So che la conservazione non è la stessa, che il sapore non sarà uguale, ma questa colomba non ha proprio niente da invidiare alla sua omonima con la pasta madre. E’ soffice come una nuvola e se il dubbio è che non si conservi più di un paio di giorni fresca, non c’è problema, non durerà così tanto, la finirete sicuramente prima.
400)
lievito disidratato
zucchero e 15 da aggiungere eventualmente dopo )
quella di Morena, ma solo perchè questa la uso per altri dolci e mi
piace molto )
amare
lievitazione dovuta al poco lievito usato, per cui va iniziata alla
sera e finita il giorno dopo ma non spaventatevi , non è per niente
complicata .
impastando la farina con acqua e lievito e fatto riposare circa 1ora
e ½.
sarà gonfiato, mettetelo nella ciotola della planetaria con la
foglia e cominciate a impastarlo con 1 tuorlo, un po’ di zucchero
sciolto nell’acqua e un po’ di farina ( io ho fatto così perchè la
mia planetaria fa fatica a impastare piccole quantità e solo i
tuorli come suggerisce Morena non riusciva), fate incordare bene (
incordare vuol dire che l’impasto si deve attaccare alla foglia e
lasciare le pareti della ciotola ben pulite, questo succede perchè
il glutine comincia a formarsi e renderà il composto molto elastico
) , poi continuate aggiungendo l’altro tuorlo, il resto dello
zucchero con l’acqua e ancora farina , fate attenzione a non perdere
l’incordatura . Lasciate andare la planetaria senza avere fretta , ci
vorranno almeno 10 minuti.
, ma non troppo ( deve essere abbastanza morbido da poterlo
schiacciare , ma non ridotto in crema ) a pezzetti, facendolo
incorporare bene.
saranno belle pulite.
mettetelo a riposare in frigo per 3-4 ore , poi prima di andare a
dormire , toglietelo dal frigo e lasciatelo a temperatura ambiente
fino al mattino.
l’impasto , mettetelo nella planetaria e aggiungete la farina, il
miele,il sale, lo zucchero, gli aromi e portare ad incordatura.
tuorli, aspettando che il primo sia stato ben assorbito prima di
unire il secondo.
lentamente sempre tenendo d’occhio l’incordatura.
canditi . In questo caso tenete conto di aumentare la misura dello
stampo ( servirà uno stampo da 1 kg ).
ora.
pochino la pasta, arrotolatela se se stessa facendo un filone che andrà a formare le ali , lavorate il secondo
pezzo nello stesso modo e mettetelo nell’altro senso nello stampo per
formare il corpo.
pasta arriverà ad 1 cm dal bordo del pirottino.
la farina di mandorle con lo zucchero, l’amido ( o la fecola) e
aggiungete tanto albume quanto ne servirà ad avere un composto
sodo,ma non troppo duro. Si deve riuscire a stendere, ma non deve
colare dalla colomba.
infornata copritela con la glassa ( io mi aiuto usando una sac a
poche con bocchette piatta, trovo che venga più uniforme, ma va
benissimo anche usare un cucchiaio ), poi spolveratela con zucchero a
velo abbondante, granella di zucchero e qualche mandorla non pelata.
minuti. (Se avete un termometro a sonda la temperatura interna ideale
è di 94°-96°)
alla sua base 2 aghi da maglia , poi capovolgetela e fatela
raffreddare a testa in giù sospesa, questo serve a far si che la
colomba non si afflosci raffreddandosi.