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Lievitati dolci

Swedish cinnamon rolls…il profumo del Natale nel Re-cake

Ci sono dei profumi che quando li senti
ti rievocano momenti belli, ricordi che non vorresti mai dimenticare.

Ci sono profumi che non possono mancare
in certi momenti dell’anno , per me la cannella è il Natale!
Il suo profumo deve pervadere la casa
in questo periodo, la metto nelle decorazioni, nella corona appesa
alla mia porta e ovviamente nei miei dolci .
Quest’anno mi hanno aiutato in questo
le amiche del Re-cake proponendo per dicembre un dolce spettacolare.
Profumato di cannella e cardamomo ,di burro e brioche.
Sono delle brioches , delicate, ma allo
stesso tempo profumate, da preparare per la mattina di Natale per una
colazione tutti insieme.
Per 24 cinnamon rolls grandi  o 40 piccoli
500 g latte tiepido
  50 g lievito fresco o 2 bustine di lievito secco ( se volete diminuire la quantità aumentate il tempo di lievitazione)
100 g zucchero
 1/2 cucchiaino di sale
    2 cucchiaini di cardamomo ( rompete la capsula e pestate i semi che trovate al suo interno in un mortaio oppure usate quello in polvere)
150 g burro morbido
800 g farina bianca 
Per la farcitura:
100 g burro morbido
  85 g zucchero
    2 g cannella in polvere
Per finire:
1 uovo sbattuto
zucchero granella
Sbriciolate il lievito in una ciotola e scioglietelo con il latte tiepido .
Aggiungete lo zucchero, il cardamomo in polvere,il burro e metà della farina, impastate fino ad ottenere una pastella, poi aggiungete il sale e la restante farina.
Impastate bene ( da 5 a 10 minuti), fino ad ottenere una bella pasta liscia e morbida.
Coprite con un telo e fate lievitare per 30 minuti.
Quando sarà lievitato, infarinate il piano di lavoro e delicatamente stendetelo  in un rettangolo di circa 5 millimetri di spessore.( se vi sembra troppo potete dividerlo in due e fare 2 rotoli).
Ora prendete il burro per la farcitura e mescolatelo allo zucchero e alla cannella.
Stendete il composto sulla pasta lasciando circa 1 cm libero su uno dei lati lunghi.
Arrotolate  il rettangolo dal lato lungo e tagliate delle fette di 2 cm ( per quelli piccoli) o 4 cm se li volete grandi.
Mette ora ogni roll in un pirottino di carta e fate lievitare ancora per 30 minuti , intanto accendete il forno a 225°.
Prima di infornare spennellate i rolls con l’uovo sbattuto e cospargete con dello zucchero granella.
Cuocete per 8/ 10 minuti finchè saranno ben coloriti .
Con questa ricetta partecipo a Re-cake di dicembre e tu? 
Non hai bisogno di avere un blog per partecipare vieni a vedere come fare.
Qui trovi le ideatrici di Re-cake:

Lemon cake , una quattro quarti per il tè.

Ci siamo, arriva il freddo, le giornate si accorciano e il rito del tè delle cinque torna prepotente a casa nostra. Un modo per fare una pausa,per i ragazzi dallo studio, per me dalle mie faccende ( spesso non domestiche).
Un dolce semplice, senza fronzoli, senza creme, ma con solo un leggero sentore di limone che ben si sposa con il tè zenzero e limone di Clipper , i buonissimi tè biologici inglesi da oggi anche in Italia.

 Per un stampo da plum cake 10 x 20 cm :

170 g farina con lievito ( o 170 g farina 00 e 1 cucchiaino di lievito per dolci )
170 g burro morbido ( non sciolto)
170 g zucchero
    3 uova grandi
    2 cucchiai di succo di limone
    1 cucchiaino di scorza di limone gratuggiata

Scaldate il forno a 170° e imburrate e infarinate lo stampo .
In una ciotola lavorare bene ( meglio con uno sbattitore elettrico) il burro con lo zucchero finchè il composto sarà soffice e cremoso, aggiungete la scorza, una per volta le uova, poi la farina ( ed eventualmente il lievito) , il succo di limone .
Versare delicatamente nello stampo e cuocere per 40 minuti . Controllate sempre la cottura con la prova stecchino.
Fate intiepidire, poi sformate su una griglia e spolverizzate con zucchero a velo.

                   Se vi piacciono i tè Clipper offre oltre 30 tipi diversi di tè e 20 tipi di infusi.

Re-Cake , nuove amiche e divertimento assicurato

Girando nei blog che mi piacciono , mi sono imbattuta in questa nuova “sfida” tra i fornelli.
Il tutto parte da 5 amiche ,Sara , Elisa, Silvia ,Miria e Silvia , che hanno deciso di provare a prendere una ricetta ( preferibilmente straniera ) , tradurla, convertire pesi e misure e proporla ad altre blogger per provare delle varianti.
La sfida dura 1 mese per ogni ricetta, questo mese si rifà il Peach flip sweet bread .

                                                            (ricetta originale tratta da:
                                                  www.seasonsandsuppers.ca/peach-flip)

Treccia con confettura di pesche ( per me di albicocche)
 Dose per 2 trecce :

  42 gr di lievito di birra o 2 bustine di lievito disidratato 
       ( anche 25 gr vanno bene se allungate i tempi di lievitazione )
115ml di acqua tiepida ( 45°C circa)
110 gr + 165 gr ( per me solo 3 cucchiai ) di zucchero
115 gr + 55 gr burro morbido
115 ml latte tiepido
  10 gr sale
    3 uova intere
750 gr farina 00 ( per me 300 manitoba e 450 farina00)
       confettura di pesche ( per me albicocche)
       mandorle a lamelle
       cannella, buccia di arancia (optional ) 
 
 Per  la mia glassa di mandorle:
 50 gr mandorle miste ( pelate e non )
    1 albume
    1 cucchiaio di zucchero velo
    1 mandorla amara o 2 gocce di essenza 
    zucchero granella 

 

Nella ciotola della planetaria ho messo metà della farina, lo zucchero, poi piano ho aggiunto il lievito di birra sciolto nell’acqua tiepida, man mano ho aggiunto altra farina, le uova ( uno per volta), il burro morbido, il sale , il latte tiepido ( non tutto in una volta, l’impasto non deve essere troppo molle). Ho fatto impastare bene per qualche minuto, poi ho rovesciato l’impasto sulla spianatoia infarinata, l’ho lavorato leggermente, poi ho diviso la massa in due parti ( 700gr circa ognuna ) e le ho messe a lievitare in ciotole coperte.
Dopo circa 2 ore ( o al raddoppio della pasta), ho sgonfiato leggermente l’inìmpasto, l’ho steso in un rettangolo di circa 66×33.
Ho steso metà della seconda dose di burro, poi la marmellata ( circa 1/3 di vasetto) e ho spolverizzato con dello zucchero.
Ora bisogna arrotolare la pasta partendo dal lato più lungo, fino ad ottenere un bel cilindro. 
Adesso la parte più difficile, dovete tagliare il cilindro per il lungo ( non a tronchetti !!!!) e intrecciare le due parti fino a formare una treccia.
Dato che è un’operazione un po’ difficile vi do due suggerimenti , per tagliarla potete usare la rotella per tagliare la pizza e prima di tagliarla mettetela su della carta forno, sarà più facile da spostare per metterela sulla teglia.
Fate lievitare ancora per 30 minuti , intanto scaldate il forno a 180° C.
Prima di infornare cospargere di mandorle a lamelle , una volta fredda spolverare di zucchero a velo.
Se volete provare la mia variante tritate molto finemente le mandorle con 1  cucchiaio di zucchero a velo e la mandorla amara ( o l’essenza), poi aggiungete poco per volta l’albume fino ad avere la densità giusta della glassa, per poterla stendere, ma non deve colare.
Aggiungete qualche mandorla intera e dello zucchero granella.
Cuocere per 25 minuti circa, controllate che sia ben dorata.
Fate raffreddare su una gratella e prima di servire cospargere con zucchero velo abbondante. 

Ho voluto provare a farla anche con la crema al cioccolato, buonissima anche così.

  Bene ,con questa ricetta si partecipa al Re-Cake di Settembre,   
 se volete partecipare anche voi non vi resta che seguirci qui 

Qui trovate l’indirizzo delle creatrici di Re-Cake

Treccia al burro o Zopf

Chi mi segue sa che abito al confine con la Svizzera e amo la cucina di questo paese.
Non solo formaggio e cioccolato , ma tanti piatti buonissimi e dolci spettacolari .
Una bella tradizione è lo zopf o treccia al burro , pane dolce ( ma neanche tanto ) che si usa preparare per la colazione della domenica soppratutto nella zona del Bernese .
 Sarà la forma così bella o il fatto che l’associo alle vacanze , ma io la adoro.
La mangio con burro e marmellata, ma anche con burro e prosciutto .
Ottima per il brunch !

Per 1 treccia :
500 gr. farina 00
250 gr latte
 75 gr burro fuso tiepido
 10 gr sale
   1 cucchiaio di zucchero
 20 gr lievito di birra fresco

1 uovo per spennellare

Setacciare la farina in una ciotola, aggiungere il sale, il burro, il latte e impastare.
Sciogliere il lievito con lo zucchero in 2 cucchiai di acqua.
Aggiungere il lievito alla massa e impastare bene per 15-20 minuti.
Mettere in una ciotola , coprire e far lievitare per almeno  1 ora ( finchè raddoppia il volume ).
Sgonfiare leggermente l’impasto e dividerlo in 2 pezzi .
Formare due rotoli assottigliati alle estremità , poi intrecciateli tra loro.
Posare la treccia su una teglia foderata con carta forno , poi metterla per 15 minuti al fresco.
Accendere il forno a 200°.
Spennellare la treccia con l’uovo sbattuto e cuocere per 40 minuti .

La rosticceria palermitana

Fino a qualche giorno fa non sapevo cosa si intendesse per rosticceria palermitana, poi ecco, sempre lui, il mitico gruppo facebook di Paoletta con l’appuntamento di panificazione del sabato. Questa volta la padrona di casa la fa Ecucinando il sito ( alias Cristina), che ci consiglia le farine, i tempi di riposo , i ripieni. Ci segue passo passo ( l’ho vista rispondere a domande assurde anche a mezzanotte) e il risultato non può che essere perfetto.
La pasta è morbida, dolce ma non troppo, buonissima. Con un po’ di fantasia si possono fare tantissimi ripieni dolci e salati per stupire i vostri ospiti ( ma anche per un picnic o una gita al mare).
Non sono di Palermo e non vorrei dire sciocchezze, per cui mi limito a dire che le forme più conosciute sono i rollò (con i wurstel), le ravazzate (con ragù e besciamella), i calzoni e le pizzette.
Poi c’è la mia versione dolce preferita , un piccolo panino tondo da gustare con la Nutella.
Che dire….sono da provare !!

Per circa 30 pezzi
1 kg farina 00 o W280/300
100 gr strutto ( mezza dose se si pensa di friggerli)
  80 gr zucchero
10/25 gr lievito di birra fresco ( dipende dalla temperatura ambiente e se volete far riposare la pasta in frigo per molto tempo)
  18 gr sale
160 gr acqua
500 ml latte
    1 cucchiaio olio d’oliva

*Se usate una farina 00 dovrete usare solo 500 ml di liquidi in totale ( non 660).

Iniziate facendo un lievitino con 500 gr di farina , 500 ml di latte e il lievito di birra ( più sarà il tempo di riposo della pasta in frigo , minore sarà la dose di lievito . Ad esempio 25 gr se non fate riposo in frigo, ma lievitazione a temperatura ambiente, 10 gr se dopo l’impasto mettete in frigo a riposare per qualche ora prima di dare le forme, 5 gr se fate riposare in frigo tutta la notte e lavorate il mattino dopo.) Lasciate riposare coperto per 90 minuti.
Se usate una planetaria , mettete il gancio e aggiungete tanta farina quanta ne serve per rendere l’impasto consistente, poi alternando , aggiungete zucchero , acqua( se avete usato una farina di forza W 280/300 ) e la farina rimasta , incordando ogni volta.
Con l’ultimo inserimento dello zucchero, unite anche il sale.
Poi lo strutto e per ultimo il cucchiaio di olio.
L’impasto sarà piuttosto morbido, ma elastico.Coprite e fate lievitare finché raddoppia.
Se mettete l’impasto in frigo, ricordatevi che deve tornare a temperatura ambiente prima di essere lavorato.
Fate delle palline di circa 40 / 50 gr. poi decidete la forma e il ripieno.
Per i rollò , fate delle striscie di 1 cm lunghe circa 35/40 cm, poi arrotolatele intorno al wurstel ,facendo in modo che la pasta si sovrapponga leggermente e copritelo tutto .
Per le ravazzate stendete una pallina e mettete il ripieno al centro ( di solito ragù e besciamella), poi chiudete e cercate di ridare la forma della pallina .
Per i calzoni stendete la pallina , mettete il ripieno ( mozzarella , pomodoro e prosciutto) poi piegate e chiudete a mezzaluna .
Per le pizzette schiacciare con la mano la pallina e condire con pomodoro e mozzarella

A questo punto fate lievitare ancora una mezz’ora, poi spennellate con uovo sbattuto, mettete se vi piacciono dei semi di sesamo e  cuocete in forno a 180° finchè saranno ben dorati.

Treccia russa, il mio primo dolce vegano.

Non voglio aprire una discussione sulle scelte alimentari ( e di vita) ma sono convinta che prima di parlare di qualcosa bisogna almeno provarla, ed ecco il mio primo dolce vegano.
Certo non è uno di quelli con tofu e cose strane( per me), ma è senza prodotti di origine animale , facilmente fattibile e soprattutto molto buono.
Mi ha spinto a questa prova Micol e devo dire che è stata una bella scoperta, che sicuramente mi porterà a provare altri dolci vegani.

Per uno stampo da 25 cm
125 gr farina00
125 gr farina Manitoba
120 gr latte di soya
  30 gr olio girasole
  50 gr zucchero di canna
    7 gr di lievito di birra fresco
    1 pizzico di sale
     Scorza di limone grattugiata
Marmellata per farcire ( io ho usato quella di albicocche )

Per rifinire
 30 gr Zucchero velo
   2 cucchiai di succo limone

Preparare un lievitino facendo sciogliere il lievito con il latte appena intiepidito e 2 cucchiai di farina, mescolare e far riposare per 30 minuti.
Mescolare tutti gli ingredienti e formare un’impasto liscio e sodo. Mettere in una ciotola e far lievitare  fino al raddoppio.
Quando l’impasto è pronto , stenderlo in un rettangolo lungo e stretto, spalmarlo di marmellata e arrotolarlo per il lato lungo.
Adesso viene  il bello, la formatura della treccia :
Tagliate 5 cm di rotolo e tenetelo da parte,
tagliate il rotolo ottenuto per il lungo lasciando 5 cm uniti ad una estremità .
Girate su se stesso il pezzetto intero e poi intrecciate le due metà della pasta, alla fine appoggiate la pasta che avevate tagliato all’inizio, così da formare una specie di rosa.
Mettete tutto in uno stampo da plumcake foderato di carta forno che prima avrete bagnato e ben strizzato , far lievitare per almeno 30/40 minuti.
Dato che mi sembrava difficile la comprensione ho fatto delle foto con una treccia al cioccolato ( così è più facile capire…spero ).

 Cuocere in forno a 180° per 35 minuti circa.
Nel frattempo sciogliete lo zucchero velo con il succo di limone, appena il dolce è cotto, spennellatelo con la glassa.
Far raffreddare su una gratella .

Ma quanto sono buoni i buondì

Ci sono delle giornate che hai voglia di passarle con gli amici, condividere le esperienze, cucinare insieme, scambiarsi le opinioni , darsi consigli , ma se questi amici sono sparsi per l’Italia? Bene allora c’è facebook, in particolar modo un gruppo di appassionati panificatori che seguendo le indicazioni di Paoletta ( vi ricordate ve ne ho già parlato qui ) si ritrova un sabato o una domenica per fare una ricetta , tutti insieme, così da potersi confrontare e sperimentare, in allegria e simpatia. Non è una gara è un modo di condividere , non si fa la gara di chi li fa più belli , ma si impara a farli bene, ci si scambiano pareri, idee ed errori , così da non farli o rimediarli.
Qualche settimana fa abbiamo fatto la pizza ad alta idratazione ( buonissima, leggera e molto digeribile ), oggi i mitici buondì.
Vorrei fare un ringraziamento anche ad Adriano e Ecucinando il sito per il supporto tecnico indispensabile.
Ecco il mio risultato…

e se qualcuno avesse voglia di provare ecco la ricetta del gruppo facebook di Paoletta

Ingredienti per 18/ 20 pezzi
versione con lievito di birra ( io ho fatto questa)
Impasto:
500 g farina W330 (oppure metà 00+metà manitoba)
50 g burro ( meglio 70 )
2 tuorli
1 uovo   usare uova medie
20 g olio semi
10 g sale
80 g zucchero ( meglio 100 gr )
200 g acqua
5 g latte in polvere
(se non lo avete usate piuttosto metà latte 100 g e metà acqua 100 g)
2 cucchiaini di estratto di vaniglia (oppure un pizzico di vanillina)

lievitino:
100 gr di acqua
100 g di farina presa dal totale
10 g lievito

 per la finitura:
latte
granella di zucchero 
glassa

per la glassa
 48 g di farina di mandorle ( io mandorle pelate )-
16 g
di farina di nocciole ( io nocciole tostate)
 110 g di zucchero-
50 g di albumi-( metterne metà e poi aggiungere il resto poco per volta, l’assorbimento varia  a seconda della farina)
12 g di fecola
di patate-
1 o 2 gocce di estratto di mandorla amara

Io , nota scansafatiche , ho messo nel frullatore mandorle,nocciole , zucchero,fecola, ho frullato bene, poi ho aggiunto l’aroma e metà degli albumi, ho frullato ancora, poi ho messo il tutto in un contenitore e ho aggiunto poco per volta l’albume necessario ad avere una consistenza giusta.( deve essere sostenuta ma non dura )
Sarebbe preferibile
prepararla prima  e lasciarla in frigo ma se non abbiamo avuto modo di
farlo possiamo rimediare preparandola durante il riposo e riponendo in
freezer per 40 minuti. Quindi trasferirla in frigo.

 Procedimento con lievito di birra
Lievitino:

Mischiare gli
ingredienti del lievitino, coprire e aspettare che abbia formato le
bolle in superficie. È pronto per l’utilizzo quando la superficie
accenna ad abbassarsi.
A questo punto aggiungere tutto il liquido
(latte e/o acqua con latte in polvere) 1/5 dello zucchero (1 cucchiaio
circa)e tanta farina quanto basta perchè l’impasto riprenda consistenza e
si aggrappi alla foglia.
Procedere aggiungendo l’albume, 1/5 dello
zucchero e farina qb (con l’albume saranno orientativamente 3 o 4
cucchiai) affinchè l’impasto si aggrappi alla foglia.
Continuare
inserendo 1 tuorlo, 1/5 di zucchero e farina qb per riportare l’impasto
in corda. Durante la lavorazione ribaltare l’impasto di tanto in tanto.
Qiuindi
inserire con la stessa modalità il secondo tuorlo, 1/5 di zucchero e
farina. Riportare in corda l’impasto. Con l’ultimo tuorlo (il terzo)
inserire il sale e lo zucchero rimanente e non appena l’impasto si
aggrappa alla foglia mettere metà della farina rimanente avendo cura di
abbassare la velocità. Ribaltare l’impasto a metà lavorazione.
Aggiungere la farina rimanente.
Valutiamo la consistenza dell’impasto
che può variare secondo il tipo di farina utilizzata. Se si ha un
impasto troppo consistente aggiungere fino a 15 g di acqua in più. Nel
frattempo avremo spatolato il burro e procederemo all’inserimento
graduale. Quando tutto il burro sarà stato assorbito, inseriremo l’olio a
filo. Ribaltare l’impasto. Inserire la vaniglia a gocce.
Finito l’impasto siamo ad un bivio:
1)Aspettare
i primi accenni di lievitazione (20/30 minuti circa) e riporre in frigo
nella parte più fredda per riprendere poi la lavorazione. In questo
caso togliamo dal frigo l’indomani e aspettiamo la lievitazione per poi
proseguire normalmente.
Oppure finirli in giornata:
2)procedere alla lievitazione di 1 ora.
 -Trascorso questo tempo schiacciamo leggermente dando forma quadrata e
facciamo un giro completo di pieghe a 3. Arrotondiamo leggermente e
copriamo a campana per 30 minuti. Tagliare nella pezzatura desiderata
(noi 50 grammi per un totale di 20 pezzi),e avvolgere a palla stretto
(come per i pangoccioli) sigillando sotto. Il tempo che saranno tutti
così preformati potremo ricominciare dal primo pezzo con la formatura
definitiva:capovolgere la pallina ed avvolgere a filoncino avendo cura
di sigillare bene sotto. Riporre a lievitare in una teglia  quadrata
(35×35 li contiene tutti) oppure rettangolare precedentemente foderata
con abbondante carta forno sistemata in modo che formi come delle onde
dentro le quali sistemeremo i pezzi che rimarranno così separati. Non
avvicinateli eccessivamente: le pareti a contatto cuociono male!!!
Lasciar lievitare un’oretta e mezza coperti con pellicola.Se non siete sicuri della temperatura potete metterli nel forno con accesa solo la luce, aiuterà ad avere la giusta temperatura.
 Scaldare il forno a 180°
-Montare
con le fruste la glassa ed applicare con sac à poche e bocchetta
piatta.Quindi glassare e cospargere con granella di zucchero. Infornare a
180° in forno statico o ventilato per 20 minuti circa (ogni forno è
un caso a sè).Appena sfornati pennellare con latte.

Versione con lievito madre
150 g di lievito madre maturo*
500 g di farina W330 (oppure metà 00+metà manitoba)
60 g di burro
2 tuorli
1 uovo – usare uova grandi
24 g olio semi
12 g di sale
100 g di zucchero
200 g acqua
5 g latte in polvere
(se non lo avete usate piuttosto metà latte 100 g e metà acqua 100 g)
3 cucchiaini di estratto di vaniglia (oppure un pizzico di vanillina)

*
procedere col rinfresco del lm la sera precedente e lasciare  a temperatura ambiente
tutta la notte. Al mattino procedere con un secondo rinfresco, portare a
maturazione e iniziare spezzando direttamente il lievito in acqua con 1
cucchiaio dello zucchero previsto. Proseguire normalmente.

Donuts…ciambelle…comunque li chiami sono buoni

Già in un altro post avevo detto che ormai siamo abituati a chiamare le cose con nomi stranieri , ecco un’altro esempio, una volta si sarebbero chiamate ciambelle, ora sono i Donuts.
Chi ha la mia età si ricorderà di queste meraviglie mangiate come merenda dopo il bagno al mare ( tranne mia sorella che non li ama ), una merenda che farebbe inorridire tutti i nutrizionisti di oggi, ma che era tanto buona !!
La variante moderna prevede varie coperture , zucchero, cioccolato , glasse varie per gusto e colore , qui dovete solo dar sfogo alla vostra immaginazione , a casa nostra si usa o zucchero semolato ( non a velo ) o cioccolato fondente , non si sgarra.
Io vi do la mia ricetta , voi metteteci la fantasia nella copertura .

Per circa 10 ciambelle di 8 cm
125 gr farina 00
125 gr farina manitoba
  35 gr zucchero
  40 gr burro morbido
  65 gr acqua appena tiepida
  60 gr latte
  12 gr lievito di birra fresco ( 1/2 cubetto) o 4 gr di quello secco
    1 pizzico di sale
       scorza di limone
      olio per friggere ( io uso olio di arachidi )

per finire,a scelta,
 zucchero semolato
 cioccolato fondente

Sciogliere il lievito nell’acqua .
Mescolare le due farine, lo zucchero, la scorza grattugiata, cominciare ad impastare aggiungendo il burro morbido( non sciolto),il latte, l’acqua con il lievito e per ultimo il sale.
Otterrete un’impasto morbido , liscio.
Mettete in una ciotola infarinata, coprite con della pellicola e fate lievitare per un paio d’ore.
Versate l’impasto su una spianatoia infarinata,senza lavorarlo troppo, stendete con il mattarello fino a uno spessore di 5 mm.
Tagliare dei dischi di circa 8 cm , con un coppapasta o un bicchierini da liquore fare il foro centrale.( nulla vieta , se preferite, di fare semplicemente dei dischi e ottenere dei bomboloni)
Lasciate lievitare ancora per 30 minuti.
Preparate una pentola per friggere con abbondante olio.
Quando cuoceranno aumenteranno di volume per cui non mettetene troppi nella pentola.
Fateli dorare bene da entrambi i lati, poi quando sono pronti, scolateli su carta assorbente per un momento, poi prima che si asciughino del tutto passateli nello zucchero semolato ( così si attaccherà bene).
Se invece volete coprirli di cioccolato ( solo su un lato), fateli asciugare bene, raffreddare e poi passateli velocemente nel cioccolato fuso e appoggiarli ad asciugare dal lato senza copertura.