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Dolce

Le chiacchiere di carnevale della signora Zanzi

Con questo nome mia mamma ha salvato questa ricetta. Su un foglio di un blocchetto per appunti, con le dosi scritte solo in parte perchè una volta si usava così, le dosi erano per la farina, le uova e lo zucchero, poi tutto il resto era”ad occhio” , si sapeva per esperienza impastando quale era la dose giusta di acqua e la consistenza che doveva avere la pasta, quindi anch’io  ho devuto provare la ricetta per capire se andava bene.

Queste chiacchere me le ricordo molto bene, la sig. Zanzi mandava suo marito a portarci grandi vassoi ( e intendo veramente grandi) di chiacchere appena fatte, sottilissime, più sottili di quelle che si trovano in commercio, friabilissime e con lo zucchero semolato, non a velo, sopra e mi ricordo che finivano in pochissime ore, erano troppo buone.

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Chiacchiere della sig. Zanzi
Tempo di preparazione 20 minuti
Tempo di cottura 30 minuti
Tempo Passivo 15 minuti
Porzioni
Tempo di preparazione 20 minuti
Tempo di cottura 30 minuti
Tempo Passivo 15 minuti
Porzioni
Istruzioni
  1. Impastate la farina con lo zucchero, il sale, la scorza grattigiata e le uova, aggiungete poco per volta il vino bianco fino ad ottenere una pasta ben amalgamata ma soda, tipo la pasta all'uovo, se il vino non fosse abbastanza aggiungete 1 cucchiaio di acqua per volta fino alla giusta consistenza . Coprite e fate riposare per 10-15 minuti. Nel frattempo preparate una pentola larga con l'olio a 180° per friggere, un piatto con della carta assorbente e un piatto dove posizionare le chiacchere finite. Tirate la pasta sottile, circa a un paio di millimetri, potete usare il mattarello o la macchina per la pasta ( io uso quella). Con la rotella dentellata ricavate dei rettangoli e fate 2 tagli all'interno del rettangolo senza arrivare ai bordi, seviranno per far arricciare la pasta . Cuocete pochi minuti per lato, la pasta si gonfierà e colorerà in pochi istanti, sgocciolate sulla carta assorbente, poi mettetele su un piatto e cospargetele con lo zucchero che preferite.
Recipe Notes

La manitoba aiuta l'impasto a poter essere steso molto sottile e ad assorbire meno grasso.

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Spero che anche a voi possano piacere come piacciono a me, anche se le mie non sono ancora perfette come quelle della sig. Zanzi.

 

Quadrati di fudge al cioccolato

Non so se conoscete già il fudge, è un dolce molto particolare. Va tenuto in frigorifero ma non indurisce completamente, la sua consistenza è quella di una crema molto densa. Può essere mangiato a quadrotti come un cioccolatino o se volete lo potete far scaldare e servire come salsa su un gelato o un dolce. Potrebbe essere perfetto per San Valentino, da tenere pronto in frigo per ogni esigenza.

La sua realizzazione è molto semplice e veloce, ma attenzione, nella ricetta l’autrice parla solo di latte condensato senza specificare se zuccherato o no.  Con il latte condensato non zuccherato non verrà, rimarrà molle perchè è meno denso del latte condensato zuccherato quindi se lo volete meno dolce dovete cercare il latte evaporato denso o farlo addensare voi prima di preparare la ricetta, ma a questo punto vi consiglio di usare quello zuccherato e non diventare matti.

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Quadrati di fudge al cioccolato
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 5 minuti
Tempo Passivo 60 minuti
Porzioni
pezzi
Ingredienti
Per finire
Tempo di preparazione 10 minuti
Tempo di cottura 5 minuti
Tempo Passivo 60 minuti
Porzioni
pezzi
Ingredienti
Per finire
Istruzioni
  1. Foderate con carta forno uno stampo 20 x 20 cm. fate fondere a bagno maria ( o nel micronde) il cioccolato a pezzi. In una casseruola antiaderente fondete il burro, poi aggiungete il latte condensato, quindi il cioccolato fuso e mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo, aggiungete quindi lo zucchero a velo setacciato e mescolate bene. Versate il composto nello stampo e mettete in frigo per almeno 1 ora. Togliete dal frigo, tagliatelo a cubetti e cospargetelo con del cacao setacciato.
Recipe Notes

Se volete potete usarlo anche caldo come guarnizione di un gelato.

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Il dolce è molto buono, un pochino troppo dolce per i miei gusti, ma potete diminuire un pochino la dose di zucchero a velo se preferite.

La ricetta direi che è buona ma va precisato il tipo di latte condensato usato.

Quindi alla prima ricetta del nuovo libro per Cakes lab  ” Il piccolo libro di Chocolat”  do una bella faccina contenta. 

Ricordatevi di giocare al nostro Crazy taste 

Tortelli di carnevale di Terry

Sono anni che mi ripropongo di fare tortelli e chiacchere per carnevale, poi, vuoi la pigrizia, vuoi la dieta, vuoi l’odore di fritto, mi fanno desistere. Quest’anno però per colpa della mia amica Terry del blog I pasticci di Terry ho già fatto i tortelli .

Terry aveva pubblicato la ricetta ( la trovate qui ) lo scorso anno e già l’avevo salvata, quest’anno l’ho rivista e non ho aspettato, li ho fatti subito . Per fortuna che ne ho assaggiato qualcuno mentre li facevo perchè tempo 30 minuti mio marito li aveva già finiti tutti !

Sono soffici, morbidi, molto buoni. sono tortelli alla milanese, senza creme all’interno quindi vi consiglio di aromatizzarli bene, con limone come fa Terry o arancia, vaniglia, insomma il gusto che più vi piace.

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Tortelli di carnevale di Terry
Tempo di preparazione 20 minuti
Tempo di cottura 30 minuti
Tempo Passivo 15 minuti
Porzioni
Tempo di preparazione 20 minuti
Tempo di cottura 30 minuti
Tempo Passivo 15 minuti
Porzioni
Istruzioni
  1. Mettete in una pentola il latte, il burro, lo zucchero, la scorza di limone e il sale. Portate a bollore e appena accenna togliete la pentola dal fuoco e mettere tutta in una volta la farina, mischiata con il lievito. Mescolate con un cucchiaio di legno, rimettete sul fuoco e mescolate fino a quando si forma una palla e l'impasto tende a velare il fondo della pentola. A questo punto mettete la palla di impasto in una larga ciotola e fate intiepidire. Quindi aggiungete le uova, una alla volta, non aggiungendo l’altra prima che non abbia incorporato la precedente. Fate così per tutte le uova e i tuorli, io per pigrizia uso lefuste elettriche alla velocità minima o la planetaria. L’impasto deve essere morbido ma che non cada dal cucchiaio. Mettere l’olio sul fuoco e scaldate, fino a circa 170°. Usando due cucchiaini mettere mezzo cucchiaino alla volta dentro l’olio. Il composto andrà sul fondo ma verrà subito a galla, entro pochi secondi, se l’olio è a temperatura giusta. friggete pochi tortelli alla volta. Si gireranno da soli, aiutateli magari con una schiumarola, dovranno dorarsi piano, ma non scurirsi troppo velocemente altrimenti vuol dire che l’olio è troppo caldo e restano crudi dentro. Scolateli su foglio assorbente e poi passateli subito nello zucchero semolato, rotolandoli uno a uno.
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Mi racconmando per il fritto : olio di arachidi, temperatura di 170° massimo 180°, palline grandi poco più di mezzo cucchiaino e zucchero subito appena scolati, altrimenti non si attacca.

…e che il carnevale abbia inizio, chissà mai che riesca anche a fare le chiacchere quest’anno.

Taiyaki, un pesciolino per cominciare la giornata alla grande

Un paio di anni fa ho cominciato ad avvicinarmi alla cultura giapponese, alla sua cucina, alle sue tradizioni. Ho cominciato a  conoscere meglio alcuni piatti noti, come il sushi ( e qui potete trovare una ricetta e la spiegazione con le foto per fare gli uramaki) , i dolci e  questi deliziosi pesciolini, i Taiyaki, farciti tradizionalmente con Anko, una marmellata di fagioli azuki, ma anche con una crema al cioccolato.

L’impasto è molto simili a quello per i pancakes o per i waffle, ma ammetterete con con quasta forma sono molto carini.

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Taiyaki
Istruzioni
  1. Setacciate in una ciotola gli ingredienti secchi , farina, zucchero, lievito e sale. A parte mescolate il latte con l'uovo, unite i due composti mescolando solo il tempo necessario ad ottenere un impasto liscio. Scaldate la piastra sul fuoco, ungetela bene, mettete 1 grosso cucchiaio di impasto in ogni cavità, poi 1 cucchiai del ripieno che avete scelto e coprite con altra pastella fino a riempire la cavità . Chiudete subito, aspettate 2 minuti e girate lo stampo per cuocere sull'altro lato. Cuocete fino ad avere un bel colore dorato. Togliete delicatamente dallo stampo. Ungete di nuovo e rifate il procedimento fino a finire la pastella. Servire tiepidi, se volete potete anche servirli con dello sciroppo o del miele a seconda del vostro ripieno.
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Ovviamente non ho resistito a provarli anche con la crema alla nocciola e sono buonissimi mangiati ancora tiepidi con la crema che si fonde.

Lo stampo io l’ho preso su amazon UK , perchè costava molto meno che sul sito italiano ed è arrivato in pochissimo tempo.

Ovviamente lo stampo servirà anche per altre ricette, magari salate e con ripieni di pesce per rimanere in tema.

Chocolate chunk cookies

Ogni tanto mia figlia entra in cucina e comincia a preparare dolci e io mi rivedo alla sua età, quando sfornavo torte e biscotti. Mi fa piacere che le piaccia cucinare perchè trovo che, nella cucina, si possa esprimere l’amore per le persone che ci circondano.

Spesso prepara dolci da portare a scuola per i compagni e questi fanno parte di quella serie . Biscottoni al cioccolato, ricchi, tratti dal libro di California Bakery, una garanzia.

Per evitare che si appiattiscano troppo in cottura essendo molto grossi, Giulia ha messo l ‘impasto in uno stampo per tartellette, così hanno tenuto una forma regolare.

 

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Chocolate Chunk Cookies
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Tempo Passivo 30 minuti
Porzioni
biscotti molto grandi o 20 biscotti medi
Tempo di preparazione 30 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Tempo Passivo 30 minuti
Porzioni
biscotti molto grandi o 20 biscotti medi
Istruzioni
  1. Con le fruste elettriche lavorate il burro con i 2 tipi di zucchero, poi aggiungete le uova, una per volta e la vaniglia. In un'altra ciotola mescolate la farina 00, quella integrale, i fiocchi d'avena, il cacao, il bicarbonato e il sale. Mescolate ora i 2 composti aggiungendo poco per volta gli ingredienti secchi nel composto di burro e uova. Per ultimo inserite il cioccolato bianco a pezzetti. Coprite e mettete a raffreddare in frigo per almeno 30 minuti. Quando il composto sarà ben freddo formate delle palline e mettetele su una teglia con carta forno o in una teglia per tartellette, schiacciandole leggermente. Se impiegate troppo tempo, ripassate in frigo per 10 minuti prima i infornare. Cuocete in forno statico a 180° per 20 minuti . Lasciate raffreddare sulla teglia.
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Griglia alle mele

Come vi avevo già raccontato nel mio post precedente, questo mese per Cakes lab testiamo il libro Una mela al giorno di Keda Black, un libro di sole ricette dolci con le mele.

Come prima ricetta avevo provato la composta al forno, ottima per la colazione, spalmata sul pane ma anche per essere usata come componente di un dolce e proprio questa è la seconda ricetta, la Griglia alle mele, un dolce di pasta sfoglia con un goloso ripieno di mele cotte.

La ricetta è una di quelle ricette salva dessert, velocissima se la preparate con una asta sfoglia pronta, scenografica e molto buona e leggera. A casa mia è un dolce che piace molto sia così al naturale che accompagnata da una crema vaniglia tiepida.

La ricetta del libro è molto basilare, ma dalla foto si vedono delle mele a fette e dell’uvetta che non sono riportate negli ingredienti e sono necessari per dare un po’ di corpo alla composta.

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Griglia alle mele
Tempo di preparazione 1 ora
Tempo di cottura 30 minuti
Porzioni
porzioni
Ingredienti
Tempo di preparazione 1 ora
Tempo di cottura 30 minuti
Porzioni
porzioni
Ingredienti
Istruzioni
  1. Dividete la pasta sfoglia in 2/3 e 1/3 . Stendete la pasta sfoglia in 2 cerchi, bucherellate con una forchetta, mettete la composta sul disco più grande lascianso un bordo libero di 1 cm, appoggiateci sopra la mela a fette e l'uvetta ammollata e strizzata, con un pennello bagnate il bordo libero . Con il rullo apposito formate la griglia sul secondo disco di sfoglia e appoggiatelo sigillandolo bene con la base. Infornate a 220° per circa 30 minuti ( attenzione che non scurisca troppo). Spolverizzare di zucchero a velo prima di servire
Recipe Notes

Potete usare anche la pasta sfoglia già pronta, in questo caso vi serviranno 2 dischi di pasta ma il secondo andrà ridotto in quando la griglia farà allargare la pasta .

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Quindi per me questa ricetta si merita una faccina contenta ma non entusiasta per la mancanza di suggerimenti su come arricchire la torta come nella foto del libro.

 

Quattro quarti alle mele caramellate, mandorle e cannella

E’ sempre difficile proporre un dolce a gennaio. Arriviamo da un periodo di grandi abbuffate, di tanti, troppi dolci, ma il libro di Cakes lab  è sempre un libro di ricette dolci, quindi abbiamo cercato un libro un po’ più leggero, un libro di ricette di mele.

Una mela al giorno è il titolo del libro di Keda Black  che testeremo a gennaio e come sempre vogliamo proporvi una ricetta per giocare con noi al Crazy taste,

una quattro quarti con mele caramellate .

Il regolamento per giocare  lo trovate come al solito su Cakes lab , potete variare la farina, aggiungere delle spezie e farle in formato mini o torta ma la base deve essere una 4/4.

Io ho usato degli stampi a forma di mele che avevo da tanto tempo e non avevo mai usato e ho sostituito parte della farina bianca con della farina di mandorle e aggiuto della cannella che io adoro con le mele.

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4/4 alle mele caramellate
Tempo di preparazione 20 minuti
Tempo di cottura 30 minuti
Porzioni
tortine
Ingredienti
Tempo di preparazione 20 minuti
Tempo di cottura 30 minuti
Porzioni
tortine
Ingredienti
Istruzioni
  1. Preparate le mele caramellate pelando e facendo le mele a cubetti e bagnatele con il succo di limone. In una padella fate sciogliere il burro, agiungete le mele, fatele saltare 2 minuti, poi aggiungete lo zucchero e fate caramellare il tutto senza scurire troppo le mele. Toglietele dal fuoco e fatele raffreddare. Per il dolce montate il burro con lo zucchero, quindi aggiungete, una per volta, le uova, poi la farina setacciate, la farina di mandorle e la cannella. Aggiungete al composto le mele ormai fredde, versatele nelle tortiere e cuocete a 180° per 30 minuti. Servite cosparse di zucchero a velo.
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Potete servirle lisce per la colazione o con della salsa vaniglia e delle altre mele caramellate, a lato, come dessert a fine pasto ( ammetto di averle provate così e le ho trovate molto buone).

Quindi se volete giocare con noi al Crazy taste, qui trovate la locandina  e su Cakes lab tutto il regolamento

 

 

Tortini alla nocciola di Luca Montersino

Per il nostro Cakes lab siamo ancora alle prese con il libro Croissant e biscotti di Luca Montersino. Questo libro è come lòe montagne russe, ti gasa, ti esalta e in un attimo ti butta a terra.

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Le ricette sono intriganti, le foto ti mettono voglia di metterti subito all’opera, poi la leggi e scopri che è un libro scritto per chi sa cucinare, per chi capisce al volo come comportarsi con una ricetta che non da spiegazioni esatte, che non da la misura degli stampi, che non avverte di quali potrebbero essere i problemi . Insomma avete capito che questo libro non è proprio tra i miei preferiti. Montersino mi piace ma i suoi libri molto meno.

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Quindi prima di darvi la ricetta vi dirò cosa fare:

le semisfere sono da circa 8 cm di diametro

la granella non è 100 g ma di più perchè viservirà anche quella per rivestire gli stampi e nella ricetta non è segnata

gli stampi andranno imburrati bene per permettere alla granella di stare attaccata

usate una sac a poche per riempire le semisfere o rovinerete la granella

i tempi di cottura saranno di circa 30 minuti, al tatto dovranno essere cotti e sodi .

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Tortini alla nocciola
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 30 minuti
Porzioni
tortini
Ingredienti
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 30 minuti
Porzioni
tortini
Ingredienti
Istruzioni
  1. Montate gli albumi, quando cominceranno a diventare bianchi aggiungete lo zucchero semolato , montate a neve ma non troppo soda. Ora con una spatola aggiungete il cacao setacciato, la farina di nocciole e 100 g di granella di nocciole. Imburrate bene le semisfere e rivestitele con i 50 g di granella di nocciole . Mettete l'impasto in una sac a poche e riempite delicatamente le semisfere senza rovinare la granella. Riempite fino al bordo. Cuocete in forno a 170° per 30 minuti , toccando delicatamente con un dito il dolce dovrà essere sodo. Fate raffreddare qualche minuto prima di sformare, servire spolverizzati di zucchero a velo su metà dolce.
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Comunque dopo averli fatti un paio di volte questo è il mio risultato, spero che anche a voi riescano bene, ma non è detto .

Quindi per me questa ricetta si merita una faccina poco contenta!

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Corona di brioche con datteri, cioccolato e fave Tonka

In questo periodo dell’anno comincio a pensare alle ricette da fare e presentare durante le cene del periodo delle feste natalizie.

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Non so voi, ma in questo periodo mi piace preparare pane e dolci che possano anche essere usati come centro tavola o comunque che si presentino in modo più scenografico del solito.

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Cosa c’è che vi riporta alle feste se non la frutta secca ? A casa mia  usa regalare o consumare più frutta secca in questo periodo che in tutto il resto dell’anno, quindi potevo non fare un dolce con i datteri ? Non sono molti anni che li ho riscoperti, li vedevo sempre in tavola, mio papà ne andava matto ma io non li volevo assaggiare, poi ho assaggiato questi di Ventura e ho capito cosa mi ero persa in questi anni.

Per questa ricetta ho usati i Datteri Deglet nour in ramo, belli, grossi e polposi, morbidi e saporiti, peggio delle ciliegie, non riesci a smettere di mangiarli e il metodo Tang Zhong per l’impasto che lascia la pasta  morbida e soffice.

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Corona di brioche con datteri e cioccolato
Tempo di preparazione 1 ora
Tempo Passivo 3 ore circa
Porzioni
corona
Tempo di preparazione 1 ora
Tempo Passivo 3 ore circa
Porzioni
corona
Istruzioni
  1. Preparate il tang zhong mettendo il latte e la farina in un pentolino e scaldatelo fino a 65° circa, quando il composto si addenserà e si potrà vedere il fondo del pentolino. Mettetelo in una ciotola coperto a contatto e in frigo fino al momento dell'utilizzo. Potete prepararlo anche il giorno prima. Preparate il lievitino mettendo nel latte tiepido lo zucchero e il lievito, mescolate e aspettate 10 minuti circa. Nella ciotola della planetaria mettete la farina, il sale, l'uovo, la panna, il lievitino e il tang zhong, impastate bene per almeno 5 minuti, poi aggiungete il burro a pezzetti e continuate a impastare finchè sarà ben assorbito dall'impasto. Aggiugete ora, alla velocità minima, i datteri e il cioccolato, mescolando giusto il tempo di incorporarli, mettete una grattugiata di fava Tonka o, in sostituzione, un po' di vaniglia. La fava tonka ha un profumo stupendo che pervaderà tutta la casa. L'impasto sarà pronto quando si staccherà bene dalla ciotola e si attaccherà alla pala dell'impastatrice ( incordato). Rovesciatelo su un piano infarinato, impastatelo a mano per dargli una forma rotonda, mettetelo in una ciotola capiente, copritelo con della pellicola, un panno e fatelo lievitare per circa 1 ora e 30 minuti o finchè non sarà raddoppiato.
  2. Fatta la prima lievitazione rovesciate l'impasto su un piano infarinato, stendetelo delicatamente a 1 cm di spessore, ricavate dei cerchi con un tagliapasta o un bicchiere di circa 8 cm di diametro, sovrapponete 4 cerchi per 1 cm uno sull'altro.
  3. Arrotolate senza stringere troppo i dischi per ottenere un cilindro.
  4. Tagliate il cilindro a metà, appoggiate le roselline così ottenute in una tortiera distanziandole di 2 cm una dall'altra. Verranno 8 roselline. Fate lievitare ancora per 1 ora, poi spennellate con il tuorlo diluito con il latte e mettete in forno a 175° per 30 minuti circa .
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Spero si capisca la morbidezza di questo impasto e con questi pezzetti di dattero e cioccolato diventa veramente irresistibile.

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Una piccola nota sui datteri,i romani utilizzavano i datteri per aromatizzare il vino, per fare dolci, e per produrre – in seguito a fermentazione – bevande alcoliche. Un medico arabo dell’antichità attribuiva ai datteri la virtù di rendere agili e forti i popoli nomadi che se ne nutrivano durante le traversate del deserto, questo anche grazie alle molteplici proprietà di questo frutto.

Nei ricettari medievali e rinascimentali i datteri erano presenti non solo come frutto da servire a a fine pranzo, ma anche come ingrediente fondamentale di ricette più complesse, in preparazioni dolci e salate. Ancora oggi sono perfetti per essere serviti con carni e formaggio, al naturale o come creme e salse.

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Treccine alla ricotta

Non so perchè ma quando sento il Natale arrivare mi viene voglia di preparare quei dolci, più piccoli, da colazione, da merenda, quelli che prepari quando sai che viene un’amica a trovarti per quattro chiacchere e vuoi offrire qualcosa con il caffè, ma che non vi distragga dalle mille cose che dovete raccontarvi . Un dolce che si possa sbocconcellare mentre si chiacchera, ecco le treccine alla ricotta di Luca Montersino sono così.

Leggere, senza uova,  delicate nel sapore , morbide ma non troppo, ideali per essere anche inzuppate nel latte.

treccine-ricotta-pp-1

La ricetta fa parte di Croissant e biscotti il libro che in questi 2 mesi testeremo per Cakes lab.

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Non pensate subito che ci piace vincere facile, come tanti grandi chef anche Montersino, a volte, è poco preciso nelle sue ricette.

In questa, ad esempio, non spiega quanto deve essere lungo il rottolo di pasta e quanti pezzi vengono con la dose che propone.

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Nella spiegazione della ricetta non si capisce se l’uovo va nell’impasto o serve solo x spennellare alla fine e non si parla negli ingredienti dello zucchero per spolverarli.

Comunque vengono 22 treccine , l’uovo serve solo per pennellare quindi lo potete sostituire con del latte e secondo me e il mio forno 150° sono troppo pochi, io ho fatto 175° e 20 minuti sono giusti. ( la prima volta a 150° erano crudi).

Ecco la ricetta per le treccine

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Treccine alla ricotta
Morbide treccine dolci , senza uova e senza burro, leggere e perfette per la colazione
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Porzioni
treccine
Tempo di preparazione 15 minuti
Tempo di cottura 20 minuti
Porzioni
treccine
Istruzioni
  1. Mescolate tutti gli ingredienti e impastate, senza lavorare troppo, fino ad ottenere un composto liscio e ben amalgamato. Ricavate dall'impasto tante palline, ognuna del peso di circa 60 g. Stendete ogni pallina in un filoncino lungo circa 20 cm, piegatelo a U e intrecciatelo 2 volte . Disponete le treccine su una teglia foderata con carta forno, pennellatele con l'uovo sbattuto( o del latte ) e cospargetele con lo zucchero. Cuocetele in forno caldo a 175° per circa 20 minuti. Finchè saranno dorati
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treccine-ricotta-1

Quindi a questa ricetta, più per come è scritta, che non per il gusto do una faccina contenta ma non felice.

bene piccolo