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Dolci

Rustic peach tart, ovvero torta veloce di pesche

Ci sono quelle giornate in cui avete voglia di dolce ma non vi va ti mettervi a pesare , montare albumi , sbattere tuorli , stendere la pasta ?
 Se avete voglia di dolce ma in casa c’è solo frutta, se avete voglia di dolce ma solo 30 minuti per farlo , se un’amica vi telefona per passare a fare quattro chiacchiere, allora avete trovato la scusa per fare questa torta.

1 rotolo di pasta sfoglia , potete anche fare voi la pasta sfoglia, ma in questo caso quella confezionata va benissimo 
5 / 6 pesche mature ma sode e non sbucciate
50 + 50 gr zucchero
50 gr burro
succo di mezzo limone

Tagliate le pesche a fette non troppo sottili , direi 3 fette da ogni quarto, in una padella mettete il burro il succo di limone e 50 gr di zucchero, fate sciogliere bene lo zucchero e poi unite le pesche, fatele cuocere per 5 minuti, devono solo ammorbidirsi e insaporirsi, non cuocere.
Stendete la sfoglia sulla teglia del forno foderata di carta forno, ripiegate 1cm di bordo , versate le pesche nel mezzo e cospargetele con gli altri 50 gr di zucchero.
Mettete in forno caldo a 220° per circa 20 minuti , dovrà essere colorita e le pesche ben carammellate.
Servite tiepida o fredda .
Se volete potete anche servirla con della salsa vaniglia o del gelato alla vaniglia.
Questa torta è ottima anche con albicocche o prugne .

Una torta di mele particolare

La torta di mele si può definire “La Torta ” prima o poi tutti ne abbiamo fatta una. Io ho cominciato a mangiare le mele cotte da grandicella, ma adesso le torte di mele sono tra le mie preferite.Mi piace soffice, alta , bassa, crostata ,di frolla , di sfoglia, con la pasta phillo come questi. Questa versione è abbastanza classica ma la particolarità sono le mele messe a roselline sopra.Sono un po’ lunghe da fare ma ne vale la pena, è proprio bella oltre che buona.

Per la base di frolla
230 gr farina 00
130 gr burro
100 gr zucchero
    1 uovo
    1 cucchiaino da caffè di lievito per dolci
     scorza grattugiata di 1/2 limone ( se vi piace)

Per la crema
100 gr zucchero
100 gr burro
100 gr farina di mandorle
     1 uovo

3 mele grosse

Per finire
3 cucchiai di zucchero 
qualche ciuffetto di burro

Preparare la pasta frolla mescolando velocemente gli ingredienti, fare una palla e mettetela a riposare in frigo, ben coperta , per 1 ora.
Per la crema mescolate il burro a pomata con lo zucchero, aggiungere l’uovo, la farina di mandorle
Stendete la pasta frolla e mettetela in una tortiera da 24/26 cm., stendete all’interno la crema e livellatela bene, poi preparate le mele.
Con un pelapatate o una mandolina tagliate delle fettine sottilissime di mela ( se le fate troppo spesse non si riusciranno ad arrotolare), poi con pazienza arrotolatele e formate delle roselline che appoggerete sulla torta finchè sarà tutta piena di roselline.
Esteticamente sarebbe più bella se alle mele lasciaste la buccia ma poi , a mio parere, da più fastidio quando dovrete tagliarla e mangiarla.
Spolverizzare con zucchero semolato e qualche fiocchetto di burro.
Cuocere a 180° per circa 35 minuti.

Esperimento riuscito !! Yogurt e lamponi .

Il gruppo di Paoletta ormai lo conoscete, ma quello che forse non sapete è che si scambiano anche  ricette che non ti fanno ingrassare solo al pensiero, ci sono anche delle ricette buone, leggere e di gran soddisfazione, una di queste è lo yogurt. Si adesso mi direte che anche voi lo fate, non è difficile, ma io così denso, cremoso e poco acido , non ero mai riuscita a farlo.
Lo yogurt bianco lo si può usare per mille ricette, ma appena fatto non sapevo come provarlo e allora ecco la prima idea che mi è saltata in mente.

Per lo yogurt
1 litro latte fresco intero (quello dei distributori sarebbe l’ideale)
2 cucchiai di starter, cioè di uno jogurt bianco industriale.
1 coperta di pile

Per lo starter ci vuole uno yogurt che abbia la scadenza più lontana che
trovate ( un mese sarebbe perfetto, per cui cercate tra quelli dietro al
supermercato), così che i fermenti siano belli attivi.
Paoletta consiglia quello della Coop con la confezione rosa ( non il
cremoso, che è buonissimo, ma già zuccherato), oppure Kir, ma se voi ne usate
uno che vi piace potete provare con quello.

Prendiamo
il latte e mettiamolo in una pentola a fuoco molto dolce sul fornello medio ,
quando comincerà ad alzare il bollore appena la panna si alzerà, e starà per
raggiungere il bordo della pentola, spegniamo immediatamente e togliamo con un
cucchiaio quella panna.
Copriamo
la pentola con un copercio, per evitare il più possibile contaminazioni e
mettiamola a bagno in una pentola più grande piena di acqua fredda. In questo
modo il latte raffredderà molto più velocemente.
Il
latte sarà perfetto quando raggiungerà una temperatura di 40°non oltre, meglio
anche 38°se non avete il termometro, aspettate pure che sia freddo o
appena tiepido. 
A questo punto prendete una
ciotola ( di plastica a chiusura ermetica sarebbe l’ideale) mettete i 2
cucchiai di starter e aggiugete il latte tiepido filtrato da un
colino.Mescolate bene , coprite e avvolgete nella coperta di pile. Accendete il
vostro forno a 50° per 60 secondi ( ma proprio solo 60!! non deve
arrivare a 50°), spegnete e facendo attenzione che il pile non tocchi la
resistenza calda, mettete tutto nel forno e lasciatelo riposare per almeno 6
ore, senza toccarlo assolutamente.
Controllate , se dopo 6 ore è già
denso lo togliete dalla coperta e lo mettete in frigo a 4° per almeno 12 ore,
se vi sembra ancora troppo liquido, aspettate ancora qualche ora ( potete
arrivare fino a 12 ).
Adesso il vostro yogurt è pronto,
se vi piace e volete continuare a farlo, ricordatevi di tenere i 2 cucchiai per
lo starter. 

Salsa ai lamponi

1 cestino di lamponi freschi
4 cucchiai di zucchero 
1 cucchiaio di succo di limone
Mettete i lamponi in un pentolino con lo zucchero e il succo di limone, aspettate 30 minuti e poi fate cuocere a  fuoco basso finchè lo zucchero si sarà sciolto e i lamponi cominceranno a disfarsi. Fate raffreddare bene e poi unitelo allo yogurt.
La stessa salsa la potete fare con qualsiasi frutto di bosco.

Involtini….di mele

L’occhio spesso ci inganna, siamo abituati che a una forma corrisponda un sapore, in questo caso , immagino vi sareste aspettati degli involtini primavera , salati….invece sono degli involtini di mele, una sorta di strudel veloce.
Avevo preparato una torta di mele e con quelle rimaste ho pensato di fare un dolcino veloce accompagnato con una panna semi montata aromatizzata al Porto.

Per 6 involtini
6 fogli pasta phillo
1 mela
1 cucchiaio di pinoli
3 cucchiai di uvetta
2 cucchiai zucchero di canna
  cannella a piacere
  burro sciolto per spennellare la pasta

Per la salsa al Porto

150 gr panna fresca
    2 cucchiai di zucchero velo
    2 cucchiai di Porto

Mettete a bagno in acqua tiepida l’uvetta, dopo averla ben sciacquata.
Tagliate le mela a pezzettini veramente piccoli.
Fate tostare per qualche minuto i pinoli così che facciano uscire l’aroma.
Sgocciolate l’uvetta, mettetela in una ciotola con tutti gli altri ingredienti.
Stendete i fogli di pasta phillo, spennellateli bene di burro fuso, appoggiate su ognuno 2 cucchiai di ripieno poi piegate i lati e arrotolate come per gli involtini primavera.
Metteteli su una teglia da forno, spennellateli ancora con il burro e passateli in forno a 180° per 15/20 minuti, finché saranno ben dorati.
Nel frattempo montate la panna con lo zucchero, ma non troppo , deve rimanere morbida, aggiungete poi il Porto , mescolate delicatamente.
Servite gli involtini con un cucchiaio abbondante di salsa.

Treccia russa, il mio primo dolce vegano.

Non voglio aprire una discussione sulle scelte alimentari ( e di vita) ma sono convinta che prima di parlare di qualcosa bisogna almeno provarla, ed ecco il mio primo dolce vegano.
Certo non è uno di quelli con tofu e cose strane( per me), ma è senza prodotti di origine animale , facilmente fattibile e soprattutto molto buono.
Mi ha spinto a questa prova Micol e devo dire che è stata una bella scoperta, che sicuramente mi porterà a provare altri dolci vegani.

Per uno stampo da 25 cm
125 gr farina00
125 gr farina Manitoba
120 gr latte di soya
  30 gr olio girasole
  50 gr zucchero di canna
    7 gr di lievito di birra fresco
    1 pizzico di sale
     Scorza di limone grattugiata
Marmellata per farcire ( io ho usato quella di albicocche )

Per rifinire
 30 gr Zucchero velo
   2 cucchiai di succo limone

Preparare un lievitino facendo sciogliere il lievito con il latte appena intiepidito e 2 cucchiai di farina, mescolare e far riposare per 30 minuti.
Mescolare tutti gli ingredienti e formare un’impasto liscio e sodo. Mettere in una ciotola e far lievitare  fino al raddoppio.
Quando l’impasto è pronto , stenderlo in un rettangolo lungo e stretto, spalmarlo di marmellata e arrotolarlo per il lato lungo.
Adesso viene  il bello, la formatura della treccia :
Tagliate 5 cm di rotolo e tenetelo da parte,
tagliate il rotolo ottenuto per il lungo lasciando 5 cm uniti ad una estremità .
Girate su se stesso il pezzetto intero e poi intrecciate le due metà della pasta, alla fine appoggiate la pasta che avevate tagliato all’inizio, così da formare una specie di rosa.
Mettete tutto in uno stampo da plumcake foderato di carta forno che prima avrete bagnato e ben strizzato , far lievitare per almeno 30/40 minuti.
Dato che mi sembrava difficile la comprensione ho fatto delle foto con una treccia al cioccolato ( così è più facile capire…spero ).

 Cuocere in forno a 180° per 35 minuti circa.
Nel frattempo sciogliete lo zucchero velo con il succo di limone, appena il dolce è cotto, spennellatelo con la glassa.
Far raffreddare su una gratella .

Ma quanto sono buoni i buondì

Ci sono delle giornate che hai voglia di passarle con gli amici, condividere le esperienze, cucinare insieme, scambiarsi le opinioni , darsi consigli , ma se questi amici sono sparsi per l’Italia? Bene allora c’è facebook, in particolar modo un gruppo di appassionati panificatori che seguendo le indicazioni di Paoletta ( vi ricordate ve ne ho già parlato qui ) si ritrova un sabato o una domenica per fare una ricetta , tutti insieme, così da potersi confrontare e sperimentare, in allegria e simpatia. Non è una gara è un modo di condividere , non si fa la gara di chi li fa più belli , ma si impara a farli bene, ci si scambiano pareri, idee ed errori , così da non farli o rimediarli.
Qualche settimana fa abbiamo fatto la pizza ad alta idratazione ( buonissima, leggera e molto digeribile ), oggi i mitici buondì.
Vorrei fare un ringraziamento anche ad Adriano e Ecucinando il sito per il supporto tecnico indispensabile.
Ecco il mio risultato…

e se qualcuno avesse voglia di provare ecco la ricetta del gruppo facebook di Paoletta

Ingredienti per 18/ 20 pezzi
versione con lievito di birra ( io ho fatto questa)
Impasto:
500 g farina W330 (oppure metà 00+metà manitoba)
50 g burro ( meglio 70 )
2 tuorli
1 uovo   usare uova medie
20 g olio semi
10 g sale
80 g zucchero ( meglio 100 gr )
200 g acqua
5 g latte in polvere
(se non lo avete usate piuttosto metà latte 100 g e metà acqua 100 g)
2 cucchiaini di estratto di vaniglia (oppure un pizzico di vanillina)

lievitino:
100 gr di acqua
100 g di farina presa dal totale
10 g lievito

 per la finitura:
latte
granella di zucchero 
glassa

per la glassa
 48 g di farina di mandorle ( io mandorle pelate )-
16 g
di farina di nocciole ( io nocciole tostate)
 110 g di zucchero-
50 g di albumi-( metterne metà e poi aggiungere il resto poco per volta, l’assorbimento varia  a seconda della farina)
12 g di fecola
di patate-
1 o 2 gocce di estratto di mandorla amara

Io , nota scansafatiche , ho messo nel frullatore mandorle,nocciole , zucchero,fecola, ho frullato bene, poi ho aggiunto l’aroma e metà degli albumi, ho frullato ancora, poi ho messo il tutto in un contenitore e ho aggiunto poco per volta l’albume necessario ad avere una consistenza giusta.( deve essere sostenuta ma non dura )
Sarebbe preferibile
prepararla prima  e lasciarla in frigo ma se non abbiamo avuto modo di
farlo possiamo rimediare preparandola durante il riposo e riponendo in
freezer per 40 minuti. Quindi trasferirla in frigo.

 Procedimento con lievito di birra
Lievitino:

Mischiare gli
ingredienti del lievitino, coprire e aspettare che abbia formato le
bolle in superficie. È pronto per l’utilizzo quando la superficie
accenna ad abbassarsi.
A questo punto aggiungere tutto il liquido
(latte e/o acqua con latte in polvere) 1/5 dello zucchero (1 cucchiaio
circa)e tanta farina quanto basta perchè l’impasto riprenda consistenza e
si aggrappi alla foglia.
Procedere aggiungendo l’albume, 1/5 dello
zucchero e farina qb (con l’albume saranno orientativamente 3 o 4
cucchiai) affinchè l’impasto si aggrappi alla foglia.
Continuare
inserendo 1 tuorlo, 1/5 di zucchero e farina qb per riportare l’impasto
in corda. Durante la lavorazione ribaltare l’impasto di tanto in tanto.
Qiuindi
inserire con la stessa modalità il secondo tuorlo, 1/5 di zucchero e
farina. Riportare in corda l’impasto. Con l’ultimo tuorlo (il terzo)
inserire il sale e lo zucchero rimanente e non appena l’impasto si
aggrappa alla foglia mettere metà della farina rimanente avendo cura di
abbassare la velocità. Ribaltare l’impasto a metà lavorazione.
Aggiungere la farina rimanente.
Valutiamo la consistenza dell’impasto
che può variare secondo il tipo di farina utilizzata. Se si ha un
impasto troppo consistente aggiungere fino a 15 g di acqua in più. Nel
frattempo avremo spatolato il burro e procederemo all’inserimento
graduale. Quando tutto il burro sarà stato assorbito, inseriremo l’olio a
filo. Ribaltare l’impasto. Inserire la vaniglia a gocce.
Finito l’impasto siamo ad un bivio:
1)Aspettare
i primi accenni di lievitazione (20/30 minuti circa) e riporre in frigo
nella parte più fredda per riprendere poi la lavorazione. In questo
caso togliamo dal frigo l’indomani e aspettiamo la lievitazione per poi
proseguire normalmente.
Oppure finirli in giornata:
2)procedere alla lievitazione di 1 ora.
 -Trascorso questo tempo schiacciamo leggermente dando forma quadrata e
facciamo un giro completo di pieghe a 3. Arrotondiamo leggermente e
copriamo a campana per 30 minuti. Tagliare nella pezzatura desiderata
(noi 50 grammi per un totale di 20 pezzi),e avvolgere a palla stretto
(come per i pangoccioli) sigillando sotto. Il tempo che saranno tutti
così preformati potremo ricominciare dal primo pezzo con la formatura
definitiva:capovolgere la pallina ed avvolgere a filoncino avendo cura
di sigillare bene sotto. Riporre a lievitare in una teglia  quadrata
(35×35 li contiene tutti) oppure rettangolare precedentemente foderata
con abbondante carta forno sistemata in modo che formi come delle onde
dentro le quali sistemeremo i pezzi che rimarranno così separati. Non
avvicinateli eccessivamente: le pareti a contatto cuociono male!!!
Lasciar lievitare un’oretta e mezza coperti con pellicola.Se non siete sicuri della temperatura potete metterli nel forno con accesa solo la luce, aiuterà ad avere la giusta temperatura.
 Scaldare il forno a 180°
-Montare
con le fruste la glassa ed applicare con sac à poche e bocchetta
piatta.Quindi glassare e cospargere con granella di zucchero. Infornare a
180° in forno statico o ventilato per 20 minuti circa (ogni forno è
un caso a sè).Appena sfornati pennellare con latte.

Versione con lievito madre
150 g di lievito madre maturo*
500 g di farina W330 (oppure metà 00+metà manitoba)
60 g di burro
2 tuorli
1 uovo – usare uova grandi
24 g olio semi
12 g di sale
100 g di zucchero
200 g acqua
5 g latte in polvere
(se non lo avete usate piuttosto metà latte 100 g e metà acqua 100 g)
3 cucchiaini di estratto di vaniglia (oppure un pizzico di vanillina)

*
procedere col rinfresco del lm la sera precedente e lasciare  a temperatura ambiente
tutta la notte. Al mattino procedere con un secondo rinfresco, portare a
maturazione e iniziare spezzando direttamente il lievito in acqua con 1
cucchiaio dello zucchero previsto. Proseguire normalmente.

Waffles

A  casa nostra non siamo abituati a fare colazioni molto elaborate, ma una volta tanto ci scappa qualcosa di più.
 Questi sono la seconda scelta , dopo i pancakes, per una colazione molto ricca .
Si possono fare in due versioni, alti o bassi ( dipende dalla cialdiera che usate), e si possono anche surgelare da cotti e far scaldare quando avete voglia di una colazione veloce, senza dover sporcare tutto.

 Per una decina di waffles:

260 gr farina per dolci ( o 00 )
  10 gr zucchero
    1 bustina lievito per dolci
    1 pizzico  di  sale
250 ml latte
    2 uova ( separate)
 50 gr burro sciolto

Setacciare la farina con lo zucchero, il lievito,il sale, aggiungere il latte mescolando con una frusta, poi il burro, i tuorli e per ultimi i bianchi montati a neve, ma non troppo sodi.
Mettere delle cucchiaiate dell’impasto nella cialdiera e cuocere finchè avranno un bel colore dorato.
Potete servirle con miele, marmellata, sciroppo d’acero , crema al cioccolato, panna montata , frutta fresca , o se preferite una colazione salata con uova e pancetta, insomma come più vi piace.

La possiamo chiamare panarellina ?

Ci sono dei dolci che ti ricordano momenti belli della tua vita, di solito sono i dolci dell’infanzia che vengono associati a momenti spensierati, a ricordi piacevoli ma in questo caso è il  ricordo  molto recente di una vacanza
Qualche anno fa dei cari amici ci invitarono a passare con loro qualche giorno al mare in una splendida isoletta della Sardegna, l’Isola Piana .Un posto bellissimo, piccolo dove si arriva solo in barca , dove tutti si conoscono da sempre e i bambini sono liberi di girare senza pericoli . Sarà stato il posto, il mare della Sardegna, la compagnia, il relax ma mi sono proprio divertita e anche la colazione tutti insieme era un bel momento reso ancora più “buono” da questa torta Panarellina che tutte le mattine compariva sulla nostra tavola. Di tradizione ligure la Panarellina credo sia una torta che molti conoscono  ma la ricetta originale io non ce l’ho , ho questa che a me piace tanto e faccio spesso. Molto veloce e con la caratteristica che va in forno freddo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

per una teglia di 28 cm

230 gr zucchero
110 gr mandorle spellate
4 uova intere
170 gr burro morbido
80 gr fecola di patate
40 gr maizena
40 gr farina 00
1 bustina lievito per dolci
1 bustina di vanillina
1 fialetta di aroma di mandorla ( io uso 1/2 di quella di mandorle amare)

zucchero a velo per decorare

La cosa migliore sarebbe usare il bimby, ma anche un buon robot da cucina va bene.
Frullare bene lo zucchero con le mandorle fino ad ottenere una farina, aggiungere le uova e continuare a mescolare nel robot. Poco per volta unite il burro, le farine , il lievito, gli aromi e mescolare ancora un minuto.
Foderare una teglia apribile da 28 cm e foderarla con carta forno, versarvi il composto, mettere nel forno freddo e cuocere a 170° per 35 minuti ( se potete con forno ventilato) nella parte centrale.
Lasciate intiepidire, poi sformate e spolverate con zucchero velo.

 

I “suoi ” croissant atto II….

Mi è sempre piaciuto impastare, non so perchè, ma mi rilassa molto e una delle cose che mi da più soddisfazione sono i croissant. La pasta sfogliata, il profumo, la crosta fragrante, lo zucchero che ti si attacca alle dita , l’interno morbido e burroso , una meraviglia e tra le tante ricette che ho provato quella che mi riesce sempre bene è quella di Paoletta di Anice e Cannella. Chi ama impastare la conosce per forza, è bravissima e sempre disponibile con tutti per qualsiasi chiarimento o dubbio.Nel suo blog troverete diverse versioni , questa versione  l’ ha chiamata Atto II .
Se volete concedervi una coccola dovete provarli.

 Ingredienti:

275 gr di manitoba
275 gr di 00
  15 gr di lievito di birra fresco ( oppure 5 gr di quello secco )
  10 gr di sale ( io 15 gr)
  90 gr di zucchero
    1 tuorlo
170 gr di acqua
115/125 gr di latte
  30 gr di burro
Aromi:
1 buccia d’arancia grattugiata (o limone)
1 cucchiaio di rhum
1 cucchiaino estratto di vaniglia (o la raschiatura di un baccello)
Inoltre:
290 gr di burro per i “giri”
1 uovo per la spennellatura finale

Mescolate insieme le 2 farine e da queste prendetene 150 gr per fare il poolish.
Mescolate i 150 gr di farina con il lievito di birra e 170 gr d’acqua, coprite e fate lievitare per 1 ora circa.
Mettete nella planetaria con la foglia il poolish ,2/3 cucchiai di farina e fate partire , dopo qualche giro unite il tuorlo e farlo assorbire, aggiungere metà dello zucchero, poi ,una volta assorbito, ancora un po’ di farina,continuare così aggiungendo anche il latte, il sale, gli aromi , fino ad esaurimento. L’impasto dovrà essere liscio ed elastico, a questo punto incorporare il burro che dovrà essere a pezzetti, morbido, ma non liquido.Mettere il gancio e far incordare per bene.
Coprire con della pellicola e mettere in frigo per 1 ora.
Nel frattempo togliete il burro  per la sfogliatura dal frigo e preparatelo mettendolo tra due fogli  di pellicola o carta forno e stenderlo con un mattarello fino ad ottenere un rettangolo di circa 20 x25.
Togliere la pasta dal frigo e stenderla in un rettangolo di circa 22 X 38 , mettere il rettangolo di burro in modo che copra 2/3 della pasta , piegare la parte vuota verso il metà del burro e la seconda metà a libro sulle due.

(La parte gialla è la pasta, la parte bianca il burro, poi piegate la parte gialla vuota sulla metà centrale bianca e la parte bianca di sinistra sulle due .)

 Coprire bene con della pellicola  e mettere in frigo a riposare per 10 minuti.
 Da adesso è tutto più facile !!
Dopo i 10 minuti togliere il pacchetto dal frigo , posizionalo davanti a voi, sulla spianatoia con il lato aperto a destra.
Tirarlo con il mattarello , ( delicatamente per non far uscire il burro) stenderlo in un lungo rettangolo alto circa 7/8 mm.
Piegare ancora a libro prima il lato inferiore , poi quello superiore.
Coprirlo ancora e rimetterlo in frigo per 40 minuti. Avete fatto il primo giro o prima piega  !
Dovete farne ancora 2 , nello stesso modo.
Dopo la 3° piega e i 40 minuti di riposo in frigo, togliere l’impasto e stenderlo in un rettangolo lungo e stretto alto 5/7 mm.
Tagliate dei triangoli , incidete per 1 cm sul lato corto e arrotolate la pasta dal lato corto tenendo leggermente tesa la punta.Tenete la punta sotto il croissant, così durante la cottura non si alza.
Ora fate lievitare coperti per  2 ore e 30 / 45  a 20° ( se fa freddo metteteli un forno con solo la luce accesa). Devono gonfiarsi bene.

Poi spennellate con uovo sbattuto e spolverizzare di zucchero semolato o a granella.
Infornare a 220° per 5 minuti, poi abbassare a 190° per circa 10 minuti, ma controllate la cottura ( ogni forno cambia un po’ ), devono essere ben dorati , ma non troppo scuri.
Io ho provato anche a congelarli da cotti e scongelarli per la colazione del mattino…Fantastici!

Non lasciatevi scoraggiare dalla spiegazione ,è più complicato spiegare che non fare.
Provate almeno una volta . 
Sul sito di Paoletta troverete delle bellissime immagini che vi spiegheranno perfettamente i giri.

 

Donuts…ciambelle…comunque li chiami sono buoni

Già in un altro post avevo detto che ormai siamo abituati a chiamare le cose con nomi stranieri , ecco un’altro esempio, una volta si sarebbero chiamate ciambelle, ora sono i Donuts.
Chi ha la mia età si ricorderà di queste meraviglie mangiate come merenda dopo il bagno al mare ( tranne mia sorella che non li ama ), una merenda che farebbe inorridire tutti i nutrizionisti di oggi, ma che era tanto buona !!
La variante moderna prevede varie coperture , zucchero, cioccolato , glasse varie per gusto e colore , qui dovete solo dar sfogo alla vostra immaginazione , a casa nostra si usa o zucchero semolato ( non a velo ) o cioccolato fondente , non si sgarra.
Io vi do la mia ricetta , voi metteteci la fantasia nella copertura .

Per circa 10 ciambelle di 8 cm
125 gr farina 00
125 gr farina manitoba
  35 gr zucchero
  40 gr burro morbido
  65 gr acqua appena tiepida
  60 gr latte
  12 gr lievito di birra fresco ( 1/2 cubetto) o 4 gr di quello secco
    1 pizzico di sale
       scorza di limone
      olio per friggere ( io uso olio di arachidi )

per finire,a scelta,
 zucchero semolato
 cioccolato fondente

Sciogliere il lievito nell’acqua .
Mescolare le due farine, lo zucchero, la scorza grattugiata, cominciare ad impastare aggiungendo il burro morbido( non sciolto),il latte, l’acqua con il lievito e per ultimo il sale.
Otterrete un’impasto morbido , liscio.
Mettete in una ciotola infarinata, coprite con della pellicola e fate lievitare per un paio d’ore.
Versate l’impasto su una spianatoia infarinata,senza lavorarlo troppo, stendete con il mattarello fino a uno spessore di 5 mm.
Tagliare dei dischi di circa 8 cm , con un coppapasta o un bicchierini da liquore fare il foro centrale.( nulla vieta , se preferite, di fare semplicemente dei dischi e ottenere dei bomboloni)
Lasciate lievitare ancora per 30 minuti.
Preparate una pentola per friggere con abbondante olio.
Quando cuoceranno aumenteranno di volume per cui non mettetene troppi nella pentola.
Fateli dorare bene da entrambi i lati, poi quando sono pronti, scolateli su carta assorbente per un momento, poi prima che si asciughino del tutto passateli nello zucchero semolato ( così si attaccherà bene).
Se invece volete coprirli di cioccolato ( solo su un lato), fateli asciugare bene, raffreddare e poi passateli velocemente nel cioccolato fuso e appoggiarli ad asciugare dal lato senza copertura.