unite il limoncello, fate sfumare un attimo e spegnete il fuoco.
Preparate le crêpes piegate in un piatto e cospargetele di salsa calda. Decorate con filettini di scorza di limone ( bio ovviamente) e zucchero velo.
Se volete potete anche fare la salsa in una padella grande e passare le crêpes qualche istante nella salsa calda, ne assorbiranno di più.
Spesso si parla dei social network e se siano più o meno dannosi, ma ultimamente Facebook mi ha riservato una bellissima sorpresa , ritrovare, dopo più di tren’anni , le mie compagne di classe della scuola media. Io, come altre ,abbiamo cambiato città , ci siamo perse ma è bello risentirsi, scoprire cosa abbiamo fatto “da grandi “.
Questo tiramisù è proprio per una di loro, Elena, la persona che ci ha rimesso in contatto nonostante viva negli Stati Uniti .
Ci sono dei dolci così classici che si
pensa di non poter cambiare nulla , ma alcune piccole accortezze li possono
migliorare. Il tiramisù
di Montersino è la risposta. Le uova sono
pastorizzate, così da evitare i problemi che possono nascere
dall’uso delle uova crude e l’aggiunta della panna lo rende ancora di
più cremoso e leggero.
Con acqua e zucchero preparate uno
sciroppo portando il tutto a 121° , quindi versarlo subito sui
tuorli che starete montando e continuare a montare finché saranno
ben gonfi e freddi , unite i semi della bacca di vaniglia al
composto.
A parte , in una grande ciotola
mescolare panna e mascarpone, poi montare i due prodotti insieme ( ci
vorrà pochissimo tempo, non esagerate o avrete del burro ).
Ora delicatamente mescolate i due
composti e tenete in frigo fino al momento di usarli.
Inzuppate il biscotto che avrete scelto
e preparate uno strato su tutta la base della pirofila o contenitore
che avrete scelto.
Poi uno strato con metà della crema ,
un’altro strato di biscotto inzuppato nel caffè e finite con la
crema.
Mettete in frigo fino al momento di
servire, poco prima di portare in tavola spolverizzate la superficie
con del cacao amaro passato in un colino, così da evitare i grumi.
Potete anche fare delle monoporzioni
preparando dei bicchieri così che si possano vedere bene gli strati e se volete portarla ad un picnic è già pronta (e sicura ).
Credo capiti in tutte le famiglie delle
food blogger che mariti , figli , parenti vari diventino le cavie dei
nostri esperimenti.
A volte va male, perchè la ricetta che
avevamo immaginato , non era poi così buona , a volte , per fortuna
la maggior parte delle volte, va bene e anche noi scopriamo sapori
nuovi.
Questa ricetta sicuramente qualcuno la
conoscerà di già ,ma per me è stata una vera rivelazione, l’ho scoperta qualche giorno fa e devo ringraziare Tiziana per questo.
Due soli ingredienti , 15 minuti e il
piatto è pronto .
Non è un dolce, ma un primo piatto
così “furbo” ( come direbbe Araba) che non potevo non
raccontarvelo, sono gli gnocchi di acqua cotta o gnocchi all’acqua.
Questa ricetta è ottima anche se avete
ospiti , sono veloci da fare e tengono molto bene la forma e la
cottura.
Ingredienti per 4 persone:
500 g semola rimacinata
500 g acqua
1 pizzico di sale
Portate ad ebollizione l’acqua, intanto
mettete in una grande ciotola la farina e il sale ( non esagerate , poi l’acqua di cottura andrà ancora salata).
Versate i 500 g di acqua bollente sulla farina,
mescolate con un cucchiaio per non scottarvi e aspettate 3-4 minuti.
Impastate il composto fino ad ottenere
una pasta liscia e vellutata.
Passate a lavorare su un piano
infarinato con la semola , fate dei filoncini larghi un dito e
tagliate dei pezzetti di circa 2 cm.
Potete usarli così o se preferite,
rigarli con la forchetta o con il riga-gnocchi.
Mettete su fuoco una pentola con
abbondante acqua salata , mettete gli gnocchi a cuocere e scolateli
appena vengono a galla.
Conditeli come preferite, si prestano a
tutti i tipi di sugo, io avevo preparato del ragù ed erano
buonissimi, ma la prossima volta voglio provarli con un sugo di
funghi e salsiccia.
A volte ci perdiamo alla ricerca di
dolci particolari, con ingredienti esotici, decorazioni che sfidano
le leggi della fisica e della forza di gravità , ma volete mettere
la bontà di una fetta di crostata alla marmellata? Una di quelle
ricette che la nonna ci preparava per merenda ed era sempre buona.
Anch’io la adoro, con la marmellata di
albicocche è la mia preferita , ma non potevo farla senza neppure un
disegnino e allora Giulia mi ha fatto delle margherite con i ritagli
della pasta per decorarla e farla un po’ più civettuola. Unico problema, ci siamo un po’
distratte nella cottura.
Pasta frolla:
225 g burro
450 g farina
150 g zucchero
3 tuorli
scorza di limone grattugiata
un pizzico di sale
Per farcire:
350 g marmellata di albicocche
Impastate velocemente tutti gli
ingredienti per la pasta ( anche in un mixer )poi fate una palla,
schiacciatela leggermente , avvolgetela in un foglio di pellicola
alimentare e fate riposare in frigo per almeno 30 minuti.
Trascorso questo tempo , stendete la
pasta a uno spessore di 4 mm circa, imburrate e infarinate bene una
teglia di 28 cm ( se ne avete una con il fondo amovibile sarà molto
più facile sformarla) e rivestitela con la pasta frolla facendo
aderire bene la pasta sui bordi. Con un coltello tagliare la pasta a
filo del bordo . Riempite la frolla con la marmellata e livellatela
con il dorso di un cucchiaio, se avete una marmellata molto soda, vi
consiglio di diluirla con 2 o 3 cucchiai di acqua calda prima di
metterla nella torta, eviterete che asciughi troppo cuocendo
Con la pasta avanzata fate delle
strisce per decorare la torta o se preferite fate dei fiorellini o
dei disegni usando un taglia pasta per biscotti.
Quando cerchi uno stampo per tanto
tempo e poi, un giorno, per caso ,lo vedi in una vetrina , scontato
del 50% non ti viene da pensare che è lì per te? Che è un segno
del destino e lo devi comperare? Io non ci ho pensato molto, sono
entrata e l’ho preso. Quindi sono tornata a casa e dovevo provarlo
subito, quale scusa migliore delle amiche di Giulia a cena sabato
sera? Per cui ecco la mia prima angel cake vestita a festa.
Per uno stampo per angel cake da 13 cm: ( non pensate sia poco, è bastato per 8 persone)
7 albumi
165 g zucchero
60 g farina 00
1 cucchiaino scarso di cremor tartaro
1 cucchiaino scarso di estratto di
vaniglia
1 pizzico di sale
Accendete il forno a 160°
Dividete lo zucchero a metà, metà la
setacciate con la farina e la mettete da parte.
In una ciotola o nella planetaria con
la frusta montate gli albumi con un pizzico di sale e il cremor
tartaro, montate molto bene a lungo. Aggiungete poco per volta la
seconda metà dello zucchero e continuate a montare.
Ora , a mano, con una spatola
,delicatamente aggiungete la farina mescolata con lo zucchero con
movimenti delicati dal basso verso l’alto. Aggiungete anche
l’estratto di vaniglia.
Ora versate il composto nella teglia
NON imburrata , mettete poco composto per volta, così che non si
formino dei buchi essendo l’impasto molto corposo.
Riempirlo fino a 1 cm dal bordo.
Mettere in forno caldo per 45 minuti (
controllate sempre il vostro dolce, deve essere dorato, ma non troppo
scuro.
Quando è pronto lo dovete rovesciare a
testa in giù senza sformarlo, questo eviterà al dolce di “sedersi”.
Quando sarà freddo , aiutandovi con un coltello se necessario,
staccate delicatamente la torta dalle pareti e finite di raffreddare
su una griglia.
Ganache leggera al cioccolato
400 g panna fresca
200 g cioccolato fondente
Tritare fine il cioccolato, metterlo in
una ciotola.
Nel frattempo fare scaldare bene la
panna, poi versate la panna sul cioccolato tritato, lasciate riposare
qualche minuto, poi mescolate bene, così che il cioccolato si
incorpori bene alla panna.
Mettete in frigo a raffreddare . Quando
il composto sarà ben freddo , con delle fruste elettrice, montate
leggermente fino ad ottenere una crema morbida.
Con questa potete ricoprire il dolce
semplicemente usando una spatola, ma potete anche farcire il dolce se
preferite.
Per farcire
250 g panna montata
200 g fragole a pezzetti
Io ho preferito farcire il dolce con
della panna fresca e fragole a pezzetti e poi ricoprirlo con la ganache al coccolato fondente.
Tagliate il dolce ben freddo ( io ho
fatto 2 strati da farcire vista l’altezza del dolce) , spalmate di
panna montata in cui avrete già mescolato delle fragole a pezzetti ,
i due strati. Ricomponete la torta e ricopritela con la ganache
aiutandovi con una spatola, così da lasciare quell’aspetto un po’
più naturale da dolce fatto in casa. Se volete potete decorare con
altre fragole intere e del ribes che con tutto quel dolce ci sta bene
essendo un po’ acido.
Mi dispiace ma questa volta non ho foto
dell’interno, ma non ho fatto in tempo a rubarne una fetta da
fotografare.
Questa torta la vorrei dedicare a Sara per il 3° compleanno del suo blog Dolcizie
Ci sono quei momenti che per varie
ragioni ti costringono a rivedere un po’ la tua dieta e allora
riscopri vecchi sapori , quelli che non sono alla moda, del grande
pasticcere, ma che resistono da sempre. I biscotti di Novara sono
semplici, veloci da fare, sani, senza fronzoli, creme, glasse, ma
così buoni che non smetteresti di mangiarli. Io li adoro con il
caffè-latte. Buona colazione.
3 uova intere ( circa 175 g )
200 g zucchero
200 g farina 00
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di zucchero semolato per
finire
Montate molto bene e a lungo le uova
con lo zucchero e il pizzico di sale.
Quando l’impasto scrive, aggiungete la
farina setacciata delicatamente, con una spatola, con movimenti dal
basso verso l’alto, cercando di non smontare la massa.
Mettete l’impasto in una sac a poche
con una bocchetta liscia di circa 1 cm e formate sulla teglia del
bastoncini di circa 8 cm di lunghezza. Spolverizzateli con un pochino
di zucchero semolato.
Mettere in forno caldo a 180° per
circa 15 minuti, dovranno essere dorati .
Farli raffreddare su una gratella.
Sono ottimi anche per fare il tiramisù al posto dei savoiardi.
Si avvicinano le feste e da noi si usa scambiarsi dolcetti fatti in casa per le feste.Questa non è proprio una ricetta ma un suggerimento per come presentare dei biscottini . Con un costo minimo , si possono confezionare i nostri biscottini con un pensiero personalizzato per i nostri amici.
Pasta frolla:
300 gr farina 00
150 gr burro
100 gr zucchero
2 tuorli
1 pizzico di sale
scorza di limone grattuggiata
100 gr cioccolato fondente
Preparare la pasta frolla impastando tutti gli ingredienti velocemente in un mixer. Poi versate l’impasto su un piano e lavoratelo a mano solo qualche istante per compattarlo bene . Avvolgetelo con della pellicola alimentare e fatelo riposare in frigo per 30 minuti.
Stendete la pasta a circa 4 mm di spessore e con un tagliapasta fare delle forme carine . Io ho usato un kit per fare dei biscotti con il cioccolato, ma potete anche usare degli stampini al silicone .
Tritate il cioccolato fondente e mettetelo in un contenitore che vada nel microonde,poi fate sciogliere il cioccolato per 30 secondi alla massima potenza, mescolate e rimettete nel microonde per 10 secondi finchè farà sciolto e avrà raggiunto i 34° .Se usate gli stampini riempiteli di cioccolato e fate raffreddare bene, quando il cioccolato si sarà raffreddato , sformarli e con un pochino di cioccolato sciolto unite i biscotti alla formina di cioccolato, se invece non li avete potete immergere i biscotti nel cioccolato e poi appoggiarli su carta forno finchè il cioccolato si sarà rassodato.
Ho la fortuna di abitare in una zona tranquilla, fuori città e questo mi permette di avere delle piante da frutto. Tra queste ho anche due piante di fichi, una di fichi verdi e una di fichi neri.
Quelli neri sono molto più dolci e maturano un po’ prima.
Ieri ne ho raccolti un po’, ma ce ne sono talmente tanti che ho deciso di fare qualche vasetto di marmellata, più per accompagnare formaggi erborinati che non per i dolci, anche se poi ho fatto anche dei dolcetti che vedrete domani.
La ricetta non ha proprio niente di speciale, ma questa volta ho usato lo zucchero gelificante,
contiene già la pectina ed è molto comodo, perchè non avete bisogno di dosi esatte di frutta, ma tanta frutta, tanto zucchero e solo 4 minuti di cottura.
Marmellata di fichi neri
500 gr fichi neri sbucciati e tagliati a pezzetti
500 gr zucchero gelificante
la scorza di mezzo limone grattugiata
Mettete zucchero e frutta in una pentola, aggiungete la scorza, mescolate e portate ad ebollizione.
Quando bolle , fate cuocere per 4 minuti. Controllate la densità con la prova del piattino e se va bene, invasate in vasi caldi sterilizzati,sigillate, rovesciateli per almeno 5 minuti e poi lasciateli raffreddare.
Ve la consiglio con del Brie o dei formaggi erborinati freschi.
Se in questo fine settimana uscite per una passeggiata guardatevi intorno, magari trovate le bacche di sambuco. Questo è il periodo giusto per raccoglierle e fare la marmellata da conservare per l’inverno.
Le bacche di sambuco sono ricche di vitamina A, C e hanno proprietà depurative , da crude non sono un granchè, ma cotte sono buone , ricordano un po’ i mirtilli.
Oltre che usarla come una normale marmellata è ottima anche per accompagnare formaggi stagionati come il pecorino.
Unico consiglio, la marmellata rimane molto liquida, per cui vi consiglio di unire o un pezzo di mela o della pectina.( io uso i preparati per marmellata ).
1 kg bacche di sambuco, granate e lavate velocemente
350 gr zucchero
1 limone ( succo e buccia grattugiata)
1 bustina di pectina
Mescolare lo zucchero alla pectina , poi aggiungerli alla frutta, portare a bollore con fiamma alta sempre mescolando.
Far bollire per 3/ 5 minuti mescolando.Provate la densità mettendo 1/2 cucchiaino di marmellata su un piatto. Se la densità vi piace spegnete la fiamma, altrimenti proseguite ancora qualche minuto.
Invasate in vasetti sterilizzati e caldi, chiudete con le capsule apposite e rovesciate a testa in giù per 5 minuti, poi rigirateli e aspettate che raffreddandosi facciano il sotto vuoto.