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Brunch

Una ciambella per una colazione speciale

Oggi è sabato, ma anche una giornata con tanti impegni speciali in casa nostra, allora volevo iniziare la giornata con una colazione particolare. Niente di strano ma una semplice ciambella con uvetta ed un look più sofisticato.
Buon sabato a tutti.

Ciambella con uvetta
200 gr burro morbido
200 gr zucchero
500 gr farina  00 o per dolci
    4 uova grandi
    1 bustina zucchero vanigliato
    1 bustina lievito per dolci
    1/2 tazza di latte
200 gr uvetta ammollata
       sale

zucchero a velo per decorare

Lavorare burro, zucchero e zucchero vanigliato finchè sarà soffice , aggiungere uno per volta le uova, mescolando bene.
 Setacciate la farina con il sale e il lievito, poi aggiungete poco per volta alle uova  alternando con il latte.
Aggiungete per ultimo l’uvetta asciugata e infarinata leggermente.
Mettere in uno stampo da gugelhopf e cuocere per 45 minuti a 190°.
Fate la prova dello stecchino per vedere se è ben cotto.
Spolverizzare con zucchero velo.

Pancakes…..quasi pronti da mangiare.

Ci siamo! Oggi è il 21 giugno , primo giorno d’estate !!
Archiviati gli esami possiamo dedicarci ad un’estate di tutto riposo prima del nuovo anno scolastico.
In questi giorni le colazioni diventano brunch, a volte pranzi , è il bello della vacanza, non ci sono orari e si è più liberi di trasgredire.
I miei figli amano i pancakes, ma toccava sempre a me prepararli, finchè Nigella mi è venuta in soccorso con questo preparato per pancakes da tenere sempre pronto per una colazione veloce e a prova di figli fannulloni.
Basta aggiungere un’uovo e latte ed il gioco è fatto.

Per il preparato: 

300 gr  farina per dolci ( ma va bene anche la 00)
  25 gr lievito per dolci
  25 gr di zucchero
    1 cucchiaino di bicarbonato
    1 pizzico di sale

Mescolate tutti gli ingredienti e conservateli in un contenitore( meglio se di vetro) .

Per preparare circa 10 pancakes medi :

 150 gr di preparato
 250 gr latte
     1 uovo
Mettete il preparato in una  ciotola , aggiungete latte e uovo mescolando con una frusta a mano.
Quando si formeranno delle bollicine in superficie sarà ora di girarli ,dovranno avere un bel colore dorato (non ci vorranno più di 3-4 minuti ).
Teneteli al caldo e preparate gli altri.
Serviteli con sciroppo d’acero , miele o nutella (come piacciono ai miei ragazzi).
Se volete potete anche aggiungere qualche goccia di cioccolato o dei mirtilli all’impasto finale.

La rosticceria palermitana

Fino a qualche giorno fa non sapevo cosa si intendesse per rosticceria palermitana, poi ecco, sempre lui, il mitico gruppo facebook di Paoletta con l’appuntamento di panificazione del sabato. Questa volta la padrona di casa la fa Ecucinando il sito ( alias Cristina), che ci consiglia le farine, i tempi di riposo , i ripieni. Ci segue passo passo ( l’ho vista rispondere a domande assurde anche a mezzanotte) e il risultato non può che essere perfetto.
La pasta è morbida, dolce ma non troppo, buonissima. Con un po’ di fantasia si possono fare tantissimi ripieni dolci e salati per stupire i vostri ospiti ( ma anche per un picnic o una gita al mare).
Non sono di Palermo e non vorrei dire sciocchezze, per cui mi limito a dire che le forme più conosciute sono i rollò (con i wurstel), le ravazzate (con ragù e besciamella), i calzoni e le pizzette.
Poi c’è la mia versione dolce preferita , un piccolo panino tondo da gustare con la Nutella.
Che dire….sono da provare !!

Per circa 30 pezzi
1 kg farina 00 o W280/300
100 gr strutto ( mezza dose se si pensa di friggerli)
  80 gr zucchero
10/25 gr lievito di birra fresco ( dipende dalla temperatura ambiente e se volete far riposare la pasta in frigo per molto tempo)
  18 gr sale
160 gr acqua
500 ml latte
    1 cucchiaio olio d’oliva

*Se usate una farina 00 dovrete usare solo 500 ml di liquidi in totale ( non 660).

Iniziate facendo un lievitino con 500 gr di farina , 500 ml di latte e il lievito di birra ( più sarà il tempo di riposo della pasta in frigo , minore sarà la dose di lievito . Ad esempio 25 gr se non fate riposo in frigo, ma lievitazione a temperatura ambiente, 10 gr se dopo l’impasto mettete in frigo a riposare per qualche ora prima di dare le forme, 5 gr se fate riposare in frigo tutta la notte e lavorate il mattino dopo.) Lasciate riposare coperto per 90 minuti.
Se usate una planetaria , mettete il gancio e aggiungete tanta farina quanta ne serve per rendere l’impasto consistente, poi alternando , aggiungete zucchero , acqua( se avete usato una farina di forza W 280/300 ) e la farina rimasta , incordando ogni volta.
Con l’ultimo inserimento dello zucchero, unite anche il sale.
Poi lo strutto e per ultimo il cucchiaio di olio.
L’impasto sarà piuttosto morbido, ma elastico.Coprite e fate lievitare finché raddoppia.
Se mettete l’impasto in frigo, ricordatevi che deve tornare a temperatura ambiente prima di essere lavorato.
Fate delle palline di circa 40 / 50 gr. poi decidete la forma e il ripieno.
Per i rollò , fate delle striscie di 1 cm lunghe circa 35/40 cm, poi arrotolatele intorno al wurstel ,facendo in modo che la pasta si sovrapponga leggermente e copritelo tutto .
Per le ravazzate stendete una pallina e mettete il ripieno al centro ( di solito ragù e besciamella), poi chiudete e cercate di ridare la forma della pallina .
Per i calzoni stendete la pallina , mettete il ripieno ( mozzarella , pomodoro e prosciutto) poi piegate e chiudete a mezzaluna .
Per le pizzette schiacciare con la mano la pallina e condire con pomodoro e mozzarella

A questo punto fate lievitare ancora una mezz’ora, poi spennellate con uovo sbattuto, mettete se vi piacciono dei semi di sesamo e  cuocete in forno a 180° finchè saranno ben dorati.

I biscotti più friabili del mondo

Adoro la pasta frolla , se poi è combinata con la marmellata di albicocche non riesco a smettere di mangiarla, ma devo ammettere che da quando , una decina di anni fa , ho scoperto questa ricetta ho capito cosa si intende per “pasta friabile”. E’ morbida , delicata …il trucco? I tuorli d’uovo sodi!
La ricetta mi era stata data con il nome di frolla inglese, ma non credo abbia niente a che fare con l’Inghilterra o lo shortbread.
Ne avevo preparati diversi tipi , anche con la marmellata all’interno ma sono scomparsi….pazienza, mi toccherà rifarli!!

Un suggerimento , potete cuocere solo i tuorli al microonde e tenere gli albumi per un’altra ricetta.

220 gr farina
  80 gr fecola
150 gr burro morbido
100 gr zucchero
   3 tuorli sodi
      scorza di limone

Impastate tutti gli ingredienti velocemente ( sicuramente farà fatica a stare insieme, ma va bene così)
coprire con della pellicola da cucina e mettere in frigo a riposare per almeno 30 minuti.
Ora potete decidere se stenderla e ritagliare delle formine con dei taglia biscotti o foderare degli stampi da tartelletta. Io ho fatto i biscotti e li ho farciti con marmellata di albicocche ovviamente.
Cuocere i biscotti in forno a 190° per circa 10 minuti, finche saranno dorati (ma non troppo scuri).

Rustic peach tart, ovvero torta veloce di pesche

Ci sono quelle giornate in cui avete voglia di dolce ma non vi va ti mettervi a pesare , montare albumi , sbattere tuorli , stendere la pasta ?
 Se avete voglia di dolce ma in casa c’è solo frutta, se avete voglia di dolce ma solo 30 minuti per farlo , se un’amica vi telefona per passare a fare quattro chiacchiere, allora avete trovato la scusa per fare questa torta.

1 rotolo di pasta sfoglia , potete anche fare voi la pasta sfoglia, ma in questo caso quella confezionata va benissimo 
5 / 6 pesche mature ma sode e non sbucciate
50 + 50 gr zucchero
50 gr burro
succo di mezzo limone

Tagliate le pesche a fette non troppo sottili , direi 3 fette da ogni quarto, in una padella mettete il burro il succo di limone e 50 gr di zucchero, fate sciogliere bene lo zucchero e poi unite le pesche, fatele cuocere per 5 minuti, devono solo ammorbidirsi e insaporirsi, non cuocere.
Stendete la sfoglia sulla teglia del forno foderata di carta forno, ripiegate 1cm di bordo , versate le pesche nel mezzo e cospargetele con gli altri 50 gr di zucchero.
Mettete in forno caldo a 220° per circa 20 minuti , dovrà essere colorita e le pesche ben carammellate.
Servite tiepida o fredda .
Se volete potete anche servirla con della salsa vaniglia o del gelato alla vaniglia.
Questa torta è ottima anche con albicocche o prugne .

Börek

Oggi le previsioni davano ancora pioggia e freddo, in una primavera che sembra più un inverno niente di strano. Ma poi ti svegli e c’è il sole !!! Una bella giornata, ventosa, con il cielo terso come non ne vedevo da tanto tempo e allora pensi ad un bell’aperitivo all’aperto.
Questa ricetta è molto veloce da preparare e un po’ particolare ma da provare , sono dei triangoli di pasta phillo con un ripieno di feta e menta.

Per circa una ventina di triangoli
250 gr di feta ( circa una confezione di quelle del super )
   2 cucchiai di menta fresca tritata
   2 cucchiai di prezzemolo tritato
   1 cucchiaio di aneto tritato ( opzionale )
    noce moscata
    pepe
5 fogli di pasta phillo ( se grandi)
  olio per spennellare

In una ciotola sbriciolate il formaggio feta con una forchetta, aggiungete tutte le erbe e le spezie, regolate di pepe.
Stendete la pasta e tagliatela a strisce per il lungo , io di solito da un foglio faccio 4 strisce di circa 5 cm , spennellatele di olio d’oliva e mettete un cucchiaino di ripieno all’inizio, poi piegate a triangolo e continuate a piegare sempre tenendo la forma del triangolo.

Lasciate il lato aperto sotto , mettete s una teglia con carta forno e spennellateli ancora.
Cuocete in forno caldo a 190° per 15 minuti, finchè saranno belli dorati.
Servire tiepidi o freddi  ( io preferisco tiepidi).
Un consiglio se li preparate in anticipo , non cuoceteli, la pasta perde la croccantezza, teneteli pronti in frigo e cuoceteli solo poco prima di mangiarli, la pasta sarà molto friabile .

Una torta di mele particolare

La torta di mele si può definire “La Torta ” prima o poi tutti ne abbiamo fatta una. Io ho cominciato a mangiare le mele cotte da grandicella, ma adesso le torte di mele sono tra le mie preferite.Mi piace soffice, alta , bassa, crostata ,di frolla , di sfoglia, con la pasta phillo come questi. Questa versione è abbastanza classica ma la particolarità sono le mele messe a roselline sopra.Sono un po’ lunghe da fare ma ne vale la pena, è proprio bella oltre che buona.

Per la base di frolla
230 gr farina 00
130 gr burro
100 gr zucchero
    1 uovo
    1 cucchiaino da caffè di lievito per dolci
     scorza grattugiata di 1/2 limone ( se vi piace)

Per la crema
100 gr zucchero
100 gr burro
100 gr farina di mandorle
     1 uovo

3 mele grosse

Per finire
3 cucchiai di zucchero 
qualche ciuffetto di burro

Preparare la pasta frolla mescolando velocemente gli ingredienti, fare una palla e mettetela a riposare in frigo, ben coperta , per 1 ora.
Per la crema mescolate il burro a pomata con lo zucchero, aggiungere l’uovo, la farina di mandorle
Stendete la pasta frolla e mettetela in una tortiera da 24/26 cm., stendete all’interno la crema e livellatela bene, poi preparate le mele.
Con un pelapatate o una mandolina tagliate delle fettine sottilissime di mela ( se le fate troppo spesse non si riusciranno ad arrotolare), poi con pazienza arrotolatele e formate delle roselline che appoggerete sulla torta finchè sarà tutta piena di roselline.
Esteticamente sarebbe più bella se alle mele lasciaste la buccia ma poi , a mio parere, da più fastidio quando dovrete tagliarla e mangiarla.
Spolverizzare con zucchero semolato e qualche fiocchetto di burro.
Cuocere a 180° per circa 35 minuti.

Esperimento riuscito !! Yogurt e lamponi .

Il gruppo di Paoletta ormai lo conoscete, ma quello che forse non sapete è che si scambiano anche  ricette che non ti fanno ingrassare solo al pensiero, ci sono anche delle ricette buone, leggere e di gran soddisfazione, una di queste è lo yogurt. Si adesso mi direte che anche voi lo fate, non è difficile, ma io così denso, cremoso e poco acido , non ero mai riuscita a farlo.
Lo yogurt bianco lo si può usare per mille ricette, ma appena fatto non sapevo come provarlo e allora ecco la prima idea che mi è saltata in mente.

Per lo yogurt
1 litro latte fresco intero (quello dei distributori sarebbe l’ideale)
2 cucchiai di starter, cioè di uno jogurt bianco industriale.
1 coperta di pile

Per lo starter ci vuole uno yogurt che abbia la scadenza più lontana che
trovate ( un mese sarebbe perfetto, per cui cercate tra quelli dietro al
supermercato), così che i fermenti siano belli attivi.
Paoletta consiglia quello della Coop con la confezione rosa ( non il
cremoso, che è buonissimo, ma già zuccherato), oppure Kir, ma se voi ne usate
uno che vi piace potete provare con quello.

Prendiamo
il latte e mettiamolo in una pentola a fuoco molto dolce sul fornello medio ,
quando comincerà ad alzare il bollore appena la panna si alzerà, e starà per
raggiungere il bordo della pentola, spegniamo immediatamente e togliamo con un
cucchiaio quella panna.
Copriamo
la pentola con un copercio, per evitare il più possibile contaminazioni e
mettiamola a bagno in una pentola più grande piena di acqua fredda. In questo
modo il latte raffredderà molto più velocemente.
Il
latte sarà perfetto quando raggiungerà una temperatura di 40°non oltre, meglio
anche 38°se non avete il termometro, aspettate pure che sia freddo o
appena tiepido. 
A questo punto prendete una
ciotola ( di plastica a chiusura ermetica sarebbe l’ideale) mettete i 2
cucchiai di starter e aggiugete il latte tiepido filtrato da un
colino.Mescolate bene , coprite e avvolgete nella coperta di pile. Accendete il
vostro forno a 50° per 60 secondi ( ma proprio solo 60!! non deve
arrivare a 50°), spegnete e facendo attenzione che il pile non tocchi la
resistenza calda, mettete tutto nel forno e lasciatelo riposare per almeno 6
ore, senza toccarlo assolutamente.
Controllate , se dopo 6 ore è già
denso lo togliete dalla coperta e lo mettete in frigo a 4° per almeno 12 ore,
se vi sembra ancora troppo liquido, aspettate ancora qualche ora ( potete
arrivare fino a 12 ).
Adesso il vostro yogurt è pronto,
se vi piace e volete continuare a farlo, ricordatevi di tenere i 2 cucchiai per
lo starter. 

Salsa ai lamponi

1 cestino di lamponi freschi
4 cucchiai di zucchero 
1 cucchiaio di succo di limone
Mettete i lamponi in un pentolino con lo zucchero e il succo di limone, aspettate 30 minuti e poi fate cuocere a  fuoco basso finchè lo zucchero si sarà sciolto e i lamponi cominceranno a disfarsi. Fate raffreddare bene e poi unitelo allo yogurt.
La stessa salsa la potete fare con qualsiasi frutto di bosco.

Involtini….di mele

L’occhio spesso ci inganna, siamo abituati che a una forma corrisponda un sapore, in questo caso , immagino vi sareste aspettati degli involtini primavera , salati….invece sono degli involtini di mele, una sorta di strudel veloce.
Avevo preparato una torta di mele e con quelle rimaste ho pensato di fare un dolcino veloce accompagnato con una panna semi montata aromatizzata al Porto.

Per 6 involtini
6 fogli pasta phillo
1 mela
1 cucchiaio di pinoli
3 cucchiai di uvetta
2 cucchiai zucchero di canna
  cannella a piacere
  burro sciolto per spennellare la pasta

Per la salsa al Porto

150 gr panna fresca
    2 cucchiai di zucchero velo
    2 cucchiai di Porto

Mettete a bagno in acqua tiepida l’uvetta, dopo averla ben sciacquata.
Tagliate le mela a pezzettini veramente piccoli.
Fate tostare per qualche minuto i pinoli così che facciano uscire l’aroma.
Sgocciolate l’uvetta, mettetela in una ciotola con tutti gli altri ingredienti.
Stendete i fogli di pasta phillo, spennellateli bene di burro fuso, appoggiate su ognuno 2 cucchiai di ripieno poi piegate i lati e arrotolate come per gli involtini primavera.
Metteteli su una teglia da forno, spennellateli ancora con il burro e passateli in forno a 180° per 15/20 minuti, finché saranno ben dorati.
Nel frattempo montate la panna con lo zucchero, ma non troppo , deve rimanere morbida, aggiungete poi il Porto , mescolate delicatamente.
Servite gli involtini con un cucchiaio abbondante di salsa.

Treccia russa, il mio primo dolce vegano.

Non voglio aprire una discussione sulle scelte alimentari ( e di vita) ma sono convinta che prima di parlare di qualcosa bisogna almeno provarla, ed ecco il mio primo dolce vegano.
Certo non è uno di quelli con tofu e cose strane( per me), ma è senza prodotti di origine animale , facilmente fattibile e soprattutto molto buono.
Mi ha spinto a questa prova Micol e devo dire che è stata una bella scoperta, che sicuramente mi porterà a provare altri dolci vegani.

Per uno stampo da 25 cm
125 gr farina00
125 gr farina Manitoba
120 gr latte di soya
  30 gr olio girasole
  50 gr zucchero di canna
    7 gr di lievito di birra fresco
    1 pizzico di sale
     Scorza di limone grattugiata
Marmellata per farcire ( io ho usato quella di albicocche )

Per rifinire
 30 gr Zucchero velo
   2 cucchiai di succo limone

Preparare un lievitino facendo sciogliere il lievito con il latte appena intiepidito e 2 cucchiai di farina, mescolare e far riposare per 30 minuti.
Mescolare tutti gli ingredienti e formare un’impasto liscio e sodo. Mettere in una ciotola e far lievitare  fino al raddoppio.
Quando l’impasto è pronto , stenderlo in un rettangolo lungo e stretto, spalmarlo di marmellata e arrotolarlo per il lato lungo.
Adesso viene  il bello, la formatura della treccia :
Tagliate 5 cm di rotolo e tenetelo da parte,
tagliate il rotolo ottenuto per il lungo lasciando 5 cm uniti ad una estremità .
Girate su se stesso il pezzetto intero e poi intrecciate le due metà della pasta, alla fine appoggiate la pasta che avevate tagliato all’inizio, così da formare una specie di rosa.
Mettete tutto in uno stampo da plumcake foderato di carta forno che prima avrete bagnato e ben strizzato , far lievitare per almeno 30/40 minuti.
Dato che mi sembrava difficile la comprensione ho fatto delle foto con una treccia al cioccolato ( così è più facile capire…spero ).

 Cuocere in forno a 180° per 35 minuti circa.
Nel frattempo sciogliete lo zucchero velo con il succo di limone, appena il dolce è cotto, spennellatelo con la glassa.
Far raffreddare su una gratella .