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Dolci

I dolci della mia infanzia, il pan meino.

Qualche giorno fa era San Giorgio e qui a Varese, un’iniziativa del comune ha riportato nei panifici la tradizione del pan meino, un dolce povero, fatto con farina gialla e che per tradizione veniva fatto il 23 aprile, San Giorgio , protettore dei lattai, giorno in cui si firmavano i contratti  per le forniture dell’anno e si festeggiava  con pan meino e panna fresca.
Questa cosa mi ha fatto ricordare la mia infanzia ,quando mia mamma andava dalla Signora Melia , la nostra prestinaia e ci comprava questi dolci , ne comprava tanti di questi bellissimi dischi dorati con lo zucchero a velo sopra e la sera li mangiavamo con delle gran tazze di latte, era  una delle cose più buone del mondo, per una sera si trasgredivano le regole e si potevano mangiare solo latte e dolci.Purtroppo non ho la ricetta della signora Melia, ma questa versione la trovo altrettanto buona .
Ci sono tante varianti di questo dolce, con lievito di birra o lievito per dolci, con o senza fiori di sambuco, ma questa è quella che mi piace di più .
 ….e io questa sera mi mangio latte e pan meino….come una volta.

Per circa 10 pezzi
190 gr farina bianca 00
290 gr farina giallo fioretto ( quella fine per dolci )
150 gr burro sciolto
150 gr zucchero
    3 uova
    1 bustina lievito per dolci
    1 pizzico di sale
    1 bustina di vanillina
zucchero velo e zucchero semolato per decorare.

Sbattere bene le uova con lo zucchero , poi aggiugere il burro ormai freddo, la vanillina, il sale e poi le due farine.
Otterrete un composto morbido e vellutato.
Fate riposare in frigorifero per mezz’ora, poi fatene delle palline da circa 60 gr e sciacciatele fino ad ottenere dei dischetti di circa 2 cm di altezza . Metteteli su una placca da forno distanziati, e spolverateli con zucchero semolato e zucchero a velo .
Cuocere in forno caldo a 180° per 20 minuti.

Con questo post partecipo al contest Il Sapore dei Ricordi di “La cucina leggera”:

 

Panna cotta al cioccolato bianco

Della panna cotta mi piace poco la consistenza che gli da la colla di pesce , ma un giorno ho scoperto questo trucchetto per sostituirla che mi piace molto, usare un preparato per budino.Se ne usa una parte al posto dello zucchero e della colla di pesce. Non arricciate il naso, prima dovete provarla.
Questa è la versione che a casa mia piace di più, con cioccolato bianco, poi la potete servire con palline di cioccolato o caramello o fragole fresche.

250 gr panna fresca
250 gr latte intero fresco
 25 gr preparato per budino alla vaniglia ( io uso Elah )
100 gr cioccolato bianco
    1 stecca di vaniglia
Mettere a bollire il latte e la panna con la stecca di vaniglia tagliata per il lungo.
Quando comincia a bollire, togliere la stecca dal latte e con un coltellino togliergli i semi e rimetterli nel latte.
( A me piace vedere i semini neri della vaniglia, ma se non vi piace potete non metterli)
Aggiungere il preparato e con una frusta mescolare finché riprende il bollore.
Togliere dal fuoco, unire il cioccolato a pezzetti e mescolare con un cucchiaio di legno finché sarà tutto completamente sciolto.
Versare in uno stampo da budino o in coppette singole o bicchierini.
Quando sarà freddo sformarlo ( se avete usato lo stampo) e decoratelo a vostro piacimento.

Se preferite la versione grande ….

Crumble di fragole e rabarbaro

Dopo aver preparato un’aperitivo veloce per gli amici , prepariamo anche un dolce altrettanto veloce e comodo , il crumble.
Il crumble è fatto da uno strato di frutta ricoperta da una miscela di farina , zucchero, mandorle e burro.
Oggi ho usato fragole ( adesso cominciano ad avere un po’ di sapore) e coste di rabarbaro , ma potete usare anche gli altri tipi di frutti di bosco ( a me piace molto con le more) o le mele , le albicocche o le prugne.

Per la base :
300 gr di fragole
 4/5 coste di rabarbaro
  80 gr  di zucchero di canna
  20 gr zucchero vanigliato
  30 gr burro
   1 cucchiaino di fecola

Per il crumble :
100 gr farina bianca 00
  80 gr zucchero
  80 gr farina di mandorle
100 gr burro
       mandorle a scaglie

Pulite e tagliate a metà ( a quarti se sono grandi) le fragole.
Pulite e tagliate a tocchetti le coste di rabarbaro, mettetelo in un piatto con i due zuccheri e mescolate.
In un pentolino fate sciogliere 30 gr di burro, aggiungete il rabarbaro, lo zucchero e fatelo cuocere finché sarà ben tenero e caramellato.
In una ciotola mescolate la farina, lo zucchero, la farina di mandorle ( se non la trovate prendete delle mandorle pelate e frullatele con un cucchiaio dello zucchero del l’impasto) , aggiungete il burro a pezzetti e con la punta delle dita lavorate fino ad ottenere delle grosse briciole.
In una pirofila imburrata mettete il rabarbaro, le fragole , versateci sopra il composto di farina e zucchero e cospargetelo con delle mandorle a scaglie.
Mettere in forno a 200° e cuocere per 20/25 minuti, finché avrà un bel colore dorato.
Servite tiepido , volendo potete accompagnarlo con del gelato alla vaniglia.

Banana bread

Oggi facciamo il Banana bread ! Ormai siamo abituati ad usare nomi inglesi per tutto, tanto che, questo dolce, semplice, fatto con le banane diventa elegante.
Non so a casa vostra, ma nella mia ,quando le banane cominciano a scurirsi nessuno più le vuole mangiare , rimangono li, tristi ad abbandonate finché qualcuno decide che sono da buttare. Ma, dato che mi da fastidio buttare le cose da mangiare , ecco che scatta il riutilizzo ( riciclo non mi piace molto) e allora  Dolce di banane .

250 gr farina
  70 gr burro
140 gr zucchero
   2 uova intere
2/3 banane molto mature
   1 bustina lievito
1/4 cucchiaino bicarbonato
1/2 cucchiaino sale

Montate il burro con lo zucchero, aggiungete le uova, la farina in cui avrete setacciato il lievito, il bicarbonato e il sale.Unite le banane dopo averle schiacciate non una forchetta. ( se usate un robot da cucina, potete anche aggiungere la banana a pezzetti, si disferà da sola ).
Imburrate uno stampo da plumcake di circa 22 cm , versate l’impasto e cuocete a 180°  per circa 45/ 50 minuti.
Due suggerimenti:
-Dato che le banane non hanno tutte la stessa misura, può essere che l’impasto rimanga un po’ durò, allora aggiungete qualche cucchiaio di latte.
-Provate con la lama di un coltello la cottura , infilate la lama nella spaccatura centrale, se esce asciutta il dolce è cotto e non ne avrete rovinato l’estetica  😉 .

Torta bianca con ricotta

Questa è la torta preferita di mia figlia, la assaggiò anni fa ad una festa, venne a casa e cercò di descrivermela ( aveva 9 anni e la descrizione era un pochino confusa ) , ma si sa ,per i figli si fa di tutto, allora cercai di risalire a chi aveva fatto la torta finchè grazie ad un’amica di un’amica mi arrivò la ricetta. Da allora , quando devo farla contenta le faccio la ” sua torta” . E’ leggera anche se con un tocco di cioccolato che non stona mai !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per la pasta:
380 gr farina
180 gr zucchero
180 gr burro  a pezzetti
2 tuorli
1 uovo intero
1 bustina di lievito per dolci

Per il ripieno:
200 gr ricotta
100 gr cioccolato a pezzetti
35 gr di zucchero
1 uovo

Per la pasta mescolare velocemente tutti gli ingredienti , una volta ottenuta una pasta liscia e morbida, dividere in 2 parti.
Stendere la prima parte in una tortiera imburrata e infarinata di circa 28 / 30 cm.
Aggiungere il ripieno fatto mescolando tutti gli ingredienti delicatamente.
Coprire il tutto con il secondo strato di pasta , sigillare bene i bordi  e infornare a 180° per 30 minuti.
Far raffreddare bene prima di sformare e spolverizzare la superficie con zucchero a velo .

 

Lemon curd…..troppo buono!

Ci sono delle cose che scopri per caso e poi non abbandoni più. Il Lemon curd è una di queste, quando ho cominciato ad usarlo non sapevo si chiamasse così, era la crema al limone , poi ho visto che con gli stessi ingredienti si faceva questa crema  ( ed era più chic chiamarlo così ).
Si può preparare in anticipo e tenerlo in frigo per qualche giorno.( potete anche surgelarlo , ma usarlo al massimo in 2 settimane). Ha un’infinità di impieghi, si può usare per farcire una crostata, usare per un dessert in coppa, per farcire dei macarons o semplicemente mangiarlo con il pane a colazione.
Dato che si conserva poco ed è veloce da fare , vi do delle dosi piccole, diciamo per farcire una crostata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2 tuorli
2 uova intere
50  ml succo  limoni bio ( circa 2 )
scorza grattugiata dei limoni
150 gr di zucchero
100 gr burro

Mescolare con una frusta i tuorli e le uova  con lo zucchero in un pentolino , aggiungere il succo di limone e la scorza dei limoni.
Mescolare sempre finché il composto si inspessisce , quando comincia a bollire abbassate la  fiamma al minimo e aggiungete il burro a pezzetti. Sempre con la frusta fate sciogliere bene il burro.
A questo punto è pronta, filtratela , mettetela in un contenitore di vetro e coprite la con pellicola per microonde a contatto ( questo eviterà che si formi la pellicina sopra ). Fate raffreddare bene .
Se la volete usare per una crostata o delle tartellette la potete farla  intiepidire e poi metterla direttamente nella base di frolla già cotta .

 

 

Torta di pane…per la serie “non si butta via il pane…”

Come disse già in altre ricette, non amo gli sprechi, soprattutto se si tratta del pane. Il pane può essere usato in un’infinità di modi, sia da fresco che da secco , questa ricetta è di origine svizzera, dove la torta di pane è molto conosciuta e ne esistono tantissime versioni. La consistenza ricorda quella del castagnaccio, non è una torta soffice ed è ottima con un bicchiere di latte.

250 gr di pane secco tagliato a pezzetti
500 gr latte ( tenetene pronti  altri 100 gr in caso di necessità )
100 gr zucchero
  35 gr cacao amaro
    1 uovo
 50 gr burro
 50 gr pinoli
 35 gr uvetta
 35 gr canditi
   1 cl di grappa
      cannella
      scorza di limone
Mettere il pane a  bagno nel latte e lasciare per una notte.
Mescolare poi il pane , ormai morbido, con l’uovo, lo zucchero, il cacao,il burro sciolto,la grappa , un pizzico di cannella e della scorza grattuggiata di limone.
Per ultimo aggiungere l’uvetta già ammollata, i pinoli e i canditi. Se l’impasto vi sembra troppo duro , aggiungete ancora un po’ di latte per ammorbidirlo, l’assorbenza cambia a seconda del tipo di pane che usate.
Versare in una tortiera imburrata e infarinata di circa 24 cm il composto , Mettere , volendo, qualche fiocchetto di burro sopra.
Cuocere a 180° per circa 1 ora.
Far raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.

Con questa ricetta, partecipo al contest di IPasticcidiLuna sponsorizzato da Fotoregali, per la categoria ricetta dolce .

                                                      

Omelette norvegese ai lamponi

Chissà perché questo nome particolare per un dolce che dell’omelette non proprio niente.
In effetti si tratta di un sorbetto ai lamponi, rivestito di meringa italiana .
Dolce particolare e che , anche questo, può essere preparato in anticipo, congelato e passato in forno al momento dell’utilizzo.

Base per biscotto arrotolato
150 gr farina
100 gr zucchero
1 grossa noce di burro
4 uova
Sale
Battere i tuorli con lo zucchero, montare a neve gli albumi con un pizzico di sale.
Unire ai due composti la farina setacciata e mescolare delicatamente con una spatola.
Foderare una placca da forno , copri con carta forno e stendere l’impasto allo spessore di circa 1 cm.
Cuocere in forno caldo a 170° per circa 10 minuti.

Meringa  italiana
80 gr albumi
120 gr zucchero
40 gr acqua
Far sciogliere lo zucchero e l’acqua fino a 118 °.
Montare gli albumi e versarci lo sciroppo caldo continuando a battere finché si saranno raffreddati.

Sorbetto ai lamponi
110 gr zucchero
250 gr lamponi
1/2 limone succo
140 gr acqua
Far bollire acqua e zucchero .
Mettere i lamponi nel frullatore con il succo di mezzo limone , frullare, aggiungere lo sciroppo di zucchero freddo. Passare al colino per togliere i semini e mettere nella gelatiera.
( Volendo potete acquistare del sorbetto già pronto ).

Riempite fino a 1 cm dal bordo uno stampo al silicone per ciambelle monoporzione di sorbetto , tagliate il biscotto della misura della base dello stampo e coprire il sorbetto.Avrete così la base di pasta quando girerete il sorbetto. Congelare per almeno 2 ore.
Sformare i gelati, rivestirei con la meringa usando una spatola e una sac a  poche , rimettere nel congelatore fino al momento di usarlo.
Accendere il forno a 200° e infornare i gelati per 5/7 minuti  finché la meringa sarà colorita. Servire subito.
Volendo potete aggiungere una coulisse di lamponi e dei lamponi freschi nel piatto.

Crema pasticcera

 La crema pasticcera è molto utilizzata in pasticceria, ci sono diversi metodi per farla, io mi trovo bene con questo, è veloce e non va cotta a lungo rischiando di bruciarla .
Potete usarla per farcire una torta, per fare delle tartellette con frutta fresca ,per fare la crema chantilly al caffè per il  profitterol al tiramisù  o semplicemente servire con dei biscottini.

400 gr latte
100 gr panna fresca
150 gr tuorli
150 gr zucchero
  17 gr amido di mais
  17 gr amido di riso
  1/2 bacca vaniglia

Montare molto bene le uova con lo zucchero, poi aggiungere i semi della bacca di vaniglia e i due tipi di amido.
Nel frattempo portare a ebollizione latte e panna,
Al primo cenno di ebollizione versare il composto di uova nel pentolino del latte e con una frusta mescolare per circa 1 minuto.
A questo punto la crema sarà addensata e pronta, farla raffreddare rapidamente ( magari mettendola in un bagnomaria di acqua e ghiaccio)dopo averla coperta con della pellicola per microonde a contatto.
Prima di usarla mescolatela velocemente con un cucchiaio per ridargli consistenza.

Profitterol al tiramisù

Un pasticcere che mi piace molto è Luca Montersino, mi ha fatto scoprire , come a volte, con pochi semplici trucchi si possano ottenere dei dolci  buonissimi.
Le sue ricette sono forse un po’ eleborate, ma si possono fare a step, preparare tutto prima ( anche congelare) e poi assemblare e servire .
Oggi vi propongo il suo profiterol tiramisù , bignè ripieni di chantilly al caffè e ricoperti di glassa al mascarpone.

 Dose per 10 persone

Per i bignè: (io uso una ricetta di Ugo Alciati)
210 gr acqua
  90 gr margarina
  90 gr farina
170 gr uova intere
    1 gr lievito
       sale
Portare all’ebollizione l’acqua con un pizzico di sale e la margarina.
Togliere dal fuoco e versare la farina tutta insieme , mescolare velocemente, rimettere sul fuoco mescolando finchè la pasta si stacca dalle pareti.
Se l’avete, mettete la pasta nella planetaria con la foglia e sbattere aggiungendo  poco per volta le uova , per ultimo il lievito per dolci .
Su una teglia da forno imburrata mettere dei mucchietti di impasto grandi come delle noci , e far cuocere a 200° per 15/ 20 minuti, finchè saranno dorati.

Per la chantilly al caffè :
    1 kg panna fresca
500 gr crema pasticcera
  15 gr colla di pesce
100 gr caffè espresso
  10 gr caffè liofilizzato
 Mescolate la crema pasticcera per ammorbidirla,prendetene  circa metà e scaldatela nel microonde e aggiugete la colla di pesce già ammollata.Stemperatela bene, aggiungete il caffè espresso al quale avrete già aggiunto il caffè liofilizzato ( rinforza il sapore senza allungare troppo la crema ).Per ultimo unite il resto della crema fredda.
Montate la panna, incorporatela delicatamente alla crema , coprite e far riposare in frigorifero .

Per la glassa al mascarpone:
250 gr mascarpone
250 gr panna
150 gr crema pasticcera
  80 gr zucchero velo

Per la glassa mescolare il mascapone con la crema pasticcera e lo zucchero a velo.Per ultimo unire la panna solo leggermente sbattuta ( deve solo inspessirsi ).

Ora assemblate !
riempite i bignè con la chantilly al caffè ( volendo a questo punto li potete congelare e conservare  ) , poi con l’aiuto di due forchette, passateli nella crema al mascarpone e impilateli.

Montersino li presenta in un tubo fatto di cioccolato fondente .
Cospargete prima di servire con un po’ di cacao e decorare con chicchi di caffè ricoperti di cioccolato.

Qui il mio tentativo di servirli con il tubo di cioccolato….mi sa che ci devo ancora lavorare ..