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Insalata da Tiffany :perchè #questoepiubello

Se frequentate i social  network forse vi sarà capitato di incappare in questi giorni in un hashtag particolare #questoepiubello  associato a bellissimi attori prima , poi a frasi celebri di film e forse vi siete domandati a cosa si riferivano , ecco svelato il mistero, era un modo per attirare l’attenzione su un bellissimo progetto , il secondo libro dell’ MTChallenge , Insalata da Tiffany .

Acquistando una copia di Insalata
da Tiffany
, contribuirai alla creazione di borse di studio
per i ragazzi
di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/),
un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e
che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in
uno spazio che ricrea l’atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe
di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e,
ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira
dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove
persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi
culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la
centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in
questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi
con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà,
derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il
proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche
attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto.

Il libro è una bellissima raccolta di 41 ricette di  insalate pensate non come
contorni o piatti veloci, ma come vere e proprie protagoniste delle
nostre tavole, secondo la moda inaugurata da Escoffier &Co al tempo
della nascita dell’alta ristorazione. Seguono poi 53 “pezzi facili”,
vale a dire insalate nel senso più classico del termine. Le prime sono
tutte ambientate nella Belle Epoque, con pezzi d’epoca originali e
preziosissimi,
le seconde hanno una grafica assolutamente contemporanea, con le
illustrazioni di Mai Esteve . In mezzo, ci sono aceti, olii, sali aromatizzati,
citronette, vinaigrette, maionesi e tutto quanto serve per condire
l’insalata in modo da renderla originale e sempre diversa.
Trovereta anche una parte con cenni storici e consigli preziosi per una perfetta riuscita.

Che dire, con l’estate che avanza una bella insalata ci sta bene e se poi è particolare come queste ancora di più. 

Insalata da Tiffany 
Sagep editori .
Collana: i libri dell’mtc
Fotografie: Paolo Picciotto
Illustrazioni: Mai Esteve
Impaginazione: Barbara Ottonello
Editor: Fabrizio Fazzari
Prezzo 18 euro.

Facciamo la piadina per l’MTchallenge

Anche questo mese la ricetta per la sfida per l’
MTChallenge non ci delude, la vincitrice del mese scorso, Tiziana
del blog L’ombelico di Venere, ha scelto una buonissima ricetta , la
piadina . Di piadine ne ho provate tante, ma questa è buona,
friabile, delicata , ottima insomma!

Quello che mi è mancata è la
fantasia nella farcitura, ma perchè a me la piadina piace semplice, prosciutto e
crescenza , magari con due fettine di pomodoro fresco, quindi questa
è una versione un po’ più ricca anche se in semplicità .
Approfittate dei mondiali per proporla
agli amici , farete una gran figurone .
Unica differenza da quelle di Tiziana è
che io le preferisco più sottili, quindi le ho stese molto basse di quello che consiglia lei (
tanto poi si gonfieranno in cottura).
Per 10 piadine da circa 15 cm di
diametro :
500g farina 00
125 g acqua
125 g latte scremato
100 g strutto
15 g lievito per torte salate
10 sale
1 pizzico di bicarbonato
Farcitura :
2 peperoni grigliati conditi con sale e
poco olio d’oliva
3 robioline di capra
300 g ventricina piccante
Come al solito io sono per la praticità
, quindi ho messo in un mixer la farina , lo strutto , il sale, il
bicarbonato, poi poco per volta ho aggiunto l’acqua e il latte appena
tiepidi e per ultimo il lievito, ho impastato per circa 10 minuti ,
fino ad ottenere una pasta morbida e vellutata.
Coprite e mettete a riposare al fresco
per 24 , ma meglio ancora 48 ore.
Dividete la pasta facendo delle palline
di circa 80 / 90 g .
Stendete ogni pallina in una sfoglia
molto sottile e cuocetela su una padella di ghisa o ,se non l’avete,
in una padella antiaderente ben calda.
Quando comincerà a scurirsi giratela e
cuocete l’altro lato .
Ora potete farcirla direttamente o
tenerla al caldo coperta da un tovagliolo, cuocere anche le altre e
poi farcirle .
Per la farcitura :
mettete in ogni piadina due fette di
vetricina , un pochino di robiolina e finite con qualche filetto di
peperone grigliato. Piegate in due e servite
Se volete farne una versione finger
food  farcite la piadina quando è ancora calda e arrotolatela
subito , poi tagliatela a fette alte 2 -3 cm .

Con questa ricetta partecipo all’ MTChallenghe di giugno

Babà al cointreau con ciliegie cotte

Non ho mai amato questo dolce , troppo
liquore , troppo forte per i miei gusti , finchè un giorno per sfida
ho provato a farlo e ho scoperto che invece non mi dispiace affatto
se fatto bene e senza esagerare con il liquore. Poi è arrivata la
ricetta per l’ Mtc di maggio ed era il babà , allora ho provato a
sostituire il classico rum con il Cointreau , più dolce e aromatico
e mi piace ancora di più.
La ricetta del babà è di Antonietta
vincitrice del concorso di aprile.
Ingredienti
300 g di farina tipo 0
Manitoba
3 uova grandi
100 g di burro
100 g di latte
25 g di zucchero
10 g di lievito di birra
½ cucchiaino di sale fino
Per la bagna
1 lt acqua
500 g zucchero
1 arancia bio
8/ 9 cucchiai di Cointreau
Gelatina di albicocche per
la finitura
Per la guarnizione :
200 g acqua
100 g zucchero
20 ciliegie
1 chiodo di garofano
cannella
panna montata
Lievitino
Sciogliere il lievito di birra con 50 g
di latte tiepido e 1 cucchiaino di zucchero e impastarli con 70 g di
farina, tutti presi dal totale degli ingredienti. Lasciar lievitare
fino al raddoppio, coprendo la ciotola con un telo inumidito.
Primo impasto
Versare in una ciotola il
resto della farina (230 g), ( io ho usato la planetaria con la foglia
) fare la fontana, versarci il lievitino , aggiungere le uova una per
volta uova. Lavorare l’impasto per amalgamare le uova e
aggiungere un cucchiaio alla volta di latte per ammorbidirlo un po’,
man mano che se ne senta la necessità, facendo attenzione a non
renderlo molle; poi impastare energicamente,finchè incorda . Coprire
e lasciar lievitare per 80/90 minuti e comunque fino al
raddoppio.
Secondo impasto
una ciotolina lavorare il
burro a pomata, impastandolo con il restante zucchero (20 g) e il
sale. Aggiungerlo al primo impasto  una cucchiaiata alla volta
facendo  assorbire bene  prima di aggiungere  la
successiva. Lavorare per 15 minuti senza perdere l’incordatura , poi
ribaltare l’impasto su un piano da lavoro e iniziare a lavorartelo
delicatamente per formare un panetto .
Quando
inizierà a staccarsi dalle mani e piegandolo manterrà una forma
tondeggiante, senza collassare e vedremo l’accennarsi di bolle
d’aria il nostro impasto è pronto.
A
questo punto si mozzerà la pasta per fare i babà.
Potete
scegliere se fare un babà unico o fare dei babà più piccoli, io
preferisco i piccoli e per i miei ho fatto delle palline da 20 g , le
ho messe in stampi lisci da babà imburrati ma non infarinati e
fatte lievitare finchè la pasta è arrivata al bordo dello stampo .
Per
capire la quantità di pasta adatta al vostro stampo calcolate che la
pasta deve riempire solo 1/3 dello stampo , perchè lieviterà
tantissimo.
 Fate
riposare circa 1 ora o comunque finchè la pasta arriverà al bordo,
infornate a 180° per circa 15 /20 minuti, dovranno essere ben coloriti
, se li fate più grandi ( ad esempio per uno stampo da 8 cm ci
vorranno circa 60 g di pasta) ci vorranno circa 25 minuti.
Quando
saranno cotti sformateli e lasciateli intiepidire , intanto preparate
la bagna.
Fate uno sciroppo mettendo in un pentolino l’acqua con lo zucchero e
la scorza di un’arancia bio . Fate bollire per 5 minuti a fuoco vivo,
poi spegnete ed aggiungete il Cointreau ( o il rum se preferite).
Regolatevi per la dose a vostro piacimento , io ne ho messi circa 8/
9 cucchiai .
Io
preferisco immergere i babà uno per volta nello sciroppo , poi
strizzarli leggermente poggiarli in un piatto a testa in giù e
farli riposare.
Per
finire sciogliete della marmellata di albicocche , passatela al
setaccio e spennellate la superficie dei babà .
Per le
ciliegie cotte mettete in un pentolino 200 g acqua , 100 g zucchero gli aromi e
le ciliegie , fate cuocere a fuoco medio per 10 minuti , poi
togliete le ciliegie e fate addensare un po’ lo sciroppo .
Servite
il babà con panna montata , qualche ciliegia cotta e una bella
cucchiaiata di sciroppo di ciliegie.
Oppure
potete servirli lisci o con panna montata e frutta fresca .
Con questa ricetta
partecipo al MTC di maggio 
 

Patè di fegato

Sarà che quando ero piccola si
facevano meno storie per mangiare ( i miei figli ne fanno tante ) ,
sarà che mia mamma voleva farci mangiare di tutto ( anche se non
sempre ci riusciva) ma il martedì spesso ci toccava il fegato . Il
martedì perchè era fresco, dato che il macellaio macellava il
lunedì e per pranzo fegato al burro e purè di patate.
Da allora ho imparato ad apprezzarlo,
che posso dire, mi piace !
Mi piace in quasi tutte le sue forme e
il patè è una delle mie preferite, forse perchè lo associo alle
feste .
Questa è una versione un po’
alleggerita del mio patè di Natale per la sfida del quinto quarto
dell’MTc di questo mese.

300 g fegato di vitello
100 g di lonza di maiale
100 + 200 g burro
130 g pancetta
1 cipolla piccola ( 80 g circa )
timo, maggiorana
2 foglie di alloro
sale , pepe , noce moscata
3 cucchiai di marsala
Per prima cosa pulite il fegato dalle
pellicine e mettetelo sotto un filo d’acqua corrente per fargli
perdere tutto il sangue residuo.
In una pentola abbastanza capace
mettete 100 g di burro con la pancetta, gli aromi e fate cuocere
lentamente , il burro non deve arrostire , ma sbollire.
Dopo circa 10 minuti aggiungete la
lonza a pezzettini e continuare la cottura dolce.
Dopo circa 15 minuti aggiungete la
cipolla a fettine , il pepe e la noce moscata.
Quando comincia ad asciugarsi
aggiungete il marsala e fate sfumare , poi unite il fegato.
Regolate di sale e cuocete per altri 15
minuti circa.
Ora lasciate riposare in frigo per 1
giorno.
Il giorno dopo ,togliete i 250g di
burro dal frigo, prendete il composto di carne freddo di frigo e
mettetelo in un mixer , macinatelo molto finemente (per non scaldare
troppo il composto usate gli impulsi o fate riposare ogni 10 sec. ),quando sarà completamente morbido,
senza più pezzetti di carne mettetelo in una ciotola più grande.
Montate un po’ il burro ammorbidito e
unitelo al composto di carne.
Regolate di sale e pepe e mettetelo nel
contenitore che userete per servirlo.
Mettetelo nuovamente in frigorifero.
Toglietelo 30 minuti prima di
consumarlo, servitelo con pane nero o crostini caldi di pane bianco.
                                             Con questa ricetta partecipo all’ Mtc
n. 38.

Soufflé allo sbrinz e roquefort per l’MTC

Dal mese scorso ho deciso di
intraprendere l’avventura del MTchallenge , una specie di gara tra
blogger e subito mi sono imbattuta in una missione impossibile :
fotografare un soufflé !!

Non avete idea di come sia frustrante
cercare di fotografare una cosa , che solo il tempo di mettere a
fuoco e già non c’è più. Lo sforni ed ha una bella cupola dorata,
lo posizioni sul tavolo, prendi la macchina e ti ritrovi una sorta di
frittella.
Non so se riuscirò a fare delle belle
foto, per cui immaginatelo bello alto e dorato , ma è comunque molto buono , soffice e ho voluto accostarlo ad una salsa pungente al roquefort e al dolce delle pere al miele.
Per 4 soufflé monoporzione:
25 g farina 00
25 g burro
250 g panna
60 g sbrinz grattugiato
2 uova
sale
pepe
noce moscata
Per la salsa :
150 g panna fresca
75 g roquefort
Per le pere :
1 pera soda
2 cucchiai di miele
In una casseruola preparate la base
mescolando il burro con la farina, mettete sul fuoco dolce, finchè
saranno ben amalgamati e senza grumi, aggiungete la panna , regolate
di sale, pepe e noce moscata, portate a cottura finchè sarà una
bella crema densa, aggiungete il formaggio grattugiato e scioglietelo
bene.
Fate raffreddare e unito poi i 2
tuorli.
Montate a neve ben ferma i 2 albumi e
incorporateli alla crema.
Imburrate gli stampini per soufflè ( o
delle piccole pirofile) , cospargetele con dello sbrinz grattugiato e
riempiteli per ¾ con il composto.
Infornare a 170° per 15 minuti , poi
alzate a 240° per 10 minuti .
Nel frattempo che i soufflè cuociono
fate scaldare bene la panna, togliete dal fuoco e unitevi il
roquefort a pezzetti , così che si sciolga bene.
In una padellina fate sciogliere il
miele, tagliate la pera a fette , non troppo sottili e fatela cuocere
5 minuti nel miele. Servite a lato del soufflè .
Impiattate lasciando il soufflè nella
sua cocotte e servendo le pere e la salsa a parte .
Con questa ricetta partecipo al MTchallenge di marzo