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Brunch

Corona di brioche con datteri, cioccolato e fave Tonka

In questo periodo dell’anno comincio a pensare alle ricette da fare e presentare durante le cene del periodo delle feste natalizie.

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Non so voi, ma in questo periodo mi piace preparare pane e dolci che possano anche essere usati come centro tavola o comunque che si presentino in modo più scenografico del solito.

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Cosa c’è che vi riporta alle feste se non la frutta secca ? A casa mia  usa regalare o consumare più frutta secca in questo periodo che in tutto il resto dell’anno, quindi potevo non fare un dolce con i datteri ? Non sono molti anni che li ho riscoperti, li vedevo sempre in tavola, mio papà ne andava matto ma io non li volevo assaggiare, poi ho assaggiato questi di Ventura e ho capito cosa mi ero persa in questi anni.

Per questa ricetta ho usati i Datteri Deglet nour in ramo, belli, grossi e polposi, morbidi e saporiti, peggio delle ciliegie, non riesci a smettere di mangiarli e il metodo Tang Zhong per l’impasto che lascia la pasta  morbida e soffice.

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Corona di brioche con datteri e cioccolato
Tempo di preparazione 1 ora
Tempo Passivo 3 ore circa
Porzioni
corona
Tempo di preparazione 1 ora
Tempo Passivo 3 ore circa
Porzioni
corona
Istruzioni
  1. Preparate il tang zhong mettendo il latte e la farina in un pentolino e scaldatelo fino a 65° circa, quando il composto si addenserà e si potrà vedere il fondo del pentolino. Mettetelo in una ciotola coperto a contatto e in frigo fino al momento dell'utilizzo. Potete prepararlo anche il giorno prima. Preparate il lievitino mettendo nel latte tiepido lo zucchero e il lievito, mescolate e aspettate 10 minuti circa. Nella ciotola della planetaria mettete la farina, il sale, l'uovo, la panna, il lievitino e il tang zhong, impastate bene per almeno 5 minuti, poi aggiungete il burro a pezzetti e continuate a impastare finchè sarà ben assorbito dall'impasto. Aggiugete ora, alla velocità minima, i datteri e il cioccolato, mescolando giusto il tempo di incorporarli, mettete una grattugiata di fava Tonka o, in sostituzione, un po' di vaniglia. La fava tonka ha un profumo stupendo che pervaderà tutta la casa. L'impasto sarà pronto quando si staccherà bene dalla ciotola e si attaccherà alla pala dell'impastatrice ( incordato). Rovesciatelo su un piano infarinato, impastatelo a mano per dargli una forma rotonda, mettetelo in una ciotola capiente, copritelo con della pellicola, un panno e fatelo lievitare per circa 1 ora e 30 minuti o finchè non sarà raddoppiato.
  2. Fatta la prima lievitazione rovesciate l'impasto su un piano infarinato, stendetelo delicatamente a 1 cm di spessore, ricavate dei cerchi con un tagliapasta o un bicchiere di circa 8 cm di diametro, sovrapponete 4 cerchi per 1 cm uno sull'altro.
  3. Arrotolate senza stringere troppo i dischi per ottenere un cilindro.
  4. Tagliate il cilindro a metà, appoggiate le roselline così ottenute in una tortiera distanziandole di 2 cm una dall'altra. Verranno 8 roselline. Fate lievitare ancora per 1 ora, poi spennellate con il tuorlo diluito con il latte e mettete in forno a 175° per 30 minuti circa .
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Spero si capisca la morbidezza di questo impasto e con questi pezzetti di dattero e cioccolato diventa veramente irresistibile.

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Una piccola nota sui datteri,i romani utilizzavano i datteri per aromatizzare il vino, per fare dolci, e per produrre – in seguito a fermentazione – bevande alcoliche. Un medico arabo dell’antichità attribuiva ai datteri la virtù di rendere agili e forti i popoli nomadi che se ne nutrivano durante le traversate del deserto, questo anche grazie alle molteplici proprietà di questo frutto.

Nei ricettari medievali e rinascimentali i datteri erano presenti non solo come frutto da servire a a fine pranzo, ma anche come ingrediente fondamentale di ricette più complesse, in preparazioni dolci e salate. Ancora oggi sono perfetti per essere serviti con carni e formaggio, al naturale o come creme e salse.

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Grissini con esubero di pasta madre

In questi giorni sono alle prese con i panettoni per Natale.

Anche se ogni anno mi riprometto di non farne più e di comperarli già fatti , tutti gli anni ci ricasco. Mi piace troppo la sfida tra me e l’incordatura perfetta, tra i tuorli da inserire poco per volta e i quintali di albumi avanzati da usare in qualche modo. Ma oltre agli albumi c’è anche tanta pasta madre che avanza. I rinfreschi per renderla bella forte e in perfetta forma per dare la giusta spinta ai panettoni sono tanti e non mi va di buttare l’eccesso, quindi devo inventarmi qualcosa. Pane , focacce, piadine e oggi grissini.

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Sono grissini semplici, richiedono poco lavoro e tanta pazienza( per la lievitazione) però il risultato merita.

Quindi se come me avete della pasta madre questo potrebbe essere un suggerimento per usare il vostro esubero.

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Grissini con esubero di pasta madre
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 15 minuti
Tempo Passivo 3 ore circa
Porzioni
grissini circa
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 15 minuti
Tempo Passivo 3 ore circa
Porzioni
grissini circa
Istruzioni
  1. Dividete la pasta madre, scioglietela nell' acqua tiepida con il malto. Aggiungete la farina, il sale e l'olio, mescolando bene fino ad ottenere un impasto liscio e non troppo duro. ( se avete una planetaria basteranno 5 minuti di impasto) Ungete leggermente una teglia o un contenitore rettangolare , mettete la pasta a cui avrete dato una forma rettangolare con il lato più corto di circa 15 cm ( io ho usato una teglia 20 x 30 ) . Coprite con della pellicola unta e fate lievitare fino al raddoppio. Quando sarà pronta giratela delicatamente su un piano unto, tagliate delle strisce di circa 1,5 cm di larghezza, poi delicatamente allungate i pezzi fino ad avere la lunghezza desiderata. Più saranno lunghi più saranno secchi. Metteteli su una teglia con carta forno, spennellateli con olio e cospargeteli di sale grosso, infornate a 200° per 15 minuti , ma teneteli d'occhio, il tempo di cottura dipende dalla loro larghezza.
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Potete anche aggiungere qualche spezia e qualche semino all’impasto per avere sempre gusti differenti.

Per noi oggi normali, domani invece  con semi di finocchio.

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Treccine alla ricotta

Non so perchè ma quando sento il Natale arrivare mi viene voglia di preparare quei dolci, più piccoli, da colazione, da merenda, quelli che prepari quando sai che viene un’amica a trovarti per quattro chiacchere e vuoi offrire qualcosa con il caffè, ma che non vi distragga dalle mille cose che dovete raccontarvi . Un dolce che si possa sbocconcellare mentre si chiacchera, ecco le treccine alla ricotta di Luca Montersino sono così.

Leggere, senza uova,  delicate nel sapore , morbide ma non troppo, ideali per essere anche inzuppate nel latte.

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La ricetta fa parte di Croissant e biscotti il libro che in questi 2 mesi testeremo per Cakes lab.

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Non pensate subito che ci piace vincere facile, come tanti grandi chef anche Montersino, a volte, è poco preciso nelle sue ricette.

In questa, ad esempio, non spiega quanto deve essere lungo il rottolo di pasta e quanti pezzi vengono con la dose che propone.

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Nella spiegazione della ricetta non si capisce se l’uovo va nell’impasto o serve solo x spennellare alla fine e non si parla negli ingredienti dello zucchero per spolverarli.

Comunque vengono 22 treccine , l’uovo serve solo per pennellare quindi lo potete sostituire con del latte e secondo me e il mio forno 150° sono troppo pochi, io ho fatto 175° e 20 minuti sono giusti. ( la prima volta a 150° erano crudi).

Ecco la ricetta per le treccine

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Treccine alla ricotta
Morbide treccine dolci , senza uova e senza burro, leggere e perfette per la colazione
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Porzioni
treccine
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Porzioni
treccine
Istruzioni
  1. Mescolate tutti gli ingredienti e impastate, senza lavorare troppo, fino ad ottenere un composto liscio e ben amalgamato. Ricavate dall'impasto tante palline, ognuna del peso di circa 60 g. Stendete ogni pallina in un filoncino lungo circa 20 cm, piegatelo a U e intrecciatelo 2 volte . Disponete le treccine su una teglia foderata con carta forno, pennellatele con l'uovo sbattuto( o del latte ) e cospargetele con lo zucchero. Cuocetele in forno caldo a 175° per circa 20 minuti. Finchè saranno dorati
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Quindi a questa ricetta, più per come è scritta, che non per il gusto do una faccina contenta ma non felice.

bene piccolo

Mini plumcake ai frutti esotici

Non proprio puntuali come un orologio svizzero ma arriviamo anche questo mese con il nuovo libro e il nuovo Crazy taste per Cakes lab.

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Questo mese abbiamo deciso di farlo diventare un po’ più lungo, Dicembre è un mese impegnativo per tutti, quindi iniziamo oggi e finiamo al 30 dicembre così non avrete scuse, il tempo lo avete.

Abbiamo anche pensato di scegliere Luca Montersino come autore del libro da testare per cakes lab, a chi non piace? Tra tutti i suoi libri abbiamo scelto Croissant e biscotti, un libro colmo di ricette di lievitati, torte e biscotti, adatto a chi ama cimentarsi con i lievitati e a chi preferisce un semplice biscotto.

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La ricetta scelta per il crazy taste è il plumcake, il dolce preferito degli anni ’70 . Ottimo per la colazione, per un tè, per una merenda dei bambini.

Dosi per 4 stampi monodose o 1 stampo 10 x 25

  • 85 g di burro a temperatura ambiente

  • 100 g di zucchero a velo

  • 85 g di uova (2 uova circa )

  • 170 g di farina W180 ( farina 00)

  • 4 g di lievito in polvere

  • 45 g di latte intero fresco

  • 18 g di rhum

  • 40 g di pinoli

  • 40 g di uva sultanina

  • 20 g di scorza d’arancia candita

  • 20 g di cedro candito

  • 0,2 g olio essenziale di limone ( un po’ di scorza di limone può sosotituirlo)

  • 1/4 bacello di vaniglia Bourbon  ( i semi)

Montate in planetaria o con un frullino il burro a temperatura ambiente con lo zucchero a velo, l’olio essenziale  di limone ( o la scorza) e i semi di vaniglia fino a che ottenete una crema gonfia e bianca; a questo punto unite a filo le uova, il latte e infine a mano, mescolando dal basso verso l’alto, la farina setacciata con il lievito.

Completate l’impasto aggiungendo l’uvetta ( precedentemente ammollata in acqua calda e ben strizzata), i canditi leggermente infarinati, i pinoli e il rum.

Riempite con l’impasto gli appositi stampini in alluminio imburrati ed infarinati, cuocete in forno preriscaldato a 220°C per 5-6 minuti, poi abbassate la temperatura a 170° C e lasciate cuocere per altri 10-12 minuti. Fate la prova stecchino per verificare la cottura.

Questi tempi di cottura sono per monoporzioni, per una pezzattura più grande aumentano .

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Su cakes lab trovate tutto il regolamento per partecipare, è una ricetta davvero facile , adatta a tutti, non ci deludete, fatelo come un simpatico regalo di Natale per noi.

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Vi aspetto anche questo mese. Anna

Tra alghe, riso e sushi

Non sono una persona che segue molto le mode alimentari, non mi piace il tartufo, non mi piacciono le ostriche, poco il caviale,  non amo particolarmente il pesce, a meno che non sia una bella frittura mista, ma non so perchè adoro il sushi ! L’ho scoperto tempo fa durante una manifestazione organizzata dal Giappone, dove ho potuto imparare a farlo da un vero maestro di sushi, con ingredienti di prima qualità e questo ha aperto la mia mente. Il sushi ( chiamiamolo così in generale) è molto sano ( se si rispettano alcune regole fondamentali), ha pochissimi grassi, il cibo è poco cucinato e anche le verdure sono crude, conservando così a pieno tutte le loro proprietà.

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In casa mia solo le donne di casa lo apprezzano, gli uomini preferiscono la carbonara, quindi quando io e Giulia siamo a casa da sole lo facciamo spesso.

Recentemente ho avuto modo di conoscere i prodotti di Nuova terra, tra cui proprio le alghe Nori, perfette per il sushi, quindi, secondo voi, potevo non provarle subito?  Sono ottime, buone di sapore e perfette nella preparazione, inoltre le alghe Nori sono ricche di ferro e fibre.

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Se vi va di cimentarvi nella preparazione del sushi provo a darvi qualche consiglio  per evitare di avere problemi.

La cosa fondamentale è il pesce abbattuto !! Se usate pesce crudo va ASSOLUTAMENTE  messo nell’abbattitore o, se come quasi tutti noi, non l’avete, va messo nel congelatore per almeno 72 ore, poi riportato a temperatura in frigorifero.

Non pensate che se  il pesce è freschissimo va bene anche senza congelamento, no, no e poi no!

Se non siete sicuri o avete fretta potete optare per un sushi con tonno sott’olio,salmone affumicato, prosciutto cotto, formaggio, gamberi cotti o surimi, tutti prodotti che vanno benissimo e con cui non avrete problemi con l’ anisakis.

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Sushi : HosoMaki e Uramaki
Tempo di preparazione 60 minuti
Tempo di cottura 12 minuti
Tempo Passivo 10 minuti
Porzioni
porzioni
Ingredienti
Riso per sushi --Makimono
Composizione Hosomaki e Uramaki
Tempo di preparazione 60 minuti
Tempo di cottura 12 minuti
Tempo Passivo 10 minuti
Porzioni
porzioni
Ingredienti
Riso per sushi --Makimono
Composizione Hosomaki e Uramaki
Istruzioni
Riso per makimono
  1. Lavate bene il riso sotto l'acqua corrente per 2 o 3 volte finchè l'acqua non sarà più torbida, quindi mettetelo a bagno per 30 minuti in acqua fredda. Trascorso questo tempo scolatelo, mettetelo in una pentola e copritelo con uguale volume di acqua ( volume non peso ) , fate prendere bollore all'acqua e dopo 2 minuti di bollore abbassate la fiamma al minimo e cuocete coperto per 10 minuti. Non aprite mai il coperchio. Intanto preparate 40 cc di aceto di mele, con lo zucchero e il sale, mescolate bene . Dopo i 12 minuti di cottura spegnete la fiamma e lasciate riposare ancora per 10 minuti senza mai aprire il coperchio. A questo punto il riso avrà assorbito tutta l'acqua di cottura, versatelo in un contenitore di legno ( sarebbe perfetto) ma se non l'avete va bene anche di vetro o plastico, no metallo. Io uso il piatto di legno della polenta. Conitelo con la misura di aceto e contemporaneamente raffreddatelo usando un ventaglio, questo renderà lucido il riso e non lo farà attaccare troppo. Copritelo con un panno umido fino al momento di usarlo. Meglio non farlo il giorno prima ma solo qualche ora prima di usarlo.
Composizione Hosomaki
  1. Stendete l'alga nori sul tappetino di bambù. Poi delicatamente tenedo il tappetino arrotolate l'hosomaki, stringete un pochino usando il tappetino, ma non troppo o uscirà tutto dai lati.
  2. Bagnando le dita in una ciotolina con acqua e aceto prendete un po' di riso e stendetelo sui 3/4 dell'alga
  3. Appoggiate gli ingredienti che avrete scelto al centro del riso
  4. Poi delicatamente tenedo il tappetino arrotolate l'hosomaki, stringete un pochino usando il tappetino, ma non troppo o uscirà tutto dai lati.
  5. Tenedo la chiusura dell'alga sotto tagliate a metà il rotolo, affiancate le 2 metà e tagliatelo in 3 pezzi, avrete così pezzetti regolari. Proseguite con gli altri.
Composizione uramaki
  1. Coprite il tappetino con un foglio di pellicola, appoggiatevi l'alga e il riso, spolverate con i semi di sesamo. Con delicatezza ma decisione prendete l'alga con il riso e giratela così che il riso rimanga a contatto col la pellicola. Riempite con quello che preferite, senza esagerare, quindi arrotolate usando il tappetino e la pellicola contemporaneamente. Stringete un pochino per far attaccare il riso e chiudere il rotolo. Tagliate come per i rotoli sopra, se avete difficoltà potete tagliare anche la pellicola e toglierla poi dopo.
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Il sushi è un cibo che va preparato fresco, non può essere preparato con troppo anticipo, quindi a me piace molto preparare gli ingredienti e  poi assemblarli con i miei ospiti, tra una chiacchera e l’altra.

I miei preferiti sono gli HosoMaki con salmone , gli Uramaki con tonno sott’olio, maionese, tabasco, inaslata,  e con gamberi, avocado e verdura.

La prossima volta magari parliamo dei Nigiri.

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La zucca nel dolce

Mia figlia adora la zucca, zucca arrosto, lessata, nella minestra, al forno, come passato e non poteva non amarla anche nei dolci. Ama i dolci poco pasticciati, ma ama pasticciare in cucina, così questa mattina abbiamo deciso di farci un dolcetto per halloween, una cosa semplice ma divertente e abbiamo messo  la zucca nel dolce, in tutti i sensi, di gusto e di forma.

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Questa torta va fatta in 2 tempi, prima va preparata la torta che sevirà per fare poi l’inserto, poi l’impasto che servirà per contenerlo. E’ un dolce che potreste fare con i vostri bimbi, semplice e divertente e ottimo per la merenda.

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Il nostro inserto è stato fatto con un passato di zucca così da avere anche il gusto oltre alla forma, mentre la parte esterna è una semplice 4quarti alla vaniglia, per poterla sformare senza problemi ho usato lo stampo da plumcake di Pavonidea, quello che avete già visto qui e che è comodissimo perchè non attacca nulla e poi lo potete riporre senza ingombro .

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Cake con la zucca
Tempo di preparazione 40 minuti
Tempo di cottura 50 minuti
Porzioni
fette
Tempo di preparazione 40 minuti
Tempo di cottura 50 minuti
Porzioni
fette
Istruzioni
  1. Cuocete la polpa di zucca, tagliata a pezzetti, nel micronde per 10 minuti o finchè sarà morbida, poi passtatela al setaccio per ottenere una crema. Per prima cosa bisogna preparare il dolce che servirà per l'inserto. Montate il burro morbido con lo zucchero usando delle fruste elettriche, poi aggiungete le uova, la farina, il lievito per dolci e il sale, Per ultimo aggiungete la polpa di zucca tiepida. Mettetela in uno stampo da plumcake di 20cm x 10cm. o abbastanza largo per poter tagliare la figura desiderata. Cuocete in forno a 180° per 25 minuti o finchè facendo la prova stecchino ne uscirà asciutto. Quando il cake sarà cotto fatelo raffreddare, tagliatelo a fette spesse quanto il tagliapasta che userete, da ogni fetta ritagliate una zucca. Mettete le zucche di dolce ottenute nello stampo da plumcake più grande, ben vicine così da avere un inserto unito. Preparare il dolce alla vaniglia nello stesso modo di quello alla zucca senza aggiungere, ovviamente , la zucca. Con un cucchiaio o una sac a poche riempite bene di impasto alla vaniglia tutti gli spazi intorno all'inserto, poi coprite bene e riempite lo stampo. Cuocete in forno a 180° per 25 minuti o finchè facendo la prova stecchino ne uscirà asciutto.
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Ovviamente potete dare qualsiasi forma voi vogliate all’inserto.

Noi festeggiamo così Halloween, voi cosa fate?

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Rotoli al cioccolato con confettura di albicocche

Se si parla di merendine si torna subito ai giorni di scuola, di solito alle elementari e si pensa al momento dell’intervallo come il più bello della mattinata. Il momento in cui si mangia la merendina confezionata, quella merendina che magari a casa non ci viene concessa perchè è meglio pane e marmellata  o la fetta di torta della mamma, ma che a scuola per praticità e velocità ci viene tranquillamente permesso mangiare.

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Questo mese con Cakes lab vogliamo provare le rivisitazioni delle merendine classiche che Erika Cartabia ha provato in Tutti pazzi per le merendine il libro di questo mese per Cakes lab.

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Io ho provato i rotoli al cioccolato, farciti con confettura di albicocche e ricoperti di  cioccolato, la rivisitazione del Rollini Motta.

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Rotoli al cioccolato con confettura di albicocche
Soffici merendine al cioccolato con farcitura alla confettura di albicocche e copertura di goloso cioccolato
Tempo di preparazione 45 minuti
Tempo di cottura 10 minuti
Porzioni
rotolini
Ingredienti
Per 6 rotoli
Farcitura
Copertura
Tempo di preparazione 45 minuti
Tempo di cottura 10 minuti
Porzioni
rotolini
Ingredienti
Per 6 rotoli
Farcitura
Copertura
Istruzioni
  1. Scaldate il forno a 200°. Foderate una teglia rettangolare con bordi alti con carta forno e imburratela. Sbattete i tuorli con 110 g di zucchero per almeno 10 minuti, affinchè il composto triplichi di volume. Setacciate la farina con il cacao e incorporatela al composto in 2-3 tempi amalgamando bene ogni volta. Montate a neve ben ferma gli albumi con i restanti 20 g di zucchero e un pizzico di sale. Unitelo al composto in 3 volte facendo attenzione a non smontare gli albumi. Quando il composto sarà ben omogeneo versatelo nella teglia e livellatelo con una spatola. Cuocete in forno caldo per 8-10 minuti. Nel frattempo preparate un canovaccio pulito e inumidito, stendetelo su un piano resistente al calore. Non appena il dolce sarà cotto, sfornatelo e rovesciatelo sul panno umido tenendo la carta forno sopra, toglietela delicatamente per non romperlo e iniziate a formare il rotolo con l'aiuto del telo tenedo il lato corto verso di voi. Lasciate raffreddare completamente arrotolato. Una volta freddo, sgrotolatelo delicatamente per non romperlo, bagnatelo con il latte ( se per dei bambini) o con la bagna al rum( se per i grandi ) . Tagliate 3 strisce larghe 8 cm e dividete ogni striscia in 2 parte, mettete 1 cucchiaio di confettura e stendetela lasciando 1 cm libero sui bordi. Arrotolate ogni merendina e disponetela su una griglia. Sciogliete il cioccolato fondente e una volta fuso versatela su ogni rotolo per ricoprirlo bene. Lasciate solidificare bene prima di toglierle dalla griglia. Si conservano alcuni giorni in un contenitore ermetico o in un sacchetto per alimenti.
Recipe Notes

Usate una teglia di 25 x 35 cm .

Forse la dose di cioccolato fondente per la copertura potrebbe essere poca, dipende dallo spessore della copertura.

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La ricetta di per se è buona, ma non viene riportata la misura della teglia ( io ho usato una teglia 25x 40), poi  Erika dice di controllare la cottura  finchè  la pasta sarà dorata, ma essendo un impasto al cioccolato questo risulta difficile e come altre ricette la dose di cioccolato per coprire le merendine risulta molto scarsa se si vogliono coprire bene e completamente.

Quindi per me la faccina per questa ricetta è buona anche se non ottima.

bene piccoloNon perdete l’occasione di giocare con noi al crazy taste e farci vedere le vostre merendine

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Brioches morbidissime con uvetta

Quando sono un po’ giù di morale la cosa che mi rimette in pace con il mondo è impastare qualcosa. Primo perchè impastare ha un qualcosa di terapeutico per me, mettere le mani nella pasta mi rilassa tantissimo, poi non c’è nulla che mi dia più soddisfazione di vedere la pasta che lievita e sentire il profumo del dolce in forno che si espande per tutta la casa.

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Qualche giorno fa ho visto una ricetta di Morena Roana sul suo blog Menta e cioccolato  e non ho resistito, l’ho fatta, anzi veramente l’ho fatta 2 volte da tanto erano buone le sue focaccine  dolci.

Lei le chiama focaccine , io brioches, perchè in casa mia le focaccine sono solo salate e non volevo creare confusione con i miei figli.

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Comunque focaccine dolci o brioches sono stupende!  Morena parte da un water roux o metodo Tang Zhong , un impasto cotto che riesce a dare all’impasto una morbidezza incredibile.  Ci sono 3 versioni della ricetta sul suo blog, con lievito di birra ( quelle che ho fatto io), con pasta madre e li.co.li, così potete scegliere quello che preferite.

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Non servono capacità particolari ma una planetaria si, l’impasto va incordato e farlo a mano richiede una discreta abilità.

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Brioches morbide con uvetta
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 25 minuti
Tempo Passivo 3 ore
Porzioni
brioches
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 25 minuti
Tempo Passivo 3 ore
Porzioni
brioches
Istruzioni
  1. Mettete la farina in un pentolino, versate l'acqua a filo sempre mescolando quindi portate a 65° su fiamma bassa sempre mescolando. Se non avete un termometro calcolate che ci vorranno circa 3-4 minuti o comunque quando si sarà addensato e mescolando vedrete il fondo. Raffreddate subito velocemente se possibile oppure mettete in una ciotolina, coprite con pellicola a contatto e passate in frigo subito. Il water roux può essere conservato in frigo un paio di giorni quindi eventualmente ne potete preparare un po' di più.
  2. Setacciate la farina, unite il water roux, lo zucchero mescolato alle uova, la ricotta, la vaniglia il lievito sbriciolato ed avviate l'impastatrice con il gancio a velocità bassa. Impastate per qualche minuto, aumentate un po' la velocità e se necessario aggiungete a filo un po'd'acqua, non tutta (tenete conto che vi manca il burro). L'impasto dovrà essere morbido ma gestibile. Se vi sembra troppo duro, aggiungete il resto dell'acqua. Quando avrete portato ad incordatura aggiungete il burro morbido poco alla volta ed il sale senza perdere l'incordatura ( non deve smollarsi ) Quindi unite l'uvetta ben asciugata e fate girare al minimo, giusto il tempo di farla amalgamare bene. Passate l'impasto nella spianatoia, formate una palla e mettela in una ciotola o un contenitore apposito, coprite con pellicola e fate lievitare al caldo finchè non raddoppia di volume ( per me 1ora e 30). Dopo la prima lievitazione pesate l'impasto e dividetelo in 12 parti uguali e formate delle palline. Imburrate o foderate di carta forno unno stampo 20 x 30 cm circa, mettete le palline nello stampo un pochino distanziate le une dalle altre. Coprite ancora e fate lievitare per 1 ora o fino al raddoppio del volume. Spennellate con del latte e infornate a 175° per 25 minuti o finchè dorate . Quando avrete portato ad incordatura aggiungete il burro morbido poco alla volta ed il sale. Riportate ad incordatura.
Recipe Notes

Se volete potete diminuire a 6 g il lievito di birra e far riposare l'impasto tutta la notte in frigorifero dopo il primo impasto.

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Io ho pesato l’impasto e diviso  in 12 palline così da non avere avanzi di pasta.

Ho fatto anche una prova, me ho surgelate 3 e vi assicuro che non perdono nulla anche da scongelate.

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La focaccia con patate di Monica

Sapete benissimo che io adoro i lievitati, impastare mi rende felice, vedere un impasto che lievita mi da una grande soddisfazione, per non parlare poi del profumo che invade la casa quando cuoce, se poi cucino una focaccia la mia gioia è completa.

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Ho visto la ricetta di questa focaccia  sul blog di Monica e Luca, Fotocibiamo, dove già solo guardare le foto appaga i sensi, ma sapendo che poi le ricette vengono come si vedono ti porta a provarle subito.

Loro sono liguri, quindi sulla focaccia nulla da dire, non è la classica focaccia genovese ma la ricetta della nonna di Monica fatta con le patate, una bella focaccia alta, soffice, che non riesci a smettere di mangiare.

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Con questa dose ne vengono 3 ma vi assicuro, vale la pena di farle tutte e tre.

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Focaccia genovese con patate
Una focaccia soffice e gustosa, ottima come accompagnamento per salumi e formaggi.
Tempo di preparazione 45 minuti
Tempo di cottura 25 minuti
Tempo Passivo 2 ore
Porzioni
focacce da 26cm
Ingredienti
Tempo di preparazione 45 minuti
Tempo di cottura 25 minuti
Tempo Passivo 2 ore
Porzioni
focacce da 26cm
Ingredienti
Istruzioni
  1. Lessate le patate con la buccia, quando saranno ben cotte passatele allo schiacciapatate con la buccia, rimarrà nello schiacciapatete e sarà facilissimo toglierle senza scottarsi le mani. Mettete le patate passate in una ciotola e fatele intiepidire, intanto preparate il lievito se usate quello fresco mettendolo in poca acqua tiepida con lo zucchero e 1 cucchiaio di farina e fatelo riposare per una decina di minuti. Mettete nella ciotola della planetaria la farina, la purea di patate, il composto del lievito o, se usate quello secco, il lievito secco e lo zucchero. Iniziate a impastare con il gancio e aggiungete l'acqua poco per volta. La quantità di acqua dipende dalla vostra farina, dal tempo e dalle patate, quindi mettetela poco per volta fino ad ottenere un impasto morbido ma non liquido. Per ultimo, quando l'impasto sarà incordato aggiungete il sale e l'olio, sempre poco per volta per non perdere l'incordatura.( quando l'impasto si arrotola sul gancio è incordato). Rovesciate l'impasto sulla spianatoia, dategli la forma di una palla e mettetelo a lievitare a 28° finchè non sarà raddoppiato di volume. Per me di solito basta 1 ora e 30 se lo metto nel forno spento con solo la lucina accesa. Una volta raddoppiato dividetelo in 3 parti uguali e mettetelo negli stampi da 26 cm già unti , fate riposare qualche minuto, poi stendetelo con le mani delicatamente, copritele con della pellicola e fatele lievitare ancora fino al raddoppio, 1 ora circa. Scaldate il forno ventilato a 220°. Quando le focacce saranno lievitate fate di buchi con la punta delle dita ben oliate, e cospargete di oilo ( non la salamoia classica) , infornate per 25-30 minuti o fino ad avere una superficie ben dorata. Lasciate intiedipire e buon appetito.
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