Tre
mesi fa Teresa De Masi, blogger di Scatti Golosi, lanciò l’iniziativa
di organizzare pubblicamente, attraverso i blog e i social network, una
protesta collettiva contro i concorsi i cui vincitori non vengono
selezionati da una giuria di professionisti e specialisti del settore,
ma decretati sulla base dei “Like” (Mi piace) ottenuti. Troverete qui le
motivazioni in dettaglio: http://www.scattigolosi.com/…/concorsi-base-di-like-no…/.
La
giornata di protesta è oggi, 15 settembre 2014. Se aderisci a questa
manifestazione, copia questo post sulla tua bacheca di Facebook (non
basta condividerlo), nei gruppi a cui appartieni, in Twitter e, se hai
un blog, pubblicane il testo anche lì.
Perché siamo contrari ai concorsi a base di Like?
– perché non premiano la bravura e la competenza;
– perché rappresentano per eccellenza l’anti-meritocrazia;
– perché sono la versione facebookiana delle lobby, del nepotismo, delle baronie;
– perché danneggiano anche l’azienda che vi si affida (che finisce per fare spam e non pubblicità);
–
perché non tutti i like esprimono il reale consenso del pubblico:
esiste infatti la possibilità di procurarsi migliaia di like fasulli
grazie all’iscrizione ai gruppi di scambio like.
Molto meglio una sana e golosa competizione a suon di mestoli, pentole e assaggi visivi, ma soprattutto… che vinca il migliore!Buona giornata, Anna.
vi avevo già raccontato io amo i salumi . Li amo tutti ma ci sono
alcuni ai quali non so resistere per la loro bontà e versatilità .
La pancetta piacentina è una di questi.
pancetta piacentina DOP: deriva dal taglio grasso di suino, chiamato
pancettone.
lavorazione si compie l’operazione di salagione secondo la ricetta
tradizionale con una miscela di sale e spezie.
Dopo un periodo di
riposo a freddo e la fase della massaggiatura, le pancette vengono
arrotolate,
legate e messe ad asciugare in appositi locali per un
periodo di 10-15 giorni.
successiva stagionatura dura almeno 4 mesi.
La pancetta poi si
presenterà dolce al gusto, fondente in bocca e il suo colore sarà
chiaro con delle venature rosse e rosate.
può gustare anche cotta , ma il suo meglio, secondo me, lo da appena
tagliata con un ottimo pane rustico .
pancetta piacentina, come la coppa o il salame ,devono riportare il
marchio DOP ( denominazione di origine protetta) e quello del
Consorzio sulla fascia che li avvolge.
marchio DOP è il più alto riconoscimento per un prodotto alimentare
e viene attribuito dall’Unione Europea attraverso una speciale
commissione .
importante scegliere un prodotto DOP o IGP , anche perché i prodotti
vengono tutelati dalla filiera (Per i
prodotti tutelati, le caratteristiche che deve avere la materia prima
sono stabilite
rigorosamente dal disciplinare di produzione. Per questo anche tutti gli
allevamenti suinicoli vengono controllati, oltre che da diversi Enti
statali, da un
Organismo terzo ed indipendente designato dal Mipaaf.)
, alla produzione ( Lungo tutte le fasi di
produzione di un prodotto tutelato, ogni azienda è sottoposta
a frequenti controlli da parte di un organismo terzo ed indipendente
designato dal Mipaaf. Il produttore deve rispettare il piano dei controlli
formulato e concordato con l’ente certificatore, al fine di
garantire il rispetto
del disciplinare di produzione) , fino alla
vendita al pubblico ( Nella fase del commercio
e della vendita al pubblico, il principale attore dei controlli
è il Consorzio di Tutela riconosciuto dal Mipaaf. Attraverso i
propri agenti
vigilatori, riconosciuti dal Mipaaf, il Consorzio è tenuto a
vigilare e monitorare
il mercato per tutelare il prodotto tutelato da qualsiasi uso
illecito
denominazione registrata.)
curiosità e un onore , Piacenza è l’unica provincia della Comunità
Europea ad avere ben 3 salumi riconosciuti DOP.
Se frequentate i social network forse vi sarà capitato di incappare in questi giorni in un hashtag particolare #questoepiubello associato a bellissimi attori prima , poi a frasi celebri di film e forse vi siete domandati a cosa si riferivano , ecco svelato il mistero, era un modo per attirare l’attenzione su un bellissimo progetto , il secondo libro dell’ MTChallenge , Insalata da Tiffany .
Acquistando una copia di Insalata
da Tiffany, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi
di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/),
un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e
che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in
uno spazio che ricrea l’atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe
di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e,
ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira
dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove
persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi
culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la
centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in
questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi
con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della realtà,
derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il
proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche
attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.
Il libro è una bellissima raccolta di 41 ricette di insalate pensate non come
contorni o piatti veloci, ma come vere e proprie protagoniste delle
nostre tavole, secondo la moda inaugurata da Escoffier &Co al tempo
della nascita dell’alta ristorazione. Seguono poi 53 “pezzi facili”,
vale a dire insalate nel senso più classico del termine. Le prime sono
tutte ambientate nella Belle Epoque, con pezzi d’epoca originali e
preziosissimi,
le seconde hanno una grafica assolutamente contemporanea, con le
illustrazioni di Mai Esteve . In mezzo, ci sono aceti, olii, sali aromatizzati,
citronette, vinaigrette, maionesi e tutto quanto serve per condire
l’insalata in modo da renderla originale e sempre diversa.
Trovereta anche una parte con cenni storici e consigli preziosi per una perfetta riuscita.
Che dire, con l’estate che avanza una bella insalata ci sta bene e se poi è particolare come queste ancora di più.
Insalata da Tiffany
Sagep editori .
Collana: i libri dell’mtc
Fotografie: Paolo Picciotto
Illustrazioni: Mai Esteve
Impaginazione: Barbara Ottonello
Editor: Fabrizio Fazzari
Prezzo 18 euro.
ricettina con i salumi dell’ ISIT .
salume di oggi, la salsiccia di Calabria.
offrono un buon apporto di proteine, hanno un giusto contenuto
lipidico e sono fonte di preziosi sali minerali.
sapore piccante e per il profumo intenso e naturale.
a catenella o nella forma a U .
con carne di spalla e del sotto-costola , aromatizzata con pepe nero
o pepe rosso dolce o piccante e semi di finocchio , la sua
stagionatura dura non meno di 30 giorni.
per un secondo estivo ,ma se fatto in forma più piccola è ottimo
anche come antipasto o accompagnamento per un aperitivo.
carasau , così che si ammorbidiscano. Non serve inzupparli, ma
passateli velocemente sotto l’acqua , poi lasciateli su un piano
finchè non si saranno ammorbiditi.
ritagliatene dei dischi di circa 7 cm di diametro, poggiateli su una
teglia da forno, oliateli leggermente, salateli e passateli nel forno
caldo per pochissimi minuti, il tempo necessario per farli diventare
croccanti.
sale, qualche foglia di timo fresco e una macinata di pepe di sichuan ( è una bacca molto
aromatica, ma non particolarmente piccante) .
piccoli cubettini .
di pane, un po’ di formaggio, qualche cubetto di salsiccia, poi fate
un secondo e un terzo strato. Sul terzo strato abbondate di
salsiccia.
un buon prosecco fresco.
culinaria e una delle nostre eccellenze sono i salumi.
seconda della tradizione , delle materie prime , del territorio.
ISIT Istituto Salumi Italiani Tutelati , un ente nato nel 1999 su
richiesta delle principali aziende che producevano o intendevano
produrre salumi DOP e IGP.
promozione , la valorizzazione e la cura generale degli interessi
relativi al comparto della salumeria italiana tutelata.
salumi siano da evitare a causa del loro contenuto lipidico e di sali
, ma ultimi anni questi livelli sono stati ridotti notevolmente e
secondo la piramide alimentare ,in una dieta ben equilibrata, i
salumi possono essere consumati fino a due volte alla settimana con
porzioni da circa 50 g, in più contengono vitamine del gruppo B ,
sali minerali e potassio, tutti elementi necessari in una dieta sana.
di avere una dieta molto varia e poter scegliere quello che più si
adatta ai nostri gusti .
trovate l’elenco dei venti prodotti rappresentati in ISIT:
i
14 DOP – Denominazione Origine Protetta
DI CALABRIA
PIACENTINA
DI ZIBELLO
DI CALABRIA
PIACENTINA
DI MODENA
DI SAN DANIELE
TOSCANO
BRIANZA
DI VARZI
PIACENTINO
ITALIANI ALLA CACCIATORA
DI CALABRIA
DI CALABRIA
i
6 IGP -Indicazione Geografica Protetta
DELLA VALTELLINA
MODENA
BOLOGNA
DI NORCIA
ALTO ADIGE
MODENA
personalmente adoro i salumi e quando ISIT mi ha chiesto , insieme ad
altri foodblogger, di presentare dei piatti con questi meravigliosi
salumi, non ho potuto rifiutare , per cui vi parlerò ancora di
queste eccellenze italiane ma se siete curiosi e volete saperne di
più , chiedetemi pure, sarò ben contenta di darvi altre notizie .
per capire che si può andare d’accordo, è quello che mi è successo
con la pasta madre. Non è ancora more , ma cominciamo a piacerci.
Sabato sono andata ad un corso sulla pasta madre integrale e sarà
stato l’ambiente amichevole e molto piacevole, sarà stata la
semplicità con cui Lorenza e Miriam vivono il loro rapporto con la
pasta madre ma mi sono decisa a dargli ancora una chance.
crackers integrali con semi e oggi ho voluto tentare con la focaccia.
Ho voluto sperimentare e mettere insieme un po’ di nozioni , il
lievitino, la pasta madre in esubero, l’alta idratazione , il
risultato è stato oltre ogni mia immaginazione , soffice , piena di
buchi e una crosta croccante. Una meraviglia .
con il pane integrale .
tenero)
giorno prima e dato che ne avevo tanta ho deciso di provare a usarne
tanta e ridurre i tempi di lievitazione , con questa dose di PM
potrete impastare la mattina e mangiare la focaccia alla sera .
velocemente la PM, la farina e l’acqua, poi coprite e fate lievitare
per 3 – 4 ore , finchè sarà raddoppiata e piena di bollicine.
della planetaria , aggiungere un po’ della farina dell’impasto e
cominciare a lavorare con la foglia.
acqua e incordate bene , ci vorrà tempo, non abbiate fretta, io ci
ho messo almeno 10 minuti.
il resto dell’acqua poco alla volta ( un paio di cucchiai per volta )
non esagerate o rischiate di perdere l’incordatura. Per ultimi
aggiungete il sale, l’olio e il malto
sempre poco per volta.
elastico ,mettetelo in un contenitore a lievitare ( io ho usato una
pirofila 20 x 30 ) , copritelo e lasciatelo finchè sarà raddoppiato
. ( 3 ore circa , ma dipende dalla forza della vostra PM e dalla
temperatura esterna ).
della carta forno spolverata di semola , rovesciate la pasta
delicatamente sulla teglia, difficilmente riuscirete a prenderla con
le mani, per cui fatela scivolare sulla teglia e poi con le mani unte
cercate di allargarla prendendola delicatamente da sotto . Non c’è
bisogno di stenderla troppo e lasciatela lievitare ancora 1 ora
sempre coperta.
ventilato , prendete la teglia, ungetevi le mani e fate dei buchi
con le dita , dato che l’impasto sarà molto elastico, date dei colpi
ben decisi con la punta delle dita.
superficie , cospargete con sale a fiocchi e foglie di rosmarino.
minuti. La superficie dovrà essere ben colorita .
pochino di acqua usando un vaporizzatore ma potete non farlo, poi
fatela raffreddare su una griglia.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Panissimo,
questo mese a casa di Sandra del blog Sono io, Sandra
e ringrazio anche Barbara, di Bread & companatico
di essere scelta da Emanuele Patrini, concorrente di Bake off italia
, come vincitrice della re-cake di febbraio con la TORTA ALCIOCCOLATO FONDENTE E LAMPONI, CON MOUSSE AL CIOCCOLATO E ZENZERO .
cosa ha detto il nostro giudice:
“Per me la vincitrice e’ “In
the mood for pies”
Ho visto la ricetta originale prima di
fare delle riflessioni
Ho scelto quella versione per come e’ stata
presentata, la foto e’ fatta abbastanza bene rende la golosità del
dolce. La ricetta e’ stata realizzata in mono porzioni ed è’ giusto
che sia così altrimenti quel dolce risulterebbe molto stucchevole e
porterebbe a cedere strutturalmente a meno che non si aggiunga molta
più colla di pesce
Mi è piaciuto anche che la crema ai lamponi
sia rimasta più morbida ed esca quando con il cucchiaio aggredisci
la struttura esterna.
La presentazione e’ molto lineare pulita e
non ha orpelli inutili che mi possano distogliere dal concetto vero
cioè il dolce”
Un grande onore , ma devo ammettere che quel
dolce era talmente buono che non è stato difficile farne una
rivisitazione.
millefoglie con mousse di pistacchio e fragole, ma potendo cambiare
la mousse di fragole, ho optato per una al cioccolato.
versione semplificata della sfoglia, ma altrettanto buona.
originale con le fragole ( tradotta dal sito
http://www.tarteletteblog.com/
).
cucchiaino di pasta di pistacchi
burro e il sale, con la punta delle dita lavorate velocemente fino ad
avere una consistenza sabbiosa , ora aggiungete l’acqua fino ad
ottenere una bella pasta liscia e vellutata. Fate un panetto ,
copritelo con pellicola alimentare e mettete in frigo per 30 minuti.
mettendo prima farina , sale e burro, , mescolando per qualche
secondo e aggiungendo poi l’acqua).
pasta su un piano infarinato e stendetela fino ad avere un rettangolo
20 x 10 circa . Piegate le due estremità verso il centro così da
ottenere un panetto a 3 strati.
ottenere il solito panetto 20 x 10, ripiegate in 3 , come prima,
coprite con la pellicola e rimettere in frigo per 30 minuti.
sempre facendo riposare 30 minuti tra una e l’altra.
spessore di 3 mm e ritagliate la forma che preferite .( in cottura
questa pasta tiene la forma, ma tende a ritirasi un po’, siate un po’
più abbondanti della misura che vorreste ottenere).
20/25 minuti , finchè avrà un bel colore dorato.
con le creme.
zucchero, mescolare bene finchè sarà cremoso, a questo punto
dividere in due parti il composto.
parti anche questa.
con i pistacchi e aggiungere delicatamente una parte di panna
montata.
paio di cucchiai di latte o panna .
il cioccolato fuso, ma tiepido al mascarpone e unire la panna.
fate riposare in frigo per 30 minuti.
alcune cose:
gonfiarsi, ma a ritirarsi , per cui tenete conto di tagliare delle
forme un po’ più grandi di quello che vorreste alla fine.
poi mettete in un colino e fate sgocciolare l’acqua o la mousse si
smollerà troppo. Sara di Dolcizie consiglia di cuocerle qualche
minuto con un poco di zucchero e farle raffreddare prima di metterle
nella mousse.
Re-cake , se anche voi volete partecipare passate da qui per leggere
il regolamento.
Qui trovi le ideatrici di Re-cake e i loro blog :
racconto la mia prima esperienza nel modo della grande cucina , dove
grande sta per grandi chef, grandi materie prime, grandi prodotti.
svolta la 10° edizione di Identità golose.
più grandi chef del momento, italiani ed internazionali, che hanno
raccontato e spiegato la loro arte , ci hanno spiegato la loro
cucina, condiviso le loro tecniche , raccontato i loro libri .
tutte le curiosità e i momenti salienti delle tre giornate.
con chi gli chiedeva qualcosa , offrirsi gentilmente a foto. Ho
assaggiato grandi materie prime che mai mi sarei immaginata di poter
assaggiare.
Ho avuto anche la fortuna di poter essere a
pranzo con 4 stupendi cuochi sardi che ci hanno fatto gustare i
sapori della Sardegna.
Achille Pinna del ristorante Da
Achille di Sant’Antioco, ed era un filetto di muggine dello
stagno di Sant’Antioco , marinato con sale e zucchero, massaggiato
con vernaccia e affumicato con legno di corbezzolo e leccio, abbinato
ad un cubetto di mela “trempa arrubia” (in sardo significa
“guancia rossa”) tipica del centro Sardegna candita a
freddo, una crema di caprino , dei veli di cipolla rossa caramellata
e delle chips fatte con la pelle del muggine completavano il piatto.
Deidda del Ristorante Dal
Corsaro, che ci ha presentato un uovo in due cotture: prima cotto
in acqua bollente per sei minuti e poi raffreddato in acqua e
ghiaccio, impanato due volte e fritto per creare una doppia
consistenza. L’uovo è presentato su un centrifugato di asparagi
selvatici e una terra di pane, cipolla e malto che richiede oltre due
giorni di preparazione. Il tutto viene decorato con le radici degli
spinaci e completato con uova di riccio di mare per creare un gioco
tra mare e terra.
ristorante che
porta il suo nome nel centro di Cagliari , ci ha proposto un passato
di zucca con erbe aromatiche sarde , arricchito con seppie appena
pescate (per sentire la parte iodata) condite con buccia di arancia e
limone del suo orto e per dare tutto il sapore della Sardegna ha
completato il servizio con dell’estratto di pino selvatico e olio di
lentischio.
profumi dell terra sarda.
il dolce Roberto Petza ( cuoco simpaticissimo, che non ha
perso occasione per fare battute su tutto ) del S’Apposentu
di casa Puddu – premio Lavazza di quest’anno – che in Sardegna
ha dato vita ad un progetto ampio che unisce la ristorazione ad una
scuola di cucina dove i giovani possono imparare la cucina e il
rispetto del territorio .
cioccolato senza farina con mandorle croccanti di Siddi accompagnato
da un gelato di filu ferru (un distillato di vinacce) con della
gelatina di arance, del pompelmo e dell’olio extravergine di oliva.Il
degno finale di una degustazione così ricercata e squisita.
dai millesimati di Guido
Berlucchi, prima un bianco, poi un eccellente Franciacorta Cellarius Rosè .
non avere il dono dell’ obiquità , tante erano le proposte, ma
purtroppo, a causa della concomitanza , non ho potuto seguire tutto
quello che avrei voluto.
ed ora aspetto impaziente il prossimo anno per l’ undicesima
edizione di Identità Golose.
Agosto è stato un mese che mi ha visto un po’ povera di post, ma settembre sembra partire con uno sprint nuovo.
Ho già alcune ricette in mente e poi mi sono vista offrire 2 premi !! Uno come blog affidabile 100% e questo dell’amicizia tra blogger. A volte si conoscono persone ( anche solo virtualmente) che condividono con te tante passioni ed è bello ritrovarle, scambiarsi pareri e a volte fare anche quattro risate.
Per questo premio devo ringraziare ben 2 amiche Ale del blog La cucina di zia Ale e Cri del blog Le ricette del bimby e …molte altre, che hanno voluto darmi la possibilità di farmi conoscere .
Per ottenere il premio devo pagare pegno dicendovi 7 cose di me
1) mi piace scoprire nuovi ingredienti
2) se sono nervosa devo impastare qualcosa
3)anche se sono sola mi piace cucinarmi qualcosa di buono
4)preferisco la montagna al mare
5)posso rinunciare ai dolci, ma mai alla pizza
6)sono super disordinata
7)se posso invitare qualcuno a cena sono contenta
e adesso devo segnalarvi dei blog piccini come il mio ( con meno di 200 followers ) a cui passare il premio.
Marti di me and food
Sara di fior di vaniglia
Elisa de il fior di cappero
Laura de i colori di Laura
Malida de il mondo di Malida
Eleonora di Pain d’épices et pépins
Ho cominciato questa avventura un po’ per gioco, ma mi ci sono appassionata. Mi piace condividere con voi le mie ricette, non per insegnare niente ma perchè mi fa piacere scambiare pareri e ricevere consigli.
Si conoscono persone fantastiche e una di queste è Cristina del blog Le ricette del bimby e…molte altre , persona deliziosa e il suo blog è sempre pieno di bellissime ricette.
Oggi Cri mi ha fatto davvero un bel regalo, ha consigliato il mio blog come blog 100% affidabile !!
Come si distingue un Blog Affidabile? Per alcuni semplici ma importanti regole :
1) E’ aggiornato regolarmente
2) Mostra la passione autentica del blogger per l’argomento di cui scrive
3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori
4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali
5) Non é infarcito di troppa pubblicità
Per questo ho scelto anch’io 5 blog che mi piacciono, sperando di far cosa gradita :
“Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del Premio “Il Blog Affidabile” disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabile .
Sono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli
di essere conosciuti da un pubblico più ampio come gli artigiani, le
aziende e i professionisti iscritti su http://www.gliaffidabili.it/“.
Monique di Miel e ricotta
Gabila di Pane dolce al cioccolato
Micol di Le ricette di Micol
Ale di La cucina di zia Ale
Rosi di Briciole di bontà