Vi ricordate che tempo fa vi ho parlato della frutta secca Ventura e della mia partecipazione a Top Italian blogger 2016 ? Ventura ci ha fornito una Mystery Box con diversi tipi di frutta secca ( qui trovate la mia angelica salata con i pistacchi ) e per questa ricetta ho pensato che la granella di nocciole ci starebbe stata benissimo.
La granella di nocciole Ventura è ottenuta da nocciole tostate ed è confezionata in una praticavaschetta salvafreschezza che ne preserva l’aroma, la croccantezza e le proprietà nutrizionali.
Una curiosità, lo sapevate che il nocciolo sin dall’antichità è stato considerato il simbolo dell’eternità, e quindi della giovinezza, della salute e della gioia. Questa simbologia è particolarmente sentita nei Paesi dell’Estremo Oriente, soprattutto in Cina e in Giappone, dove il nocciolo è molto diffuso perché, con il suo strano portamento a cespuglio, si inserisce armonicamente nello stile dei loro giardini.
Con la granella di nocciole buonissime ho pensato di fare dei bagel e poi farcirli con un tomino caldo e filante, granella di nocciole Ventura e del lardo al pepe.
La nocciola farà risaltare la cremosità del tomino e la sua croccantezza darà il giusto tocco finale al bagel.
- Per 6 Bagel:
- 200g Farina Integrale
- 200 g di Farina tipo manitoba ( io ho usato una W270)
- 4 g Lievito di birra secco o 12 g di lievito di birra fresco
- 1 cucchiaio di Zucchero semolato ( circa 5 g)
- 1 cucchiaino di Sale ( circa 10 g)
- 280-300 ml di Acqua tiepida (la quantità dipende dal tipo di farina...)
- Per finire :
- 1 tuorlo d'uovo per spennellare
- 20 g granella di nocciole Ventura
- 1 cuccchiaio di zucchero
- acqua
- Per completare:
- 6 tomini
- 12 fette di lardo al pepe ( o pancetta)
- 20 g granella di nocciole Ventura
- Versare la farina in una ciotola (non setacciare la farina integrale!), aggiungere lo zucchero, il lievito e il sale, a poco a poco versando acqua tiepida, ma non calda, cominciare ad impastare, quando l'impasto sarà omogeneo e sodo aggiungete la granella nocciole, impastare ancora un pochino per incorporare bene la granella poi metterlo in una ciotola leggermente unta d'olio, coprirlo con pellicola e lasciarlo in un luogo caldo a lievitare per 1 ora e mezza circa.
- Togliere l'impasto dalla ciotola, spolverare con farina il piano di lavoro, stendere l'impasto con un mattarello e dividerlo in 6 parti, da ciascuna di esse formare una pallina, leggermente schiacciata (con un diametro di 7-10 cm). Mettere ogni pallina su una teglia foderata con carta da forno.
- Creare un buco al centro aiutandosi con un bicchiere e allargando il buco tirando verso l'esterno con un dito, coprire con un panno e far lievitare in un luogo caldo per 30 minuti.
- Riempire una pentola capiente di acqua, aggiungere un cucchiaio di zucchero, quando l'acqua inizia a bollire mettere i bagel e bollire per un minuto su ogni lato, quando sono pronti scolarli e metterli su una griglia ad asciugare (ci si può aiutare tamponando con un tovagliolo di carta).
- Scaldare il forno a 200 °C.
- Spennellare la superficie dei bagel con il tuorlo e cospargere con un po' di granella di nocciole e cuocere per 15-18 minuti o fino a doratura.
- Sfornare e lasciar raffreddare su una griglia da cucina.
- Tagliate i bagel e lasciateli da parte.
- Su una piastra ben calda fate fondere 1 tomino per ogni bagel, rigirandolo spesso, così che possa fondere bene su entrambi i lati, a cottura terminata, quando comincerà a essere cremoso mettete un pochino di granella di nocciole sul tomino, poi mettetelo subito sul bagel e coprite con 2 fette di lardo al pepe.
- Servite subito accompagnandolo con una bella insalata verde
Vi consiglio di prepararli per un brunch o per una colazione all’aperto accompagnata da un’insalata verde e un buon bicchiere di vino bianco.
Le nocciole sono uno dei frutti più tradizionali in Italia. La pianta, infatti, cresce spontaneamente e si coltiva soprattutto in Campania, Piemonte, Lazio e Sicilia, le principali regioni produttrici di nocciole.
La principale varietà da frutta è la Corylus avellana, una specie spontanea o coltivata in Italia.
La parola avellana deriva da Abella, un’antica località sannita in provincia di Avellino. Il suo toponimo è passato a identificare la nocciola stessa in spagnolo, avellana, e in portoghese, avelã.