Questo mese la sfida del Mtchallenge ci porta in Spagna con Mai Esteve del blog Il colore della curcuma, la vincitrice della sfida di settembre, che ci ha proposto come piatto della sfida le tapas. Per chi, come me, pensa che le tapas siano tutte quelle cosine sfiziose che ci portano in Spagna con l’aperitivo sappia che si in parte è vero, ma che ci sono tapas e tapas o meglio, ci sono tapas, pinchos e montadito. Piccole differenze per noi tra uno e l’altro, ma fondamentali per uno spagnolo.
Vi metto la precisa spiegazione di Mai:
1). le Tapas propriamente dette, che sono quelle che si mangiano seduti, in un piattino. Nella nostra gara vanno intese come piccole porzioni di un piatto intero: non qualcosa che nasce come finger food, quindi, ma qualcosa che lo diventa, per necessita’. Un pezzetto di tortilla e’ una tapa, un mestolo di zuppa e’ una tapa, un biscotto salato non lo e’.
2). i Pinchos (da non confondere con i Pintxos baschi) sono finger food che si infilzano con uno stuzzicadenti- di ogni foggia e misura- e si mangiano in piedi, al bancone del bar. Quindi, a differenza delle Tapas, i Pinchos nascono per essere mangiati in un solo boccone, con piena fantasia nella scelta degli ingredienti. L’unico limite e’ la consistenza, visto che lo stuzzicadenti e’ essenziale (altrimenti i baristi non sanno fare i conti, visto che al posto del blocchetto delle ordinazioni ci sono gli stuzzicadenti vuoti)
3). i Montadito sono fettine di pane o panini mignon su cui viene assemblato ogni ben di Dio, a seconda della fantasia di chi li prepara. Essenziale, quindi, e’ il pane.
Anche noi dovevamo preparare i 3 tipi di tapas ma con un filo conduttore e io, guarda caso, ho pensato di scegliere Heidi come fil rouge, cosa c’è di meglio dei formaggi svizzeri come unione tra le 3 portate? ( si forse la cioccolata svizzera, ma non potevamo fare tapas dolci).
Ho pensato come prima cosa al piatto svizzero per eccellenza, la fonduta , in questo caso una fonduta all’Appenzeller :
Grattuggiate il formaggio e mettetelo un un pentolino stretto con 1 cucchiaio di fecola di patate e 1 bicchiere di vino bianco, su fuoco dolce e mescolate sempre per evitare che bruci.
Quando il formaggio sarà ben sciolto regolate di pepe e aggiungete 1/2 bicchierino di Kirsh, fate evaporare l'alcool e servite subito in ciotoline individuali, calda, con cubetti di pane bianco.
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Cone seconda cosa, ovvero il pincho, ho pensato alla raclette, ovvero patate e formaggio raclette fuso.
Lavate bene le patate spazzolandole bene, cuocetele a vapore con la buccia per 20 -25 minuti ( dovrebbero bastare ) , poi tagliatele a metà e scavatele leggermente con uno scovolino o un cucchiaino da caffè.
Salatele all'interno.
Fate fondere il formaggio in un pentolino e riempite le patate con il formaggio fuso, decorate con un pezzetto di prosciutto croccante ( fatelo abbrustolire velocemente in una padella antiaderente) e una cipollina o una fetta di cetriolo.
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Come terza proposta, per i montadito, ho preparato un crostino di pane con chutney di prugne e roselline di formaggio Tete de moine.
In una pentola mettete le cipolle affettate sottilmente, il cucchiaio d'olio e fatele appassire un pochino, poi unite le prugne a pezzetti, lo zucchero, l'aceto di mele, fate evaporare l'aceto, quindi unite il miele, lo zenzero e cuocete finchè le prugne e le cipolle saranno tenere e disfate. Se le prugne fossero troppo asciutte, aggiungete un po' di succo d'arancia o dell'acqua per evitare che il composto caramellizzichiudeteli e rovesciateli. fateli raffreddare, capovolgeteli e aspettate almeno 15 giorni, così i sapori si affineranno.
Dopo 35-40 minuti dovrebbe essere cotto, versatelo in vasetti piccoli sterilizzati,
Montadito
Tostare leggermente il pane scuro, mettere 1 cucchiaino di chutney e 2-3 roselline di tete de moine su ogni fetta. Se non avete la girolle per fare le roselline potete fare delle fettine molto sottili di formaggio usando un pelaverdure.
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Con queste tapas partecipo alla sfida n.60 del Mtchallenge .
Gli gnocchi di patate sono uno dei ricordi più belli di mia mamma in cucina insieme ai ravioli per Natale e per questo voglio ringraziare Annarita de Il bosco di alici vincitrice di luglio della sfida de Mtchallenge che l’ha scelta e mi ha dato la possibilità di ripensare a tanti bei momenti.
Fare gli gnocchi era una consuetudine, la vedevo muoversi sicura,schiacciare le patate cotte rigorosamente intere e con la buccia, schiacciarle sul tagliere di legno,impastare con dolcezza, tagliare con precisione i tocchetti e poi con la forchetta e un colpo di pollice preciso formarli, con una bella rigatura all’esterno e una fossetta all’interno per raccogliere il sugo.
Quando li preparava per tutta la famiglia erano rigorosamente al ragù o al sugo di pomodoro ( i miei preferiti) , quando invece papà non c’era allora ci si sbizzarriva con condimenti diversi, di solito qualcosa con il formaggio perchè papà non mangiava i formaggi e odiava il gorgonzola, quindi non era ammesso neppure a noi di mangiarlo se lui era presente.
Questa versione quindi per me è una versione vietata da papà, ma molto amata in compenso dalla mamma.
Ho usato delle patate Kennebec, ottime per fare gli gnocchi, sono molto sode e asciutte, così gli gnocchi richiederanno poca farina e terranno bene la forma.
Per dare un tocco in più ho imparato ad aggiungere dei cubetti di pera cotta con della senape in polvere che mi piacciono molto .
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Gnocchi di patate con fonduta di gorgonzola e pere alla senape
Morbidi gnocchi di patate avvolti in una vellutata crema di formaggio con dei cubetti di pera alla senape
Lavate bene le patate con la buccia e cuocetele a vapore per circa 45 minuti se sono grandi ( dipende dalla grandezza delle patate) oppure provate finchè la forchetta entrerà facilmente nelle patate.
Preparate un tagliere grande.
Quando le patate saranno ben cotte, pelatele calde e passatele allo schiacciapatate, facendo una montagnetta sul tagliere.
Con un tarocco o un cucchiaio cominciate ad incorporare la farina bianca fino a quando l'impasto comincerà ad essere consistente. Con questo tipo di patate io ho usato 150 g di farina per 1 kg di patate.
Poi cominciate ad impastare con le mani, delicatamente, fino ad ottenere una pasta soda ma non dura.
Formate dei rotoli di circa 1,5 cm di diametro e tagliateli a tocchetti di 2 cm circa.
Spolverate man mano i tocchetti di pasta così che non si incollino tra di loro.
Ora con i rebbi di una forchetta o con una tavoletta di legno rigapatate formate gli gnocchi premendo leggermete ogni pezzetto di pasta sulla forchetta ( o tavoletta) così da avere una fossetta all'interno e le righe all'esterno.
Mettere a bollire una grande pentola con acqua salata.
Fonduta
Per la fonduta tagliate a pezzetti il formaggio e mettetelo in una padella con la panna fresca ( deve essere liquida) o della crema di latte se preferite.
Fate sciogliere a fuoco basso mescolando finchè il gorgonzola sarà completamente sciolto.
Tenete al caldo.
Pere alla senape
Tagliate le pere ben sode, meglio le Coscia perfette per essere cotte, a cubetti di circa 1 cm .
In una padella fate fondere il burro chiarificato con la senape, quindi aggiungete le pere a pezzetti e a fuoco alto fate colorire su tutti i lati, senza farle cuocere troppo.
Finitura
Quando l'acqua bolle versate gli gnocchi ( una o due porzioni per volta ) e aspettate che vengano a galla da soli, scolateli con una schiumarola e metteteli in una pirofila con parte della fonduta, intanto cuocete il resto degli gnocchi e fate la stessa cosa, versate tutta la fonduta sugli gnocchi, mescolate delicatamente per non romperli e cospargeteli con le pere cotte.
Servite subito.
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Non è una ricetta innovativa, non è una ricetta ricercata, non è una ricetta elaborata, ma è una ricetta della mia infanzia e a me questo basta.
Con questa ricetta partecipo alla sfida N. 59 del MT challenge.