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Ricette

Coni e gelato fatti in casa , la sempilicità di prepararli.

Quei 2 o 3 giorni di caldo mi hanno illuso che l’estate fosse arrivata , ma anche se il calendario dice che è il 2 luglio, il tempo sembra più da ottobre. Mi ero già preparata a mille cose fresche da mangiare , avevo già tolto la gelatiera dall’armadio e posizionata in cucina, ma il tempo è cambiato ed è tornato il freddo. Pazienza, intanto possiamo prepararci e cominciare a fare coni e gelato fatto in casa. Queste sono due ricette che necessitano di prodotti un po’ particolari, ma una volta acquistati vi durerranno per tutta la stagione dei gelati, richiedono anche la piastra per le cialde ( quelle basse , non per i waffle)  e la gelatiera, ma potete trovarle a prezzi molto ragionevoli ed è una spesa che dura una vita. La mia gelatiera ha più di 20 anni .
Cominciamo a fare i  coni:

Coni :
50 g burro
100 g zucchero velo
150 g latte
180 g farina 00
1 bustina zucchero vanigliato o 1 bustina di vanillina
1 cuccchiaio di cacao facoltativo

 Preparare un impasto montando il burro morbido , non sciolto, con lo zuccero a velo, poi aggiungete altrenando il latte e la farina . unire la vanillina e se volete il cacao.
Accendete la piastra per le cialde e quando sarà ben calda versate una cucchiaiata di impasto al centro, cuocete per circa 3-4 minuti , (aprite per controllare e se vi sembra ben colorita è pronta ) , toglietela dalla piastra a avvolgetela subito su un cono ( di solito in dotazione) per dargli la forma. In pochi secondi avranno preso la forma, sfilatelo dal cono e fatene un’altro.
Due consigli pratici :
– usate un paio di guanti di cotone per maneggiare le cialde calde, lavorerete meglio e senza scottature.
-per dosare la pastella e avere sempre cialde delle stesse dimensioni usate un porzionatore da gelato.
– se preferite , invece dei coni , potete appoggiare la cialda su una coppetta rovesciata ed ottenere delle ciotoline di cialda per servire il gelato.

 

Dopo aver fatto i
coni, ci serve il gelato per riempirli.
Partiamo dal fiordilatte, base per il
gelato al cioccolato, nocciola, pistacchio, ecc

Gelato fiordilatte ricetta di Elio Casati

600 g latte

200 g panna

160 g zucchero

50 g latte magro in polvere ( lo trovate al supermercato )

15 g destrosio o glucosio in polvere ( on line, in negozi
specializzati o in farmacia )

5 g di farina di semi di carrube ( la trovate nei negozi bio )

Mescolate lo zucchero con il destrosio
, la farina di semi di carrube, il latte in polvere , poi unite il
latte e la panna, mescolate con un frullatore ad immersione,
faciliterà il lavoro.
Mettere in una casseruola sul fuoco
dolce e cuocere finchè arriverà a 85° , cuocete per un paio di
minuti, questo servirà a pastorizzare il composto .
Quando sarà intiepidito, potrete
metterlo in frigo per qualche ora.
Versatelo ora nella gelatiera e
lavoratelo per circa 25 minuti ( o secondo le istruzioni della vostra
gelatiera) .
Questa è la ricetta base per i tutti i
gelati . 
Servite nelle cialde decorandolo con
cioccolata e nocciole o amarene sciroppate.

Crostata di crema cotta e amarene

Ormai siamo abituati a dolci bellissimi, delicatissimi, spume leggerissime , costruzioni complicate che ci dimentichiamo dei dolci semplici , di quei dolci che hanno segnato la nostra infanzia perchè erano i dolci della domenica o di quando venivano i nonni in visita.
Mi ricordo di queste crostate nelle vetrine delle pasticcerie della città dove passavo le vacanze e che poi sarebbe diventata la mia città. Una semplice crostata , un pochino di liquore , una crema dolce e delle golosissime amarene Fabbri .

Per la pasta frolla :
300 g farina 
200 g zucchero 
150 g burro 
    2 tuorli
    1 pizzico di sale 
    un pochino di scorza di limone grattugiata

Per la crema :
250 +175 latte
75 g zucchero
35 g farina 00
2 tuorli
scorza limone

Per finire:

Un pezzetto di pan di Spagna o di torta margherita.( per foderare la base della torta)
1/2 bicchierino di Cointreau ( per bagnare il pan di spagna)
Una decina di amarene sciroppate Fabbri

Per la pasta frolla mettere tutti gli ingredienti in un mixer e impastare velocemente per
pochissimi minuti . Coprite con della pellicola e mettete in frigorifero
a riposare.
Per la crema  mettete a scaldare i 250 g di latte con la scorza di limone, a parte montate i tuorli con lo zucchero , poi aggiungete la farina  e i 175 g di latte freddo. Aggiungete ora il latte caldo dopo aver tolto la scorza di limone , mettete sul fuoco e fate addensare la crema.

Foderate lo stampo con la pasta frolla, bucherellate bene il fondo , mettete un pochino di pan di Spagna tagliato sottile e bagnato con il liquore, coprite con la crema , fate delle strisce di pasta frolla e posatele sopra la crema.
Negli spazi rimasti tra gli incroci della pasta posate delle amarene.
Cuocete in forno caldo a 190° per circa 40 minuti.
Fate raffreddare prima di servire.

 Una raccomandazione : questa frolla è molto delicata , lavoratela il meno possibile e se non usate uno stampo apribile o con fondo removibile  , foderatelo con carta forno o rischierete di romperla.

Con questa ricetta, partecipo al contest :
“La Cucina Italiana nel
Mondo verso l’Expo 2015”,
organizzato da Le Bloggalline , in collaborazione con INformaCIBO
 
 

Facciamo la piadina per l’MTchallenge

Anche questo mese la ricetta per la sfida per l’
MTChallenge non ci delude, la vincitrice del mese scorso, Tiziana
del blog L’ombelico di Venere, ha scelto una buonissima ricetta , la
piadina . Di piadine ne ho provate tante, ma questa è buona,
friabile, delicata , ottima insomma!

Quello che mi è mancata è la
fantasia nella farcitura, ma perchè a me la piadina piace semplice, prosciutto e
crescenza , magari con due fettine di pomodoro fresco, quindi questa
è una versione un po’ più ricca anche se in semplicità .
Approfittate dei mondiali per proporla
agli amici , farete una gran figurone .
Unica differenza da quelle di Tiziana è
che io le preferisco più sottili, quindi le ho stese molto basse di quello che consiglia lei (
tanto poi si gonfieranno in cottura).
Per 10 piadine da circa 15 cm di
diametro :
500g farina 00
125 g acqua
125 g latte scremato
100 g strutto
15 g lievito per torte salate
10 sale
1 pizzico di bicarbonato
Farcitura :
2 peperoni grigliati conditi con sale e
poco olio d’oliva
3 robioline di capra
300 g ventricina piccante
Come al solito io sono per la praticità
, quindi ho messo in un mixer la farina , lo strutto , il sale, il
bicarbonato, poi poco per volta ho aggiunto l’acqua e il latte appena
tiepidi e per ultimo il lievito, ho impastato per circa 10 minuti ,
fino ad ottenere una pasta morbida e vellutata.
Coprite e mettete a riposare al fresco
per 24 , ma meglio ancora 48 ore.
Dividete la pasta facendo delle palline
di circa 80 / 90 g .
Stendete ogni pallina in una sfoglia
molto sottile e cuocetela su una padella di ghisa o ,se non l’avete,
in una padella antiaderente ben calda.
Quando comincerà a scurirsi giratela e
cuocete l’altro lato .
Ora potete farcirla direttamente o
tenerla al caldo coperta da un tovagliolo, cuocere anche le altre e
poi farcirle .
Per la farcitura :
mettete in ogni piadina due fette di
vetricina , un pochino di robiolina e finite con qualche filetto di
peperone grigliato. Piegate in due e servite
Se volete farne una versione finger
food  farcite la piadina quando è ancora calda e arrotolatela
subito , poi tagliatela a fette alte 2 -3 cm .

Con questa ricetta partecipo all’ MTChallenghe di giugno

Io, le bloggalline e la mitica fluffosa

Qualcuno avrà notato sulla lato del
mio blog il logo delle Bloggalline , ma forse non sapete chi sono,
anzi chi siamo.
Le bloggalline sono blogger ( femmine
ma c’è anche qualche maschietto ) che si sono dati delle regole e
seguono un codice etico.
Un bel gruppo, affiatato, sempre pronto
a darsi una mano, ma anche a organizzare incontri e avvenimenti.
Tempo fa una di noi Monica del blog Dolci gusti  ha
pubblicato una torta e l’ha chiamata Fluffosa , in poco tempo la
fluffosa ha spopolato , l’ho vista in diverse versioni ma sempre
soffice e golosa ,da allora la fluffosa è la torta ufficiale delle
Bloggalline.
Se provate a digitare su facebook
#iomangiolafluffosa vedrete quante versioni !
E’ perfetta semplice  per una colazione o per un tè, decorata come dolce importante da fine pasto.
La mia è la versione al cacao ( sempre
di Monica ) e per mettere a tacere la mia coscienza prima
dell’estate ho sostituito una parte dello zucchero con della stevia .
E’ una torta sofficissima , anzi direi una torta fluffosa !
Per uno stampo per angel cake da 13 cm
100 g zucchero + 6 g stevia in polvere
120 g farina 00
30 g cacao amaro
65 g olio di semi
90 g acqua tiepida
3 uova ( separate tuorli e albumi )
½ bustina di lievito per dolci
½ cucchiaino di cremor tartaro ( per
montare gli albumi )
1 pizzico di sale
semi di mezza bacca di vaniglia ( io
uso i semi di vaniglia bio e ne metto la punta di un coltello)
Io sono un po’ più sbrigativa di Monica ,
ma il risultato finale è perfettoanche così.
 In una ciotola mescolate tutti gli
ingredienti secchi ( farina, zucchero, stevia , sale , lievito, cacao
) , in un’altra emulsionate acqua, olio e aggiungete i tuorli . Unite
ora delicatamente gli ingredienti umidi ai secchi e mescolate bene.
Montate gli albumi con il cremor tartaro
e aggiungeteli , delicatamente ,al composto precedente senza
smontarli.
Senza imburrare lo stampo versateci il
composto e mettete in forno caldo a 150° per circa 1 ora.
Quando sarà cotta rovesciate subito lo
stampo e senza sformare la torta lasciatela raffreddare a testa in
giù.
Quando sarà fredda spingete
delicatamente il fondo della tortiera e sformate il dolce ( se non
avete lo stampo da angel cake potete usare una tortiera a cerniera o uno stampo da gugelupf  ma in questo caso andrà ben imburrata e infarinata ).
Spolverizzate con zucchero a velo e se
volete servite con della panna montata.
Potete anche ricoprirla con una glassa o farcirla secondo i vostri gusti. 

Balsamic cherry pie , la 9° re-cake

Anche questo mese siamo alle prese con
una gustosissima re-cake . A cosa potevano pensare le nostre
ingegnose cape se non qualcosa con le ciliegie ! Frutta buonissima e
golosa , ma una crostata sarebbe stata banale allora hanno scelto una
ricetta con aceto balsamico e frolla con pepe . Ero un po’ dubbiosa,
ma come al solito, prima si prova poi , eventualmente, si critica. 
Ma nessuna critica , è buonissima, ho fatto solo qualche piccola variazione che vi
descriverò man mano. 
Questa è la ricetta originale, ma io
ne ho fatta mezza dose ed è venuta comunque una bella torta , per
una tortiera da 22/24 cm di diametro basta metà dose sia di pasta
che di ripieno.Se invece preferite un ripieno molto alto ( ma proprio tanto ) fate la dose intera.
Ripieno ( da preparare e far
raffreddare un po’ )
1,5 kg di ciliegie disossate
220 gr di
zucchero di canna
2 cucchiai di miele
3 cucchiai di aceto
balsamico
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1cucchiaino di
chiodi di garofano
75 gr di farina 00
2 cucchiai di maizena
3 cucchiai di burro sciolto

Per la pasta:
600 gr di farina
00

225 gr di burro freddo 
1
cucchiaio di zucchero ( io ne ho messo un cucchiaio molto abbondante
)
4-6 cucchiai di acqua fredda ( io ho calcolato che per una
pasta morbida mi ci sono voluti circa 60 g )
1 cucchiaino raso di
sale fino
1/2 cucchiaino di pepe macinato

Per la glassa:
1 uovo sbattuto
1 cucchiaio d’acqua

Per il ripieno mettete in una
casseruola le ciliegie snocciolate e tutti gli altri ingredienti,
mescolate bene , mettete sul fuoco e cuocete per circa 20 minuti
mescolando ogni tanto. A me piace sentire la frutta a pezzi, ma se
volete la frutta più cotta potete prolungare la cottura, magari
aggiungendo qualche cucchiaio d’acqua per non farle addensare troppo.
Fate intiepidire il composto prima di
usarlo. 
Per la pasta io ho messo farina , sale
,zucchero , pepe in un robot da cucina, poi ho aggiunto il burro
freddo a pezzetti finchè era sabbioso, poi ho aggiunto poco per
volta l’acqua fino ad ottenere la giusta consistenza.
Di solito faccio la brisèe a mano, ma
con il caldo di questi giorni rischiavo di sciogliere troppo il
burro, così facendo in pochi minuti era pronta senza problemi.
Stendete la pasta ad uno spessore di
3-4 mm , foderate uno stampo da torta ben imburrato e infarinato ,
bucate il fondo con una forchetta , riempite bene con il ripieno e
decorate a piacere con la pasta rimasta . Io ho preferito le
classiche strisce ma potete anche chiuderla completamente o fare
delle decorazioni sparse come queste
Spennellate la pasta con il tuorlo
sbattuto con un pochino d’acqua e infornate a 190° per circa 40
minuti .
Se volete la pasta più colorita a
metà cottura ripassate la pasta con altro uovo.
Fate raffreddare bene la torta prima di
tagliarla o la frutta uscirà tutta e le fette non verranno bene. (
ma è buonissima anche così ). 
Con questa ricetta partecipo alla 9°
raccolta di Re-cake 
Se volete saperne di più venite qui a leggere o nel blog delle nostre organizzartici :

Spaghetti di farine antiche alla chitarra con sugo finto

Fare una bella torta , un dolce, da
sicuramente soddisfazione. A chi non piace una buona  torta al
cioccolato, magari con crema  ?
 Ma creare un buon
piatto di pasta ,con meno di 5 euro, era una bella sfida che
hanno lanciato Sandra e Gaia , e che ho voluto raccogliere. Ce l’ho fatta ed è stata proprio una
bella soddisfazione.
 A volte siamo talmente abituati a pensare che per fare
delle cose buone dobbiamo spendere che non riusciamo neppure a
pensare che con poca spesa possiamo avere un piatto buono , gustoso e
anche bello.
 E poi portare in tavola una pasta fresca e dire con
orgoglio, l’ho fatta io è una bella gratificazione.
Io ho preparato una pasta con farine
miste e un sugo classico della tradizione toscana, il sugo ( o ragù)
finto. 
Pasta per 4 persone ( abbondante ):
400 g farina mista di Kamut, farro,
segale , enkir
200 g semola di grano duro rimacinata
300 g acqua fredda
Per il sugo finto:
1 carota
1 cipolla
2 coste di sedano
400 g passata di pomodoro
sale , pepe ,
3-4 cucchiai di olio
½ bicchiere di vino rosso ( ma anche
bianco va bene)
Prezzemolo, salvia , rosmarino ( 1
cucchiaio in tutto )
Preparare la pasta :
mescolate le due farine in una ciotola
, aggiungete metà dell’acqua e impastate con una mano , poco per
volta aggiungete il resto dell’acqua fino ad ottenere una pasta soda
ma non troppo dura.
Rovesciate la pasta sul tavolo
infarinato con della semola rimacinata e impastate qualche minuti
fino ad ottenere una pasta liscia e morbida.
Coprire con la ciotola e fate riposare
il tempo che preparate il sugo.
Dopo circa 10 minuti tirate la pasta in
una sfoglia di 2-3 mm di spessore , tagliate delle strisce un po’ più
piccole della misura della chitarra , appoggiatene una per volta
sopra e con il mattarello delicatamente fate scorrere il mattarello
dal centro verso l’esterno della pasta . Così facendo le corde di
metallo taglieranno la pasta . Spolverate la pasta pronta con della
semola e appoggiatela su un telo pulito.
Se non avete la chitarra potete fare
delle tagliatelle .
Cottura della pasta:
Preparate abbondante acqua salata ,
buttate la pasta e fatela cuocere per circa 3-4 minuti ( se fresca )
qualche minuto di più se l’avete fatta seccare.
Preparare il sugo :
Tagliate la verdura a cubettini molto
piccoli , (in gergo si direbbe fare una brunoise ) dovranno
sembrare i pezzetti di carne del ragù .
Mettete in una capace padella l’olio ,
scaldatelo e aggiungete la verdura a cubetti, fare un bel soffritto
finchè le verdure saranno appena colorite , bagnate con il vino,
farlo evaporare , quindi aggiungete il pomodoro , regolate di sale e
pepe e cuocete per almeno 35/ 40 minuti a fuoco dolce.
Tritate finemente le erbe aromatiche
,io metto pari quantità di queste tre , ma potete scegliere tra
quelle che più vi piacciono (non per forza queste ) .
10 minuti prima della fine della
cottura del sugo aggiungete le erbe tritate.
Scolate la pasta e passatela nella
padella con il sugo per farla bel insaporire .
Servite se volete con una manciata di
parmigiano o con una piccola dadolata di pancetta abbrustolita .
                                   Con questa ricetta partecipo al contest di Sandra e Gaia
 

Pizza soffice in teglia

Mi sono accorta che ho tante ricette di
focacce ma nessuna della pizza, gravissimo errore dato che potrei
vivere a pizza. Alta , bassa, a tranci o al piatto , mi va bene in
qualsiasi forma.
Ultimamente ci piace molto questa
ricetta , una pasta soffice e con i buchi , tipo la focaccia che trovate qui, anche se questa è fatta con il lievito di birra .
Potete prepararla al mattino per
mangiarla per cena. Questa è una ricetta di Adriano, con delle
piccole modifiche fatte per adattarla hai nostri gusti.

 

Dose per 2 teglie da 34 cm:
per la pasta :
500 g farina forte ( una w260 / 300 va
bene )
350/ 400 g acqua fredda
10 g sale
7 g lievito di birra fresco o 2 g di
quello disidratato
1 cucchiaino di malto d’orzo ( se non
l’avevte potete non metterlo, ma non usate il miele, non è la stessa
cosa )
20 g olio d’oliva
per il condimento:
400 g mozzarella circa o 2 mozzarelle
di bufala grandi( se usate la mozzarella di bufala , tagliatela e fatela sgocciolare dal suo latte per qualche ora , eviterete di bagnare troppo la pizza )
400 g passata di pomodoro ( la dose è
indicativa , dipende se vi piace più o meno condita )
origano q.b.
sale
olio
condimenti a piacere tipo: verdure alla griglia, funghi, olive, salame piccante,( ma  noi amiamo molto
la n’duja sulla pizza ).
Preparate un lievitino mettendo in una
ciotola 200 g di acqua , 200 g di farina , il lievito e il malto (
tutto preso dalle dosi iniziali) , coprite e fate riposare per 1ore,
1 ora e 30 a seconda della temperatura, dovrà gonfiarsi e formare
delle bollicine .
A questo punto mettete la farina
rimasta nella ciotola dell’impastatrice con la foglia ( o nella
macchina del pane ) , aggiungete il lievitino, e metà dell’acqua
avanzata, fate partire, aggiungete poco per volta l’acqua rimasta
finchè l’impasto comincerà ad attaccarsi alla foglia . Non abbiate
fretta , ci vorranno almeno 10 minuti perchè incordi, ma servirà ad
avere una pasta molto elastica e soffice. Intanto aggiungete il sale,
quando l’impasto si staccherà dalle pareti della ciotola aggiungete
anche l’olio, sempre a filo.
Mettete ora la pasta in una ciotola
unta , fate riposare per 15 minuti, poi mettetela in frigo, parte
bassa per almeno 4 ore .
Passate le 4 ore toglietela dal frigo e
fatela riposare per 1 ora a temperatura ambiente .
In estate potete anche calcolare meno
tempo per portarla alla giusta temperatura, quindi potete allungare
il riposo in frigo se vi fa comodo.
Dopo aver riportato l’impasto a
temperatura ambiente , rovesciatelo su un piano ben infarinato di
farina di semola, dividetelo in due parti , schiacciatelo
leggermente con le mani per appiattirlo , poi date delle pieghe
prendendo un lato della pasta e portandolo verso il centro, poi il
lato opposto piegato nello stesso modo, questo serve a dare
consistenza alla pasta, se fosse troppo molle , potete girarla di 90°
e fare un altro giro di pieghe.
Coprite a fate riposare 30 minuti così
sarà più facile lavorarla.
Prendete la pasta dopo il riposo ,
arrotondatela cercando di formare una palla ( in gergo si chiamo
pirlatura ) e fatela lievitare ancora 1 ora.
Preparate le teglie ben unte d’olio,
prendere la pasta e metterla nella teglia e con le mani stenderla
delicatamente portandola verso i bordi senza rompere le bolle che si
saranno formate.
Fate riposare coperta ancora per 1 ora ( in estate basteranno anche solo 30 minuti).
Accendete il forno a 250 ° ventilato (
il mio ha la funzione pizza e io uso quella ).
Preparate le pizze mettendo solo
pomodoro , sale, origano e un giro d’olio.
Cuocete nella parte bassa del forno per
circa 10 / 15 minuti, finchè in cornicione sarà gonfio e colorato ,
poi toglietela , velocemente mettete la mozzarella a pezzetti
piccoli, e il resto dei condimenti che preferite , re-infornate nella
parte alta del forno finchè la mozzarella si sarà ben sciolta.

Questa volta potrebbe essere quasi amore , la mia focaccia con i buchi e pasta madre

A volte basta conoscersi un po’ di più
per capire che si può andare d’accordo, è quello che mi è successo
con la pasta madre. Non è ancora more , ma cominciamo a piacerci.
Sabato sono andata ad un corso sulla pasta madre integrale e sarà
stato l’ambiente amichevole e molto piacevole, sarà stata la
semplicità con cui Lorenza e Miriam vivono il loro rapporto con la
pasta madre ma mi sono decisa a dargli ancora una chance.
Nel pomeriggio ho fatto subito dei
crackers integrali con semi e oggi ho voluto tentare con la focaccia.
Ho voluto sperimentare e mettere insieme un po’ di nozioni , il
lievitino, la pasta madre in esubero, l’alta idratazione , il
risultato è stato oltre ogni mia immaginazione , soffice , piena di
buchi e una crosta croccante. Una meraviglia .
Adesso devo continuare, provare anche
con il pane integrale .
Per una teglia di quelle da forno :
Lievitino:
300 pasta madre ( di farina di grano
tenero)
150 g di farina tipo 1
200 g acqua fredda
Impasto :
225 g farina tipo 1
15 g sale
40 g olio
280 g acqua ( circa )
1 cucchiaio di malto d’orzo 
La pasta madre l’avevo rinfrescata il
giorno prima e dato che ne avevo tanta ho deciso di provare a usarne
tanta e ridurre i tempi di lievitazione , con questa dose di PM
potrete impastare la mattina e mangiare la focaccia alla sera .
Fate un lievitino impastando
velocemente la PM, la farina e l’acqua, poi coprite e fate lievitare
per 3 – 4 ore , finchè sarà raddoppiata e piena di bollicine.
Versate il lievitino nella ciotola
della planetaria , aggiungere un po’ della farina dell’impasto e
cominciare a lavorare con la foglia.
Alternate farina e 200 g di
acqua e incordate bene , ci vorrà tempo, non abbiate fretta, io ci
ho messo almeno 10 minuti.
Quando sarà ben incordato aggiungete
il resto dell’acqua poco alla volta ( un paio di cucchiai per volta )
non esagerate o rischiate di perdere l’incordatura. Per ultimi
aggiungete il sale, l’olio e il malto 

 sempre poco per volta.

A questo punto avrete un impasto molto
elastico ,mettetelo in un contenitore a lievitare ( io ho usato una
pirofila 20 x 30 ) , copritelo e lasciatelo finchè sarà raddoppiato
. ( 3 ore circa , ma dipende dalla forza della vostra PM e dalla
temperatura esterna ).
Preparate la teglia del forno mettendo
della carta forno spolverata di semola , rovesciate la pasta
delicatamente sulla teglia, difficilmente riuscirete a prenderla con
le mani, per cui fatela scivolare sulla teglia e poi con le mani unte
cercate di allargarla prendendola delicatamente da sotto . Non c’è
bisogno di stenderla troppo e lasciatela lievitare ancora 1 ora
sempre coperta.
Ora accendete in forno a 250°
ventilato , prendete la teglia, ungetevi le mani e fate dei buchi
con le dita , dato che l’impasto sarà molto elastico, date dei colpi
ben decisi con la punta delle dita.
Mettete un pochino di olio sulla
superficie , cospargete con sale a fiocchi e foglie di rosmarino.
Infornate e cuocete per circa 15 /20
minuti. La superficie dovrà essere ben colorita .
Appena tolta io la spruzzo con un
pochino di acqua usando un vaporizzatore ma potete non farlo, poi
fatela raffreddare su una griglia.

 Con questa ricetta partecipo alla raccolta di  Panissimo,

questo mese a casa di Sandra del blog Sono io, Sandra
e ringrazio anche  Barbara, di  Bread & companatico

Babà al cointreau con ciliegie cotte

Non ho mai amato questo dolce , troppo
liquore , troppo forte per i miei gusti , finchè un giorno per sfida
ho provato a farlo e ho scoperto che invece non mi dispiace affatto
se fatto bene e senza esagerare con il liquore. Poi è arrivata la
ricetta per l’ Mtc di maggio ed era il babà , allora ho provato a
sostituire il classico rum con il Cointreau , più dolce e aromatico
e mi piace ancora di più.
La ricetta del babà è di Antonietta
vincitrice del concorso di aprile.
Ingredienti
300 g di farina tipo 0
Manitoba
3 uova grandi
100 g di burro
100 g di latte
25 g di zucchero
10 g di lievito di birra
½ cucchiaino di sale fino
Per la bagna
1 lt acqua
500 g zucchero
1 arancia bio
8/ 9 cucchiai di Cointreau
Gelatina di albicocche per
la finitura
Per la guarnizione :
200 g acqua
100 g zucchero
20 ciliegie
1 chiodo di garofano
cannella
panna montata
Lievitino
Sciogliere il lievito di birra con 50 g
di latte tiepido e 1 cucchiaino di zucchero e impastarli con 70 g di
farina, tutti presi dal totale degli ingredienti. Lasciar lievitare
fino al raddoppio, coprendo la ciotola con un telo inumidito.
Primo impasto
Versare in una ciotola il
resto della farina (230 g), ( io ho usato la planetaria con la foglia
) fare la fontana, versarci il lievitino , aggiungere le uova una per
volta uova. Lavorare l’impasto per amalgamare le uova e
aggiungere un cucchiaio alla volta di latte per ammorbidirlo un po’,
man mano che se ne senta la necessità, facendo attenzione a non
renderlo molle; poi impastare energicamente,finchè incorda . Coprire
e lasciar lievitare per 80/90 minuti e comunque fino al
raddoppio.
Secondo impasto
una ciotolina lavorare il
burro a pomata, impastandolo con il restante zucchero (20 g) e il
sale. Aggiungerlo al primo impasto  una cucchiaiata alla volta
facendo  assorbire bene  prima di aggiungere  la
successiva. Lavorare per 15 minuti senza perdere l’incordatura , poi
ribaltare l’impasto su un piano da lavoro e iniziare a lavorartelo
delicatamente per formare un panetto .
Quando
inizierà a staccarsi dalle mani e piegandolo manterrà una forma
tondeggiante, senza collassare e vedremo l’accennarsi di bolle
d’aria il nostro impasto è pronto.
A
questo punto si mozzerà la pasta per fare i babà.
Potete
scegliere se fare un babà unico o fare dei babà più piccoli, io
preferisco i piccoli e per i miei ho fatto delle palline da 20 g , le
ho messe in stampi lisci da babà imburrati ma non infarinati e
fatte lievitare finchè la pasta è arrivata al bordo dello stampo .
Per
capire la quantità di pasta adatta al vostro stampo calcolate che la
pasta deve riempire solo 1/3 dello stampo , perchè lieviterà
tantissimo.
 Fate
riposare circa 1 ora o comunque finchè la pasta arriverà al bordo,
infornate a 180° per circa 15 /20 minuti, dovranno essere ben coloriti
, se li fate più grandi ( ad esempio per uno stampo da 8 cm ci
vorranno circa 60 g di pasta) ci vorranno circa 25 minuti.
Quando
saranno cotti sformateli e lasciateli intiepidire , intanto preparate
la bagna.
Fate uno sciroppo mettendo in un pentolino l’acqua con lo zucchero e
la scorza di un’arancia bio . Fate bollire per 5 minuti a fuoco vivo,
poi spegnete ed aggiungete il Cointreau ( o il rum se preferite).
Regolatevi per la dose a vostro piacimento , io ne ho messi circa 8/
9 cucchiai .
Io
preferisco immergere i babà uno per volta nello sciroppo , poi
strizzarli leggermente poggiarli in un piatto a testa in giù e
farli riposare.
Per
finire sciogliete della marmellata di albicocche , passatela al
setaccio e spennellate la superficie dei babà .
Per le
ciliegie cotte mettete in un pentolino 200 g acqua , 100 g zucchero gli aromi e
le ciliegie , fate cuocere a fuoco medio per 10 minuti , poi
togliete le ciliegie e fate addensare un po’ lo sciroppo .
Servite
il babà con panna montata , qualche ciliegia cotta e una bella
cucchiaiata di sciroppo di ciliegie.
Oppure
potete servirli lisci o con panna montata e frutta fresca .
Con questa ricetta
partecipo al MTC di maggio 
 

Prepariamoci all’estate : i panini per gli hamburger

Non sono una di quelle mamme che vedono
i prodotti pronti o confezionati come la peste , non demonizzo i fast
food ,bevo bevande gasate e ogni tanto l’hamburger ci sta , ma mi
piace anche spiegare ai miei figli che si possono fare le stesse
cose a casa e farle anche meglio.
Preparare gli hamburger in casa è
divertente , mettere a disposizione vari ingredienti per farcire il
panino diventa un gioco e allora perchè non fare anche i panini?
In questo caso devo ringraziare Paoletta che ha pubblicato una ricetta stupenda , io ho pensato di
farne dei panini mignon adatti ai ragazzi che così possono variare
le farciture e sperimentare nuovi accostamenti.
Ma questa ricetta va bene anche per una
grigliata estiva per gli adulti golosi.

Per 20 panini
da 45g
: ( se volete panini di misura normale fatene da 90 g )
250 g farina
00
250 g manitoba
300 ml latte
30 g burro morbido
10 g strutto
20 g zucchero
8 g lievito di
birra fresco
10 g sale
½ cucchiaino di
malto

Latte per pennellare
Semi di sesamo per decorare

Sciogliere il
lievito e il malto nel latte intiepidito .
Nel frattempo in
una ciotola grande setacciate le due farine , poi aggiungete il latte
e impastate , aggiungete lo zucchero, il sale, lo strutto, il burro ,
fino ad ottenere un bel impasto sodo e liscio .
Fate lievitare
finchè raddoppia ( 1 ora e ½ circa, in estate anche meno ) .
Sgonfiate
l’impasto senza lavorarlo troppo , fate delle pieghe del secondo
tipo ( prendete la pasta all’esterno e riportatela al centro , girate
di ¼ la ciotola e fate la stessa cosa, finchè avrete fatto un giro
completo della ciotola) , fate riposare ancora 20 minuti.
Ora fate delle
palline da 45 g ( pesatele , servirà per averle uguali e anche la
cottura sarà perfetta), posatele su una teglia coperta da carta
forno e fate riposare 10′ , poi spennellateli con del latte e mettete
sopra dei semi di sesamo, coprite e fate lievitare per 1 ora (in
estate sempre un pochino meno).
Scaldate il forno
a 180° e cuocete per 15/20 minuti , fino a doratura . Fate
raffreddare su una griglia .

Per fare gli
hamburger io stendo la carne trita condita a piacere in uno strato
alto 1 dito e taglio poi con un coppa-pasta della stessa misura del
diametro del panino, così  lo riempirà perfettamente.