Devo essere sincera con Expo mi sono arrivate tante possibilità di conoscere nuovi prodotti e nuovi chef del mondo.
Il Giappone nell’ultimo mese, grazie anche al salone del Giappone che si è svolto a Milano tra giugno e luglio, mi ha fatto conoscere ed apprezzare tantissimi prodotti a me sconosciuti.
Venerdì ho avuto modo di conoscere la regione di Hyogo e i suoi prodotti d’eccellenza.
Nonostante io sia nata a Milano e abbia vissuto proprio in questa parte della città non avevo mai avuto l’occasione di salire al 31° piano del grattacielo Pirelli, uno spettacolo mozzafiato, una vista di Milano che non mi sarei mai immaginata.
La cortesia giapponese è risaputa e l’apertura delle porte dell’ascensore ci ha catapultato in un mondo magico, samurai, donne in abito tradizionale, sorrisi ed inchini. Quanto mi piace il Giappone !!
Per prima cosa dovevamo partecipare ad un seminario sul cioccolato con Susumu Koyama, pasticcere di Sanda una città della provincia di Hyogo, vincitore di 8 ori, 8 argenti, 3 bronzi alla semifinale del International Chocolate Award 2014 ( maggior numero di premi conferiti nella storia della competizione) e in finale di 5 ori, 6 argenti e 2 bronzi.
A Parigi nel 2014 riceve il più alto riconoscimento dal Salon du Chocolat, la placca d’Oro.
Koyama è un pasticcere ma potrebbe essere una rock star, sta sare sul palco, fa battute, ride , scherza e spiega con maestria il suo cioccolato.
E’ talmente modesto che ha pensato di doverci dare anche la ricetta di un dolce al tè maccha perchè gli sembrava mancasse qualcosa ( come se i suoi cioccolatini non fossero abbastanza! ).
La degustazione parte da una bellissima scatola rossa che racchiude 7 dei suoi cioccolatini migliori, per ogni pezzo ci spiega gli ingredienti, il perchè della scelta degli abbinamenti, i sapori che percepiremo. Un’ora e trenta minuti volati in un attimo, tanto eravamo estasiati da quest’uomo e dal suo cioccolato. Tanto per spiegarvi la sua bravuta , tra il pubblico c’era anche Ernst Knam che seguiva la degustazione!
Non saprei dire quale fosse il mio preferito, erano veramente troppo buoni, forse questo al tè maccha e frutto della passione.
Tra il seminario del cioccolato e la dimostrazione del sushi ho avuto modo di conoscere ed assaggiare anche le altre eccellenze della regione di Hyogo.
Dalle alghe nori ( quelle per il sushi per capirci ), al polpo di Akashi servito in frittelle con brodo di pesce, ai fagioli neri di soya, che ho provato in 3 versioni una più buona dell’altra, lessati, tostati (tipo noccioline ) e dolci ( ricordano l’uvetta come aspetto ma con il sapore che ricorda le castagne).
Dal riso amico delle cicogne, al sakè ottenuto dalla fermentazione del riso ( qui in versione frizzante),
alla famosissima carne Kobe, uno spettacolo di morbidezza e sapore, per questa carne di manzo Wagyu unica al mondo.
Ma la prefettura di Hyogo è anche famosa per le sue terme, il Castello di Himeji, la più bella costruzione fortificata di origine feudale del Giappone secondo molti e l’ Akashi-Kaikyo il ponte sospeso più lungo del mondo, insomma tanti buoni motivi per prendere in consideraziuone un viaggio in questa bellissima zona del Giappone.
2 Comments
Letizia
31 Luglio 2015 at 23:16Che meraviglia! Sono stata in Giappone e ho apprezzato molto la carne di Kobe! Piacerebbe molto anche a me imparare la loro cucina! Baci, Lety
Taiyaki, un pesciolino per cominciare la giornata alla grande
29 Gennaio 2017 at 14:59[…] paio di anni fa ho cominciato ad avvicinarmi alla cultura giapponese, alla sua cucina, alle sue tradizioni. Ho cominciato a conoscere meglio alcuni piatti noti, come il sushi ( e qui potete trovare una […]