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Dolci

La mia versione personale della pastiera

Non ho origini partenopee , non ho
amici con la ricetta segreta tramandata da generazioni, non ho vicini
che mi omaggino della pastiera per Pasqua e allora non mi resta che
farmela, ma come piace a me , senza crema , con l’acqua di rose e
pochissimi canditi. Anni fa trovai questa ricetta su un giornale, ho
aggiunto qualcosa, ho tolto qualcosa, ho modificato qualcosa e adesso
mi piace. So che per tanti sarà un’eresia, ma non la chiamo
napoletana, la chiamo la “mia” pastiera .
Per una teglia di 24 /26 cm ( io
preferisco quelle con bordo apribile)
Per la pasta frolla :
400 g farina 00
200 g burro
200 g zucchero
2 tuorli
1 uovo intero
1 pizzico di sale 
scorza di limone grattugiata
per il ripieno :
1 confezione di grano cotto in vetro (
circa 580 g )grattugiata
100 g latte
25 g burro
scorza di limone
1 cucchiaio di zucchero
250 g ricotta ( per me vaccina )
170 g zucchero
3 tuorli
3 albumi montati a neve
3 cucchiaini di acqua di rose
30 g scorza di arancio candita
Zucchero a velo per decorare
Per la frolla , mettete in un mixer la
farina, il burro, lo zucchero, il sale, la scorza e fate impastare qualche
istante, aggiungete le uova e fate andare ancore per poco, così da
impastare bene tutto, se l’impasto fosse troppo asciutto , aggiungete
1 o 2 cucchiai di acqua fredda.
Rovesciate il composto su un piano e
impastate velocemente a mano per amalgamarlo bene, poi avvolgetelo in
un foglio di pellicola e fate riposare in frigo finchè il ripieno
sarà pronto.
Scolate il grano in un colino e
sciacquatelo sotto l’acqua fredda, mettetelo poi in un pentolino con
il latte, lo zucchero, il burro e la scorza di limone , cuocete a
fuoco dolce , mescolando ogni tanto , finchè sarà un bel composto
denso ( tra i 10 e i 15 minuti). Togliere dal fuoco e far
raffreddare.
In una ciotola mescolate bene la
ricotta con lo zucchero , poi unite i tuorli , sempre mescolando bene
, l’acqua di rose ( ma se non vi piace potete usare il millefiori o i
fiori d’arancio), poi i canditi a pezzetti e per ultimo unite gli
albumi a neve.
Stendete la frolla a uno spessore di
circa 5mm , foderate bene uno stampo imburrato e infarinato con la
pasta frolla fino al bordo della teglia togliendo la pasta in
eccesso.
Unite il composto di grano a quello di
ricotta e poi versatelo nella tortiera .
Con la pasta avanzata fate delle
strisce che metterete a coprire la torta.
Infornate a 180° per 50-60 minuti
circa , dovrà essere ben colorita e il ripieno sodo al tatto.
Fate raffreddare nella teglia per 1
giorno , poi sformatela e spolverizzatela con zucchero a velo.
Se avete tempo, la pastiera migliora se
preparata 1 o 2 giorni prima del consumo.

Si può fare un’ottima colomba anche con il lievito di birra

 Mi ero riproposta di non fare la colomba quest’anno, la mia pasta madre ha deciso di abbandonarmi ( sarà stata colpa della mia scarsa attenzione nei suoi confronti ? ) e non avevo ne voglia ne tempo di mettermi a rifarne una nuova. Poi, come spesso capita, mi sono imbattuta nel blog di Morena Roana, Menta e cioccolato e qui ho visto una bellissima colomba con il lievito di birra ! Il mio desiderio si era avverato, una colomba sofficie con il mio amato lievito di birra.
So che la conservazione non è la stessa, che il sapore non sarà uguale, ma questa colomba non ha proprio niente da invidiare alla sua omonima con la pasta madre. E’ soffice come una nuvola e se il dubbio è che non si conservi più di un paio di giorni fresca, non c’è problema, non  durerà così tanto, la finirete sicuramente prima.
Per una colomba da 750 g  :
1 stampo di carta da colomba da 750 g  se la fate senza canditi
1 stampo di carta da colomba da 1 kg  se la fate con i canditi.
Lievitino:
60 g farina forte ( io ho usato una W
400)
30 g acqua
6 g lievito di birra fresco o 2 g di
lievito disidratato
Primo impasto :
lievitino
260 g farina forte
100 g burro morbido
70 g zucchero
2 tuorli
115 g acqua ( 100 g da mescolare con lo
zucchero e 15 da aggiungere eventualmente dopo )
Secondo impasto :
primo impasto
60 g farina forte
10 g miele
3 g sale
20 g zucchero
2 tuorli
20 g burro fuso freddo
scorza grattugiata di arancio e limone
vaniglia
Facoltativi :
200 g canditi di arancia
Glassa: ( qui ho usato una diversa da
quella di Morena, ma solo perchè questa la uso per altri dolci e mi
piace molto )
100 g farina di mandorle
200 g zucchero
25 g amido di riso ( o fecola)
qualche goccia di estratto di mandorle
amare
100 g circa di albume 
Finitura :
zucchero velo
zucchero granella
mandorle non pelate 
Questa colomba ha una lunga
lievitazione dovuta al poco lievito usato, per cui va iniziata alla
sera e finita il giorno dopo ma non spaventatevi , non è per niente
complicata .
Si parte con un lievitino fatto
impastando la farina con acqua e lievito e fatto riposare circa 1ora
e ½.
Dopo questo tempo , il lievitino si
sarà gonfiato, mettetelo nella ciotola della planetaria con la
foglia e cominciate a impastarlo con 1 tuorlo, un po’ di zucchero
sciolto nell’acqua e un po’ di farina ( io ho fatto così perchè la
mia planetaria fa fatica a impastare piccole quantità e solo i
tuorli come suggerisce Morena non riusciva), fate incordare bene (
incordare vuol dire che l’impasto si deve attaccare alla foglia e
lasciare le pareti della ciotola ben pulite, questo succede perchè
il glutine comincia a formarsi e renderà il composto molto elastico
) , poi continuate aggiungendo l’altro tuorlo, il resto dello
zucchero con l’acqua e ancora farina , fate attenzione a non perdere
l’incordatura . Lasciate andare la planetaria senza avere fretta , ci
vorranno almeno 10 minuti.
Per ultimo aggiungete il burro morbido
, ma non troppo ( deve essere abbastanza morbido da poterlo
schiacciare , ma non ridotto in crema ) a pezzetti, facendolo
incorporare bene.
Fate impastare ancora finchè le pareti
saranno belle pulite.
Formate una palla con l’impasto e
mettetelo a riposare in frigo per 3-4 ore , poi prima di andare a
dormire , toglietelo dal frigo e lasciatelo a temperatura ambiente
fino al mattino.
Verso le 9 del mattino, riprendete
l’impasto , mettetelo nella planetaria e aggiungete la farina, il
miele,il sale, lo zucchero, gli aromi e portare ad incordatura.
Per ultimi aggiungere , uno per volta i
tuorli, aspettando che il primo sia stato ben assorbito prima di
unire il secondo.
Ora unite il burro fuso molto
lentamente sempre tenendo d’occhio l’incordatura.
Se volete ora potete aggiungere i
canditi . In questo caso tenete conto di aumentare la misura dello
stampo ( servirà uno stampo da 1 kg ).
Coprite e fate lievitare per circa 1
ora.
Tagliate in due la pasta e impastate un
pochino la pasta, arrotolatela se se stessa facendo un filone che andrà a formare le ali , lavorate il secondo
pezzo nello stesso modo e mettetelo nell’altro senso nello stampo per
formare il corpo.
Coprite e fate lievitare finchè la
pasta arriverà ad 1 cm dal bordo del pirottino.
Intanto preparate la glassa, mescolate
la farina di mandorle con lo zucchero, l’amido ( o la fecola) e
aggiungete tanto albume quanto ne servirà ad avere un composto
sodo,ma non troppo duro. Si deve riuscire a stendere, ma non deve
colare dalla colomba.
Quando la colomba è pronta per essere
infornata copritela con la glassa ( io mi aiuto usando una sac a
poche con bocchette piatta, trovo che venga più uniforme, ma va
benissimo anche usare un cucchiaio ), poi spolveratela con zucchero a
velo abbondante, granella di zucchero e qualche mandorla non pelata.
Infornate a 170° per circa 40-45
minuti. (Se avete un termometro a sonda la temperatura interna ideale
è di 94°-96°)
Quando la colomba è cotta , infilate
alla sua base 2 aghi da maglia , poi capovolgetela e fatela
raffreddare a testa in giù sospesa, questo serve a far si che la
colomba non si afflosci raffreddandosi.
 Vi metto una foto, non molto bella, ma per spiegarvi come va fatta raffreddare la colomba a pancia in giù. (usate dei libri o delle scatole per tenerla sollevata)
Vi metto una tabella indicativa dei tempi come la riporta Morena:
16.30 lievitino
18.00 primo impasto e riposo in frigo 
23.00 togliere dal frigo e lasciare a temperatura ambiente
09.00 secondo impasto e riposo 
10.30 formazione della colomba nello stampo e riposo
13.30 circa preparazione della glassa, copertura e forno a 170° per 40-45 minuti.

                                                               Buona Pasqua

                       Questa ricetta partecipa alla raccolta di Ricette Pasticcione sul tema Pasquale

Una colazione più che sana, i simil pangoccioli

Far fare una buona colazione hai nostri
ragazzi non è sempre facile, ci vuole qualcosa di leggero ma che gli
dia la giusta energia per cominciare bene la giornata. Io non amo le
merendine confezionate ( a differenza dei miei figli naturalmente)
per cui cerco sempre di fargli provare qualcosa di buono e fatto in
casa . Dopo la crostata, la merenda più gettonata sono i panini
dolci al cioccolato cioè i pangoccioli .

Questa ricetta di Paoletta di Anice e cannella è quella che più ci piace. Veloci, soffici e veramente
buoni. 
Per 18 pangoccioli :
250 g farina 00
250 g manitoba ( quella che si trova al
super mercato )
oppure, se l’avete,potete usare 500 g
di farina 00 W330.
10 g lievito di birra fresco
1 cucchiaino di miele
1 tuorlo
1 uovo intero ( anche se servirà
separato )
75 g zucchero
10 g sale
50 g burro ( diviso in 2 parti )
25 g strutto
75 g gocce di cioccolato messe in un
sacchetto di plastica e tenute in freezer
buccia di arancia grattugiata
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
150 g acqua
115 g latte
Per finire :
1 tuorlo
3 cucchiai di latte

Nella ciotola della planetaria fate un
lievitino con 150 g di acqua , 150 g di farina presa dal totale , il
lievito, il miele, mescolate bene e fate riposare per 1 ora circa
finchè sarà gonfio.
Intanto preparate il burro aromatico
sciogliendo dolcemente metà del burro ( 25 g) con la scorza
d’arancia. Appena il burro comincia a sfrigolare , spegnete e
lasciate riposare.
Mettere la foglia sulla planetaria e
cominciate ad impastare aggiungendo al lievitino metà del latte, ¼
dello zucchero e tanta farina quanta ne serve per incordare, poi
aggiungere :
l’altra metà del latte , un’altro ¼
di zucchero e farina per incordare,
un albume , terzo ¼ di zucchero,
farina per incordare
un tuorlo, quarta parte di
zucchero,farina per incordare,
l’altro tuorlo, sale, farina per
incordare,
ora aggiungere tutta la farina rimasta
e fate incordare bene capovolgendo l’impasto ogni tanto .
Aggiungete il burro poco per volta , lo
strutto e la vaniglia.
Lasciate impastare bene finchè si
staccherà dalle pareti della ciotola, ora montate il gancio e unite
le gocce di cioccolata fredde mescolate alla velocità minima ,
girando l’impasto , così che si amalgamino bene.
Fate riposare per circa 1 ora coperto.
Dopo questo tempo , spezzettate
l’impasto facendo delle palline da 60 g cadauna.( Paoletta le fa da 85 g , ma per noi sono troppo grandi ).
Qui trovate la spiegazione di come
farle bene.
Mettetele a lievitare su una teglia
foderata con carta forno, spennellate con il tuorlo mescolato con il
latte e fate lievitare per circa 1ora e ½ .
Accendete il forno a 180°
Prima di infornarli, pennellate
nuovamente i pangoccioli con il tuorlo .
Cuocete per circa 12 minuti o finchè
saranno ben dorati.
Fateli raffreddare su una griglia.
Io ne congelo alcuni già cotti, poi
la sera li tolgo dal congelatore e al mattino sono pronti per una
colazione deliziosa. 

Crêpes al limoncello

Vi è mai capitato di non sapere cosa fare da mangiare , ma avete voglia di qualcosa di diverso?
Io di solito risolvo il problema facendo le crêpes. Sono versatili, vanno bene per l’antipasto, per il primo , per il dolce . Ovviamente a casa mia vanno per lo più dolci, ma anche come piatto unico, con un bel ripieno ricco sono sempre ben accette.
Oggi vi ho preparato una versione dolce , una variante delle crêpes suzette , fatte con limoni e limoncello in una versione più veloce.

Per 12/15 crêpes del diametro di 22 cm:
( il numero varia anche in funzione di quanta pastella mettete nel pentolino)

1/2 L latte intero
200 g farina 00
    4 uova intere
    1 pizzico di sale
  50 g burro

Per la salsa:
60 g burro
60 g zucchero
  1 limone (succo)
  1 bicchierino di limoncello 

Se usate il bimby:
Fate sciogliere il burro per 90 sec a varoma velocità 2, poi spegnete la temperatura e continuate a velocità 4 inserendo gli altri ingredienti.
Dopo 20 secondi , spegnete e fate riposare per 30 minuti.

Se fate a mano:
Sciogliete il burro senza farlo bruciare.
In una ciotola mettete il latte, con una frusta mescolatevi le uova , il sale, il burro e la farina.
Sciogliete bene tutti i grumi, per sicurezza passate il tutto con un colino.
Fate riposare 30 minuti.

Per cuocere le crêpes , prendete un padellino di circa 20-22 cm , antiaderente ( l’ideale sono i padellini con il bordo basso) , passatelo con un pezzetto di carta da cucina bagnato con olio.
Fate scaldare bene il padellino , poi versate un mestolino piccolo o una tazzina da caffè piena di pastella e fate girare subito il composto muovendo il padellino, così che la pastella ricopra bene tutto il fondo.
Deve essere quasi un velo, con fate delle frittate , mi raccomando.
Dopo qualche istante , aiutandovi con una palettina , girate la crêpe dall’altro lato.
Per cuocere una crêpe ci vogliono circa 30-45 secondi.
Contiunate così fino alla fine della pastella.
Potete conservarle in un piatto coperto con della pellicola, per evitare che sechino.

Per la salsa :
In una padella fate sciogliere il burro dolcemente, unite lo zucchero e il succo di limone, fate sciogliere bene lo zucchero e quando la salsa comincerà ad addensarsi , unite il limoncello, fate sfumare un attimo e spegnete il fuoco.
Preparate le crêpes piegate in un piatto e cospargetele di salsa calda. Decorate con filettini di scorza di limone ( bio ovviamente) e zucchero velo.
Se volete potete anche fare la salsa in una padella grande e passare le crêpes qualche istante nella salsa calda, ne assorbiranno di più. 

Con questo ricetta partecipo al contest-evento LA FANTASIA IN CUCINA
SI TINGE DI GIALLO : il Limoncello , organizzato da “Le ricette del Bimby e molte altre *Cri*” e “Capri più” .

.

Crostata di mele con crema

Da piccola detestavo le torte di mele ,
la frutta cotta , nella mia mente ,era una cosa per i nonni e gli
ammalati , ma poi crescendo ho cominciato ad apprezzarla , sempre di
più .
Ora posso dire che le torte di mele
sono tra i miei dolci preferiti , in tutte le versioni e questa
ricetta di Cristina (http://lericettedelbimbyemoltealtre.blogspot.it)
la trovo ottima, fatta e mangiata in un’attimo. Per strafare potete
anche aggiungerci un po’ di crema vaniglia .
La pasta frolla è del maestro Iginio
Massari :
Per una teglia da 26/28 cm
Pasta frolla Massari :
300 g farina 00
180 g burro
240 g zucchero
60 g uova ( 1 grande )
½ scorza di un limone grattugiata
½ baccello di vaniglia ( i semi )
1 g sale
3 g lievito da dolci ( facoltativo
)
Dato che Cri è bravissima con il bimby
,vi metto sia la versione con il bimby e con la planetaria.
Bimby: Inserire nel boccale le
uova,il burro, gli aromi , lo zucchero lavorare 5 sec/10 sec a vel.
5.
Aggiungere la farina , il lievito, il
sale e impastare 10 sec a vel 6.
Rovesciare il composto su un piano,
impastare un pochino a mano per compattare la pasta, chiuderla in un
foglio di pellicola alimentare e mettere in frigo a riposare per 30
minuti.
Per la crema :
1 uovo
50 g burro
100 g latte
50 g farina
100 g zucchero
1 bacca vaniglia
sale qb
Per finire :
4 mele renette o golden ( non troppo
acquose ) a fettine non troppo sottili.
30 g pinoli
70 g mandorle con la pelle tritate ( io
a scaglie )
Preparare
la crema con il bimby:
-Prima di fare la crema tritare le mandorle nel Bimby: 5 sec vel 6  e
mettere da parte.
Inserire nel boccale uovo, burro,
latte, sale, farina, zucchero e zucchero vanigliato: 6
min. 37° vel. 5.
Comporre la crostata:
Stendete la frolla nella teglia ,
riempitela con le fette di mela ben vicine e coprite con la crema.
Spolverizzate con le mandorle e finite
con i pinoli.
Cuocete in forno a 180° per 40 minuti
circa.
Potete servirla tiepida o fredda.
Procedimento classico ( no bimby )
:
Planetaria:
Nella ciotola mettere il burro un po’
ammorbidito, lo zucchero, gli aromi, amalgamarli con la foglia .
Aggiungere le uova, il sale , amalgamare bene, poi aggiungere la
farina e il lievito .
Fare l’impasto .
Rovesciare il composto su un piano,
impastare un pochino a mano per compattare la pasta, chiuderla in un
foglio di pellicola alimentare e mettere in frigo a riposare per 30
minuti.
Per la crema : sbattere gli
ingredienti con una frusta , versare il tutto in un pentolino e
cuocere dolcemente finchè si addensa .
Comporre la crostata : Stendete
la frolla nella teglia , riempitela con le fette di mela ben vicine e
coprite con la crema.
Spolverizzate con le mandorle e finite
con i pinoli.
Cuocete in forno a 180° per 40 minuti
circa.
Potete servirla tiepida o fredda.
CONSIGLI DEL MAESTRO IGINIO MASSARI
riportati da Cristina :
Come dosaggio questa frolla é più
vicina alla sablé ma viene lavorata con il metodo di impasto tipico
della frolla.
Si conserva in frigorifero, coperta da
pellicola, per un tempo più lungo e resta fragrante.
Si deve prestare attenzione , quando si
stende, allo spolvero con la farina perché se si eccede  in
cottura la pasta diventerà opaca e grigia.
La friabilità di questa frolla é data
dai grassi che isolano la farina e gli zuccheri che non disciolti
nella pasta rompono la maglia glutinica.
Lo zucchero inoltre fa aumentare la
temperatura in cottura e insieme alla scarsa acqua presente fa si che
la colorazione di questa frolla sarà intensa, proprio per la
caramellizzazione precoce e superficiale.
Gli aromi gradevoli di questa frolla
sono prodotti dalla reazione di Maillard o imbrunimento chimico.
Una volta pronta la frolla potete
procedere al montaggio della torta.

Il tiramisù senza problemi.

Spesso si parla dei social network e se siano più o meno dannosi,  ma ultimamente Facebook mi ha riservato una bellissima sorpresa , ritrovare, dopo più di tren’anni , le mie compagne di classe della scuola media. Io, come altre ,abbiamo cambiato città , ci siamo perse ma è bello risentirsi, scoprire cosa abbiamo fatto “da grandi “.
Questo tiramisù è proprio per una di loro, Elena, la persona che ci ha rimesso in contatto nonostante viva negli Stati Uniti .
Ci sono dei dolci così classici che si
pensa di non poter cambiare nulla , ma alcune piccole accortezze li possono
migliorare. Il tiramisù
di Montersino è la risposta. Le uova sono
pastorizzate, così da evitare i problemi che possono nascere
dall’uso delle uova crude e l’aggiunta della panna lo rende ancora di
più cremoso e leggero.

Dose per 8/10 persone:

Per la crema:
175 g tuorli
300 g zucchero
100 g acqua
500 g mascarpone
500 g panna fresca
1 baccello di vaniglia
6/ 7 tazzine di caffè zuccherato
Per finire:
cacao amaro
Con acqua e zucchero preparate uno
sciroppo portando il tutto a 121° , quindi versarlo subito sui
tuorli che starete montando e continuare a montare finché saranno
ben gonfi e freddi , unite i semi della bacca di vaniglia al
composto.
A parte , in una grande ciotola
mescolare panna e mascarpone, poi montare i due prodotti insieme ( ci
vorrà pochissimo tempo, non esagerate o avrete del burro ).
Ora delicatamente mescolate i due
composti e tenete in frigo fino al momento di usarli.
Inzuppate il biscotto che avrete scelto
e preparate uno strato su tutta la base della pirofila o contenitore
che avrete scelto.
Poi uno strato con metà della crema ,
un’altro strato di biscotto inzuppato nel caffè e finite con la
crema.
Mettete in frigo fino al momento di
servire, poco prima di portare in tavola spolverizzate la superficie
con del cacao amaro passato in un colino, così da evitare i grumi.

Potete anche fare delle monoporzioni

preparando dei bicchieri così che si possano vedere bene gli strati e se volete portarla ad un picnic è già pronta (e sicura ).

 

Mousse di lamponi per unlamponelcuore

Buon
8 marzo !!
Oggi
non voglio fare gli auguri alle donne in genere, ma a un gruppo
speciale, oggi niente mimose, ma lamponi , tanti, tantissimi
lamponi.

Oggi
se vi guardate in giro vedrete ovunque nel web tante ricette con i
lamponi protagonisti e c’è un motivo molto importante perchè, con
questa iniziativa, i food blogger che aderiscono a
“unlamponelcuore”
intendono far conoscere il
progetto
“lamponi di pace” della Cooperativa Agricola Insieme

(http://coop-insieme.com/), nata
nel giugno del 2003 per favorire il ritorno a casa delle donne di
Bratunac, dopo la deportazione successiva al massacro di Srebrenica,
nel quale le truppe di Radko Mladic uccisero tutti i loro mariti e i
loro figli maschi. 
Per aiutare e sostenere il rientro nelle loro
terre devastate dalla guerra civile, dopo circa dieci anni di
permanenza nei campi profughi, è nato questo progetto,
mirato
a riattivare un sistema di microeconomia

basato sul
recupero dell’antica coltura dei lamponi

e sull’organizzazione delle famiglie in piccole cooperative, al fine
di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato sull’aiuto
reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti.

A
distanza di oltre dieci anni dall’inaugurazione del progetto, il
sogno di questa cooperativa è diventato una realtà viva e vitale,
capace di vita autonoma e simbolo concreto della trasformazione della
parola “ritorno” nella scelta del “restare”.
Qui
potete approfondire la conoscenza di questa bellissima iniziativa e
scoprire molto di più.
Se
anche voi volete contribuire ad aiutare queste donne coraggiose qui potete trovare i loro prodotti e aiutarle a riconquistare la loro
dignità e la loro vita.

Potete trovare le loro marmellate , non solo di lamponi, in alcuni supermercati Coop e Ipercoop ( sotto troverete alcuni indirizzi ) ,Altromercato e Mio-bio, mentre questa mattina  dalle 10.30 in poi, presso la galleria dell’Ipercoop di
Tiare-Villesse (Go) sarà presente un rappresentante della cooperativa  con i suoi prodotti e con una mostra
fotografica, già esposta lo scorso marzo a Pordenone
Per
voi e per loro ho preparato una dolce mousse di lamponi-di-pace :
Per
una teglia apribile da 22/24 cm :
1
pan di spagna della misura della teglia che userete.Se volete qui trovate la ricetta .
400
g lamponi freschi ( se non è stagione potete usare anche quelli surgelati)
130
g zucchero ( 100 +30 )
  14
g gelatina (10 + 4 )
    1
cucchiaio di succo limone
    2
albumi
150g
panna montata fresca
Frullate
i lamponi e se vi danno noia i semini passateli al setaccio,
raccogliete la polpa in una ciotola, unitevi il succo di limone e
mettetene da parte 1 bicchiere circa ( vi servirà dopo per la
gelatina )
Mettete
10 g di gelatina a bagno in acqua fredda .
Montate
a neve gli albumi , intanto mettete in un pentolino piccolo 100g
zucchero e 40 g acqua e portate ad ebollizione.
Quando
lo zucchero si sarà sciolto , unite la gelatina ben strizzata e
fatela sciogliere, quindi versate lo sciroppo caldo a filo negli
albumi che starete ancora montando e continuerete finchè il composto
non sarà bello gonfio e quasi freddo.
A
questo punto unite la frutta e la panna montata mescolando con
delicatezza.
Mettete
uno strato di pan di spagna alto circa 1 cm sul fondo della tortiera
. Se l’avete potete usare
dei
fogli di acetato per alimenti per foderare lo stampo , così sarà
più facile sformare la torta , altrimenti potete anche usare della
carta forno.
Vi
consiglio di usare uno o l’altro, perchè i lamponi, come le fragole
sono acidi e rischiate di trovare il bordo del dolce annerito dal
metallo dello stampo.
Ora
versate la mousse nello stampo, livellate e mettete in frigo per
qualche ora a rassodarsi.
Quando
sarà soda prendete il bicchiere di passato di lamponi che avete
tenuto da parte e mettetelo in un pentolino con 30 g di zucchero ,
intanto mettete a bagno la restante gelatina ( 4 g ) in acqua fredda.
Quando
lo zucchero si sarà sciolto aggiungete la gelatina ben strizzata e
fatela sciolgliere.
Fate
raffreddare il composto e quando sarà freddo ( ma prima che si
solidifichi) versatelo molto piano e delicatamente sulla mousse
fredda.
Rimettete
in frigo finchè la gelatina sarà solida.
Decorate
con lamponi e frutti di bosco.
Servitela
fredda.

                                            Queste sono  le marmellate di Frutti di pace

 potete trovare notizie sulla pagina Facebook delle Marmellate di Bratunac
  e le potete acquistare in questi negozi della catena Coop : 

 LOMBARDIA
VARESE

LOMBARDIA
S.S. GIOVANNI IPERCOOP  CENTROSARCA
BOLOGNA
 IPER BORGO
BOLOGNA  NOVA
BOLOGNA  LAME
VENETO      SAN DONA
VENETO      SCHIO
VENETO      CONEGLIANO
VENETO    
 VIGONZA
FRIULI VENEZIA GIULIA SAN VITO AL TAGLIAMENTO
ROMAGNA  IMOLA
ROMAGNA  RIMINI
ROMAGNA  LUGO
ROMAGNA  FAENZA
ROMAGNA  RAVENNA
MARCHE      PESARO
MARCHE    
CESANO
ABRUZZO    SAN BENEDETTO
ABRUZZO  
 CHIETI
ABRUZZO    ASCOLI

Tulipani allo yogurt con cuore di fragola

Lo yogurt è un prodotto che mi piace ,
si adatta al dolce e al salato, può essere acido o dolce. Di solito
, nei dolci , lo uso per le torte , ma oggi ho voluto provare a fare
un semifreddo.
Ho leggermente modificato una ricetta
del mitico Mastro Piff e usando gli stampi Silikomart ho fatto dei
bellissimi tulipani con un cuore di fragola. 
Per 8 tulipani :
  40 g zucchero
  30 g burro
  35 g succo di limone
  30 g uovo

150 g yogurt al naturale

    6 g gelatina in fogli
250 g panna montata fresca
Per il cuore di fragola:
100 g fragole frullate
  10 g succo limone
  10 g zucchero
    3 g gelatina in fogli
Per la copertura:
  35 g latte
  25 g panna
  50 g fragole frullate
  10 g zucchero
  25 g glucosio
150 g cioccolato bianco
   3 g gelatina in fogli
colorante rosso alimentare
Per prima cosa preparate il cuore di
fragola:
In un pentolino scaldate bene le
fragole con il succo di limone e lo zucchero , quando lo zucchero si
sarà sciolto aggiungete la gelatina che avrete ammorbidito in acqua
fredda e ben strizzata.
Dopo aver sciolto la gelatina versate
il composto in piccoli stampi di silicone del diametro di 2 cm.
Mettete in freezer a congelare.
Per i tulipani:
In un pentolino , su un fuoco molto
dolce fate scaldare il burro, lo zucchero, il succo di limone e uovo,
mescolando sempre ( altrimenti l’uovo rischia di solidificarsi).
Portate il composto a 80° . Togliete dal fuoco e fate raffreddare ,
quindi aggiungete lo yogurt, la gelatina ( ammollata e strizzata
bene) e per ultima la panna montata .
Riempite per metà gli stampini di
silicone scelti ( io i tulipani ) mettete il cuore di fragole
surgelato e ricoprite con altro composto di yogurt.
Livellate bene e mettere in freezer.
Un’ora prima di servire preparate la glassa
mettendo in un pentolino il latte, la panna, lo zucchero, il
glucosio,le fragole e far sciogliere bene. Tritate il cioccolato
bianco, mettetelo in una ciotola e versatevi sopra il composto caldo,
lasciar riposare un paio di minuti e poi mescolate finché il
cioccolato si sarà sciolto e il composto sarà ben omogeneo. Aggiungete ora
la gelatina e un paio di gocce di colorante ( fino ad ottenere un bel
colore rosso di vostro gradimento ).
Lasciate raffreddare fino a 30° , poi
sformate i tulipani , appoggiateli  su una griglia e coprirli con la
glassa. Aspettate qualche istante che si solidifichi , poi metterli nei piatti e
lasciateli in frigorifero almeno 30 minuti ( il tempo per arrivare alla giusta temperatura).
Potete servirli con un ulteriore cucchiaino di glassa a lato sul piatto.

Cioccolato, cioccolato e ancora cioccolato

Qualche giorno fa  sono stata a Milano ad
Identità golose e ho scoperto che questo genere di posti mi fa male,
vedo preparazione stupende, belle per la vista oltre che per la gola, così mi vengono manie di grandezza e mi viene voglia di fare delle
preparazioni un po’ esagerate per me, ma mi piacciono tanto e mi pace
mettermi alla prova, vedere se ci riesco o no.
Oggi ho provato a fare una mia
interpretazione di un dolce di Christophe Felder in versione
pasticcino.
La comodità di questo dolce è che le
parti possono essere preparate in anticipo e poi montate il giorno
prima dell’utilizzo.
Per 25 dolcini
500 g di pasta frolla ( qui trovate la ricetta)
Mousse cioccolato:
100 g cioccolato fondente
  20 g burro
    3 albumi + 2 tuorli
  50 g zucchero
    1 limone

Glassa a specchio al cacao :
    8 g gelatina ( io colla di pesce)
120 g acqua
145 g zucchero
  50 g cacao amaro non zuccherato
100 g panna fresca ( con almeno 30%
materia grassa)
    1 goccia di colorante rosso
2 cucchiai di granella di nocciole
tostate.
Preparazione della mousse:
In una casseruola ( o nel microonde )
fate sciogliere il cioccolato con il burro fino a 40°.
A parte montate bene gli albumi con lo
zucchero,poi con una spatola, delicatamente,aggiungete la scorza
grattugiata del limone e i tuorli.
Per ultimi unite il cioccolato sciolto
con il burro (intiepidito) alla massa, sempre molto delicatamente.
Con l’aiuto di una sac a poche riempite
dei contenitori di silicone a mezza sfera ( i miei erano di 4,5 cm) e
mettete in freezer .
Preparazione della glassa:
Mettete ad ammollare i fogli di
gelatina in acqua fredda.
In una casseruola scaldate a fuoco
lento, mescolando , l’acqua, lo zucchero, il cacao e la panna.
Mescolate delicatamente così che il
composto non incorpori aria e non faccia bolle.
Quando la miscela è giunta a bollore,
toglierla dal fuoco, aggiungere la gelatina ben strizzata e la goccia
di colorante rosso, mescolare finchè la gelatina sarà ben sciolta,
quindi passate il tutto con un colino fine e mettete a raffreddare .
La glassa andrà usata ben fredda ma se
diventasse troppo solida la potrete scaldare leggermente nel
microonde.
Potete conservarla in un contenitore
ben chiuso per 1 settimana in frigo o più a lungo nel congelatore.
Base di frolla:
Stendete la pasta frolla a 4 mm di
spessore e tagliate dei dischi poco più grandi della misura delle
sfere di mousse ( io 5 cm ).
Mettete su una placca coperta con carta
forno e cuocete a 170° per circa 10 minuti, non dovranno scurirsi
troppo.
Montaggio dei dolcini:
Per comodità vi consiglio di lavorare
sopra una griglia, così la glassa scenderà bene sul dolce.
Prendete un disco di frolla freddo,
appoggiatevi sopra una semisfera di mousse di cioccolato
( ancora gelata ) e ricoprite il tutto
con la glassa.
Dopo qualche istante ( la glassa già
fredda a contatto con la mousse gelata si rapprenderà in pochissimo
tempo) decorate con della granella di nocciole tostate.
Tenete in frigo e togliete dal frigo 30
minuti prima di gustarle .

Con questi dolci partecipo al contest di Paola  di  E’ pronto!!   a favore del progetto MDPed

QUESTO DOLCE E’ DEDICATO AL PROGETTO MDPed: Manovre di Disostruzione Pediatrica 

Ogni anno in Italia ci sono 50 famiglie
distrutte da una tragedia senza confini: mediamente 1 bambino alla
settimana – 50 bambini all’anno – perdono la vita per soffocamento da
corpo estraneo, perché chi li assiste nei primi drammatici momenti NON è
formato a queste manovre e genera disastrose conseguenze.
Bocconi “andati di traverso”, l’agire
presi dal panico magari cercando di togliere il corpo estraneo con le
dita potrebbe peggiorare la situazione. Sapere cosa fare, invece,  fa la
differenza!

Per questa ragione vi chiedo di condividere questo messaggio e di informarvi se nella vostra zona è in programma un CORSI PER ESECUTORIMDPed.
Istruttori qualificati MDPed di C.R.I. ti
insegneranno con precisione cosa fare, per eseguire in totale sicurezza
tutte le manovre di disostruzione. Durante i corsi MDPed verranno
fornite preziose nozioni anche sulla RCP pediatrica (Rianimazione Cardio
Polmonare) e, nei corsi dedicati PBLS-D, sarai abilitato all’uso del
DAE (defibrillatore semiautomatico esterno) anche per personale NON
SANITARIO quali mamme, insegnanti asili nido, maestre scuole elementari,
bagnini, allenatori sportivi etc…

Contatti per Varese e provincia:  mdped@provincialecrivarese.it       www.mdped‐varese.it 
Contatti per le altre regioni sul sito della Croce Rossa Italiana



Uno strudel quasi classico

Spesso per comodità si tende a fare lo
strudel di mele con la pasta sfoglia pronta ( io per prima). E’ veloce, buona,
soffice ma io vorrei consigliarvi , almeno per una volta, di provare a
fare la pasta per lo strudel , quella originale .

Non è per niente difficile e poi
volete mettere che soddisfazione quando tirerete la pasta sottile
come un foglio senza fatica?
Approfitto della sfida di questo mese
del MTChallenge per entrare a far parte del gruppo reinterpretando la
ricetta dello strudel di Mari del blog Lasagna pazza.
Per la pasta:
150 g farina 00 ( o manitoba se
preferite)
100 g acqua calda ma non bollente
1 cucchiaio d’olio extravergine
d’oliva
1 pizzico di sale
Impastate tutto in una ciotola , poi
passate su un piano e lavorate a mano per qualche minuto.
E’ un impasto morbido, per niente
difficile da lavorare a mano, risulterà quasi appiccicoso, ma non
dovrebbe attaccarsi alla spianatoia.
Coprite con della pellicola e fate
riposare per 30 minuti, intanto accendete il forno a 180° e
preparate il ripieno.
Per il ripieno:
4 mele renette o golden ( comunque
poco acquose)
100 g zucchero di canna
15 g burro
cannella , noce moscata
100 g noci sgusciate e tritate a
coltello
2 cucchiai di canna
2 cucchiai di uovo sbattuto
semi di mezza bacca di vaniglia
3 fette biscottate tritate.
Per la salsa vaniglia:
1 uovo intero
4 cucchiai di zucchero
1 cucchiaio di amido di riso ( o di
mais)
½ litro di latte
semi di vaniglia
Sbucciate le mele e tagliatele a
pezzetti non troppo grossi, mettetele in una padella con lo zucchero,
il burro e le spezie e fatele caramellare. Toglietele dal fuoco e
fate raffreddare.
In una ciotola mescolate le noci
tritate un po’ grossolanamente con il coltello, lo zucchero, l’uovo e
i semi di vaniglia.
Ora stendete la pasta: stendete un telo
pulito sul piano , infarinatelo bene e stendeteci la pasta con il
mattarello , poi delicatamente con le mani, tirate la pasta fino ad
ottenere una sfoglia molto sottile .
Riempitela con le fette biscottate
tritate, poi il composto di noci, poi con le mele tiepide.
Ora , aiutandovi con il telo ,
arrotolate la pasta , dopo un paio di giri ripiegate anche i bordi
esterni e continuate ad arrotolare fino alla fine. 
Ora appoggiate lo strudel in una teglia
su della carta forno e spennellate con abbondante burro fuso.
Cuocete a 180° per 35/40 minuti finchè
sarà ben dorato , ma non troppo scuro.
Cospargete con zucchero a velo prima di
servire e accompagnatelo con la salsa vaniglia .
Per la salsa:
Lavorare l’uovo con lo zucchero e
l’amido di riso,aggiungere il latte e la vaniglia, mettere in un
pentolino e far addensare su un fuoco dolce .
Togliete dal fuoco e fate raffreddare .
Mettete in una salsiera e servite a
parte .
                         
                             Con questa ricetta partecipo alla sfida n. 36  di Febbraio del MTChallenge.
                                                           gli sfidanti