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Dolci

La possiamo chiamare panarellina ?

Ci sono dei dolci che ti ricordano momenti belli della tua vita, di solito sono i dolci dell’infanzia che vengono associati a momenti spensierati, a ricordi piacevoli ma in questo caso è il  ricordo  molto recente di una vacanza
Qualche anno fa dei cari amici ci invitarono a passare con loro qualche giorno al mare in una splendida isoletta della Sardegna, l’Isola Piana .Un posto bellissimo, piccolo dove si arriva solo in barca , dove tutti si conoscono da sempre e i bambini sono liberi di girare senza pericoli . Sarà stato il posto, il mare della Sardegna, la compagnia, il relax ma mi sono proprio divertita e anche la colazione tutti insieme era un bel momento reso ancora più “buono” da questa torta Panarellina che tutte le mattine compariva sulla nostra tavola. Di tradizione ligure la Panarellina credo sia una torta che molti conoscono  ma la ricetta originale io non ce l’ho , ho questa che a me piace tanto e faccio spesso. Molto veloce e con la caratteristica che va in forno freddo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

per una teglia di 28 cm

230 gr zucchero
110 gr mandorle spellate
4 uova intere
170 gr burro morbido
80 gr fecola di patate
40 gr maizena
40 gr farina 00
1 bustina lievito per dolci
1 bustina di vanillina
1 fialetta di aroma di mandorla ( io uso 1/2 di quella di mandorle amare)

zucchero a velo per decorare

La cosa migliore sarebbe usare il bimby, ma anche un buon robot da cucina va bene.
Frullare bene lo zucchero con le mandorle fino ad ottenere una farina, aggiungere le uova e continuare a mescolare nel robot. Poco per volta unite il burro, le farine , il lievito, gli aromi e mescolare ancora un minuto.
Foderare una teglia apribile da 28 cm e foderarla con carta forno, versarvi il composto, mettere nel forno freddo e cuocere a 170° per 35 minuti ( se potete con forno ventilato) nella parte centrale.
Lasciate intiepidire, poi sformate e spolverate con zucchero velo.

 

I “suoi ” croissant atto II….

Mi è sempre piaciuto impastare, non so perchè, ma mi rilassa molto e una delle cose che mi da più soddisfazione sono i croissant. La pasta sfogliata, il profumo, la crosta fragrante, lo zucchero che ti si attacca alle dita , l’interno morbido e burroso , una meraviglia e tra le tante ricette che ho provato quella che mi riesce sempre bene è quella di Paoletta di Anice e Cannella. Chi ama impastare la conosce per forza, è bravissima e sempre disponibile con tutti per qualsiasi chiarimento o dubbio.Nel suo blog troverete diverse versioni , questa versione  l’ ha chiamata Atto II .
Se volete concedervi una coccola dovete provarli.

 Ingredienti:

275 gr di manitoba
275 gr di 00
  15 gr di lievito di birra fresco ( oppure 5 gr di quello secco )
  10 gr di sale ( io 15 gr)
  90 gr di zucchero
    1 tuorlo
170 gr di acqua
115/125 gr di latte
  30 gr di burro
Aromi:
1 buccia d’arancia grattugiata (o limone)
1 cucchiaio di rhum
1 cucchiaino estratto di vaniglia (o la raschiatura di un baccello)
Inoltre:
290 gr di burro per i “giri”
1 uovo per la spennellatura finale

Mescolate insieme le 2 farine e da queste prendetene 150 gr per fare il poolish.
Mescolate i 150 gr di farina con il lievito di birra e 170 gr d’acqua, coprite e fate lievitare per 1 ora circa.
Mettete nella planetaria con la foglia il poolish ,2/3 cucchiai di farina e fate partire , dopo qualche giro unite il tuorlo e farlo assorbire, aggiungere metà dello zucchero, poi ,una volta assorbito, ancora un po’ di farina,continuare così aggiungendo anche il latte, il sale, gli aromi , fino ad esaurimento. L’impasto dovrà essere liscio ed elastico, a questo punto incorporare il burro che dovrà essere a pezzetti, morbido, ma non liquido.Mettere il gancio e far incordare per bene.
Coprire con della pellicola e mettere in frigo per 1 ora.
Nel frattempo togliete il burro  per la sfogliatura dal frigo e preparatelo mettendolo tra due fogli  di pellicola o carta forno e stenderlo con un mattarello fino ad ottenere un rettangolo di circa 20 x25.
Togliere la pasta dal frigo e stenderla in un rettangolo di circa 22 X 38 , mettere il rettangolo di burro in modo che copra 2/3 della pasta , piegare la parte vuota verso il metà del burro e la seconda metà a libro sulle due.

(La parte gialla è la pasta, la parte bianca il burro, poi piegate la parte gialla vuota sulla metà centrale bianca e la parte bianca di sinistra sulle due .)

 Coprire bene con della pellicola  e mettere in frigo a riposare per 10 minuti.
 Da adesso è tutto più facile !!
Dopo i 10 minuti togliere il pacchetto dal frigo , posizionalo davanti a voi, sulla spianatoia con il lato aperto a destra.
Tirarlo con il mattarello , ( delicatamente per non far uscire il burro) stenderlo in un lungo rettangolo alto circa 7/8 mm.
Piegare ancora a libro prima il lato inferiore , poi quello superiore.
Coprirlo ancora e rimetterlo in frigo per 40 minuti. Avete fatto il primo giro o prima piega  !
Dovete farne ancora 2 , nello stesso modo.
Dopo la 3° piega e i 40 minuti di riposo in frigo, togliere l’impasto e stenderlo in un rettangolo lungo e stretto alto 5/7 mm.
Tagliate dei triangoli , incidete per 1 cm sul lato corto e arrotolate la pasta dal lato corto tenendo leggermente tesa la punta.Tenete la punta sotto il croissant, così durante la cottura non si alza.
Ora fate lievitare coperti per  2 ore e 30 / 45  a 20° ( se fa freddo metteteli un forno con solo la luce accesa). Devono gonfiarsi bene.

Poi spennellate con uovo sbattuto e spolverizzare di zucchero semolato o a granella.
Infornare a 220° per 5 minuti, poi abbassare a 190° per circa 10 minuti, ma controllate la cottura ( ogni forno cambia un po’ ), devono essere ben dorati , ma non troppo scuri.
Io ho provato anche a congelarli da cotti e scongelarli per la colazione del mattino…Fantastici!

Non lasciatevi scoraggiare dalla spiegazione ,è più complicato spiegare che non fare.
Provate almeno una volta . 
Sul sito di Paoletta troverete delle bellissime immagini che vi spiegheranno perfettamente i giri.

 

Donuts…ciambelle…comunque li chiami sono buoni

Già in un altro post avevo detto che ormai siamo abituati a chiamare le cose con nomi stranieri , ecco un’altro esempio, una volta si sarebbero chiamate ciambelle, ora sono i Donuts.
Chi ha la mia età si ricorderà di queste meraviglie mangiate come merenda dopo il bagno al mare ( tranne mia sorella che non li ama ), una merenda che farebbe inorridire tutti i nutrizionisti di oggi, ma che era tanto buona !!
La variante moderna prevede varie coperture , zucchero, cioccolato , glasse varie per gusto e colore , qui dovete solo dar sfogo alla vostra immaginazione , a casa nostra si usa o zucchero semolato ( non a velo ) o cioccolato fondente , non si sgarra.
Io vi do la mia ricetta , voi metteteci la fantasia nella copertura .

Per circa 10 ciambelle di 8 cm
125 gr farina 00
125 gr farina manitoba
  35 gr zucchero
  40 gr burro morbido
  65 gr acqua appena tiepida
  60 gr latte
  12 gr lievito di birra fresco ( 1/2 cubetto) o 4 gr di quello secco
    1 pizzico di sale
       scorza di limone
      olio per friggere ( io uso olio di arachidi )

per finire,a scelta,
 zucchero semolato
 cioccolato fondente

Sciogliere il lievito nell’acqua .
Mescolare le due farine, lo zucchero, la scorza grattugiata, cominciare ad impastare aggiungendo il burro morbido( non sciolto),il latte, l’acqua con il lievito e per ultimo il sale.
Otterrete un’impasto morbido , liscio.
Mettete in una ciotola infarinata, coprite con della pellicola e fate lievitare per un paio d’ore.
Versate l’impasto su una spianatoia infarinata,senza lavorarlo troppo, stendete con il mattarello fino a uno spessore di 5 mm.
Tagliare dei dischi di circa 8 cm , con un coppapasta o un bicchierini da liquore fare il foro centrale.( nulla vieta , se preferite, di fare semplicemente dei dischi e ottenere dei bomboloni)
Lasciate lievitare ancora per 30 minuti.
Preparate una pentola per friggere con abbondante olio.
Quando cuoceranno aumenteranno di volume per cui non mettetene troppi nella pentola.
Fateli dorare bene da entrambi i lati, poi quando sono pronti, scolateli su carta assorbente per un momento, poi prima che si asciughino del tutto passateli nello zucchero semolato ( così si attaccherà bene).
Se invece volete coprirli di cioccolato ( solo su un lato), fateli asciugare bene, raffreddare e poi passateli velocemente nel cioccolato fuso e appoggiarli ad asciugare dal lato senza copertura.

I dolci della mia infanzia, il pan meino.

Qualche giorno fa era San Giorgio e qui a Varese, un’iniziativa del comune ha riportato nei panifici la tradizione del pan meino, un dolce povero, fatto con farina gialla e che per tradizione veniva fatto il 23 aprile, San Giorgio , protettore dei lattai, giorno in cui si firmavano i contratti  per le forniture dell’anno e si festeggiava  con pan meino e panna fresca.
Questa cosa mi ha fatto ricordare la mia infanzia ,quando mia mamma andava dalla Signora Melia , la nostra prestinaia e ci comprava questi dolci , ne comprava tanti di questi bellissimi dischi dorati con lo zucchero a velo sopra e la sera li mangiavamo con delle gran tazze di latte, era  una delle cose più buone del mondo, per una sera si trasgredivano le regole e si potevano mangiare solo latte e dolci.Purtroppo non ho la ricetta della signora Melia, ma questa versione la trovo altrettanto buona .
Ci sono tante varianti di questo dolce, con lievito di birra o lievito per dolci, con o senza fiori di sambuco, ma questa è quella che mi piace di più .
 ….e io questa sera mi mangio latte e pan meino….come una volta.

Per circa 10 pezzi
190 gr farina bianca 00
290 gr farina giallo fioretto ( quella fine per dolci )
150 gr burro sciolto
150 gr zucchero
    3 uova
    1 bustina lievito per dolci
    1 pizzico di sale
    1 bustina di vanillina
zucchero velo e zucchero semolato per decorare.

Sbattere bene le uova con lo zucchero , poi aggiugere il burro ormai freddo, la vanillina, il sale e poi le due farine.
Otterrete un composto morbido e vellutato.
Fate riposare in frigorifero per mezz’ora, poi fatene delle palline da circa 60 gr e sciacciatele fino ad ottenere dei dischetti di circa 2 cm di altezza . Metteteli su una placca da forno distanziati, e spolverateli con zucchero semolato e zucchero a velo .
Cuocere in forno caldo a 180° per 20 minuti.

Con questo post partecipo al contest Il Sapore dei Ricordi di “La cucina leggera”:

 

Panna cotta al cioccolato bianco

Della panna cotta mi piace poco la consistenza che gli da la colla di pesce , ma un giorno ho scoperto questo trucchetto per sostituirla che mi piace molto, usare un preparato per budino.Se ne usa una parte al posto dello zucchero e della colla di pesce. Non arricciate il naso, prima dovete provarla.
Questa è la versione che a casa mia piace di più, con cioccolato bianco, poi la potete servire con palline di cioccolato o caramello o fragole fresche.

250 gr panna fresca
250 gr latte intero fresco
 25 gr preparato per budino alla vaniglia ( io uso Elah )
100 gr cioccolato bianco
    1 stecca di vaniglia
Mettere a bollire il latte e la panna con la stecca di vaniglia tagliata per il lungo.
Quando comincia a bollire, togliere la stecca dal latte e con un coltellino togliergli i semi e rimetterli nel latte.
( A me piace vedere i semini neri della vaniglia, ma se non vi piace potete non metterli)
Aggiungere il preparato e con una frusta mescolare finché riprende il bollore.
Togliere dal fuoco, unire il cioccolato a pezzetti e mescolare con un cucchiaio di legno finché sarà tutto completamente sciolto.
Versare in uno stampo da budino o in coppette singole o bicchierini.
Quando sarà freddo sformarlo ( se avete usato lo stampo) e decoratelo a vostro piacimento.

Se preferite la versione grande ….

Crumble di fragole e rabarbaro

Dopo aver preparato un’aperitivo veloce per gli amici , prepariamo anche un dolce altrettanto veloce e comodo , il crumble.
Il crumble è fatto da uno strato di frutta ricoperta da una miscela di farina , zucchero, mandorle e burro.
Oggi ho usato fragole ( adesso cominciano ad avere un po’ di sapore) e coste di rabarbaro , ma potete usare anche gli altri tipi di frutti di bosco ( a me piace molto con le more) o le mele , le albicocche o le prugne.

Per la base :
300 gr di fragole
 4/5 coste di rabarbaro
  80 gr  di zucchero di canna
  20 gr zucchero vanigliato
  30 gr burro
   1 cucchiaino di fecola

Per il crumble :
100 gr farina bianca 00
  80 gr zucchero
  80 gr farina di mandorle
100 gr burro
       mandorle a scaglie

Pulite e tagliate a metà ( a quarti se sono grandi) le fragole.
Pulite e tagliate a tocchetti le coste di rabarbaro, mettetelo in un piatto con i due zuccheri e mescolate.
In un pentolino fate sciogliere 30 gr di burro, aggiungete il rabarbaro, lo zucchero e fatelo cuocere finché sarà ben tenero e caramellato.
In una ciotola mescolate la farina, lo zucchero, la farina di mandorle ( se non la trovate prendete delle mandorle pelate e frullatele con un cucchiaio dello zucchero del l’impasto) , aggiungete il burro a pezzetti e con la punta delle dita lavorate fino ad ottenere delle grosse briciole.
In una pirofila imburrata mettete il rabarbaro, le fragole , versateci sopra il composto di farina e zucchero e cospargetelo con delle mandorle a scaglie.
Mettere in forno a 200° e cuocere per 20/25 minuti, finché avrà un bel colore dorato.
Servite tiepido , volendo potete accompagnarlo con del gelato alla vaniglia.

Banana bread

Oggi facciamo il Banana bread ! Ormai siamo abituati ad usare nomi inglesi per tutto, tanto che, questo dolce, semplice, fatto con le banane diventa elegante.
Non so a casa vostra, ma nella mia ,quando le banane cominciano a scurirsi nessuno più le vuole mangiare , rimangono li, tristi ad abbandonate finché qualcuno decide che sono da buttare. Ma, dato che mi da fastidio buttare le cose da mangiare , ecco che scatta il riutilizzo ( riciclo non mi piace molto) e allora  Dolce di banane .

250 gr farina
  70 gr burro
140 gr zucchero
   2 uova intere
2/3 banane molto mature
   1 bustina lievito
1/4 cucchiaino bicarbonato
1/2 cucchiaino sale

Montate il burro con lo zucchero, aggiungete le uova, la farina in cui avrete setacciato il lievito, il bicarbonato e il sale.Unite le banane dopo averle schiacciate non una forchetta. ( se usate un robot da cucina, potete anche aggiungere la banana a pezzetti, si disferà da sola ).
Imburrate uno stampo da plumcake di circa 22 cm , versate l’impasto e cuocete a 180°  per circa 45/ 50 minuti.
Due suggerimenti:
-Dato che le banane non hanno tutte la stessa misura, può essere che l’impasto rimanga un po’ durò, allora aggiungete qualche cucchiaio di latte.
-Provate con la lama di un coltello la cottura , infilate la lama nella spaccatura centrale, se esce asciutta il dolce è cotto e non ne avrete rovinato l’estetica  😉 .

Torta bianca con ricotta

Questa è la torta preferita di mia figlia, la assaggiò anni fa ad una festa, venne a casa e cercò di descrivermela ( aveva 9 anni e la descrizione era un pochino confusa ) , ma si sa ,per i figli si fa di tutto, allora cercai di risalire a chi aveva fatto la torta finchè grazie ad un’amica di un’amica mi arrivò la ricetta. Da allora , quando devo farla contenta le faccio la ” sua torta” . E’ leggera anche se con un tocco di cioccolato che non stona mai !

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per la pasta:
380 gr farina
180 gr zucchero
180 gr burro  a pezzetti
2 tuorli
1 uovo intero
1 bustina di lievito per dolci

Per il ripieno:
200 gr ricotta
100 gr cioccolato a pezzetti
35 gr di zucchero
1 uovo

Per la pasta mescolare velocemente tutti gli ingredienti , una volta ottenuta una pasta liscia e morbida, dividere in 2 parti.
Stendere la prima parte in una tortiera imburrata e infarinata di circa 28 / 30 cm.
Aggiungere il ripieno fatto mescolando tutti gli ingredienti delicatamente.
Coprire il tutto con il secondo strato di pasta , sigillare bene i bordi  e infornare a 180° per 30 minuti.
Far raffreddare bene prima di sformare e spolverizzare la superficie con zucchero a velo .

 

Lemon curd…..troppo buono!

Ci sono delle cose che scopri per caso e poi non abbandoni più. Il Lemon curd è una di queste, quando ho cominciato ad usarlo non sapevo si chiamasse così, era la crema al limone , poi ho visto che con gli stessi ingredienti si faceva questa crema  ( ed era più chic chiamarlo così ).
Si può preparare in anticipo e tenerlo in frigo per qualche giorno.( potete anche surgelarlo , ma usarlo al massimo in 2 settimane). Ha un’infinità di impieghi, si può usare per farcire una crostata, usare per un dessert in coppa, per farcire dei macarons o semplicemente mangiarlo con il pane a colazione.
Dato che si conserva poco ed è veloce da fare , vi do delle dosi piccole, diciamo per farcire una crostata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

2 tuorli
2 uova intere
50  ml succo  limoni bio ( circa 2 )
scorza grattugiata dei limoni
150 gr di zucchero
100 gr burro

Mescolare con una frusta i tuorli e le uova  con lo zucchero in un pentolino , aggiungere il succo di limone e la scorza dei limoni.
Mescolare sempre finché il composto si inspessisce , quando comincia a bollire abbassate la  fiamma al minimo e aggiungete il burro a pezzetti. Sempre con la frusta fate sciogliere bene il burro.
A questo punto è pronta, filtratela , mettetela in un contenitore di vetro e coprite la con pellicola per microonde a contatto ( questo eviterà che si formi la pellicina sopra ). Fate raffreddare bene .
Se la volete usare per una crostata o delle tartellette la potete farla  intiepidire e poi metterla direttamente nella base di frolla già cotta .

 

 

Torta di pane…per la serie “non si butta via il pane…”

Come disse già in altre ricette, non amo gli sprechi, soprattutto se si tratta del pane. Il pane può essere usato in un’infinità di modi, sia da fresco che da secco , questa ricetta è di origine svizzera, dove la torta di pane è molto conosciuta e ne esistono tantissime versioni. La consistenza ricorda quella del castagnaccio, non è una torta soffice ed è ottima con un bicchiere di latte.

250 gr di pane secco tagliato a pezzetti
500 gr latte ( tenetene pronti  altri 100 gr in caso di necessità )
100 gr zucchero
  35 gr cacao amaro
    1 uovo
 50 gr burro
 50 gr pinoli
 35 gr uvetta
 35 gr canditi
   1 cl di grappa
      cannella
      scorza di limone
Mettere il pane a  bagno nel latte e lasciare per una notte.
Mescolare poi il pane , ormai morbido, con l’uovo, lo zucchero, il cacao,il burro sciolto,la grappa , un pizzico di cannella e della scorza grattuggiata di limone.
Per ultimo aggiungere l’uvetta già ammollata, i pinoli e i canditi. Se l’impasto vi sembra troppo duro , aggiungete ancora un po’ di latte per ammorbidirlo, l’assorbenza cambia a seconda del tipo di pane che usate.
Versare in una tortiera imburrata e infarinata di circa 24 cm il composto , Mettere , volendo, qualche fiocchetto di burro sopra.
Cuocere a 180° per circa 1 ora.
Far raffreddare e spolverizzare con zucchero a velo.

Con questa ricetta, partecipo al contest di IPasticcidiLuna sponsorizzato da Fotoregali, per la categoria ricetta dolce .