Chi ama panificare non può non aver sentito parlare delle sorelle Simili. Due regine della panificazione, pochi fronzoli e tanto lavoro. Hanno cominciato a lavorare da giovanissime nel forno dei genitori a Bologna, poi nel 1986 hanno deciso di aprire una scuola di cucina che in poco tempo è diventata famosa in tutta Italia.
La loro fama arriva ovunque, oltre a girare l’Italia, hanno tenuto corsi anche in America e perfino in Giappone.
Molto semplici nel loro spiegare, ricette perfette, senza troppi ingredienti strani o alla moda.
Nell’introduzione del loro libro “Pane e roba dolce” scrivevano: “Non possiamo assicurarvi che il pane da voi fatto seguendo le nostre indicazionisarà sempre ugualmente bello. Per poter ottenere un risultato costante è indispensabile ,infatti, poter contare su farine che presentino caratteristiche costanti, su camere di fermentazione che garantiscano un tasso di umidità e temperatura sempre controllate e così via di questo passo; ma allora non è più un gioco , non vi pare ? “
Ecco , così deve essere, un gioco in cui mettere il nostro amore.
Di questo libro ho provato tante ricette, ma quella che amo di più fare sono i biove, forse perchè mi riportano alla mia infanzia quando andavamo con papà, mamma e nonna , alle Grotte di Valganna ( va) a mangiare i panini imbottiti alla Birreria.
Una crosta croccante ma non spessa e una mollica compatta ma soffice.
E’ un impasto diretto, quindi in 3 ora massimo avrete il pane in tavola .
Vi chiedo scusa per le foto ma sono momentaneamente senza la mia macchina fotografica, quindi le foto sono fatte con il cellulare.
- 500 g farina 00
- 280 g acqua
- 20 g lievito di birra fresco
- 20 g strutto
- 10 g malto d'orzo
- 8 g sale
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Fate la fontana, amalgamate al centro tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto morbido, ma non appiccicoso.
Lavorate e battete per 10 minuti a mano o se preferite con una planetaria.
Coprite e fate lievitare per 20 minuti.
Dividete l'impasto in due parti e formate due filoni che spianerete con il matterello in due rettangoli piuttosto sottili.
Ricavate da ogni rettangolo due strisce, che stenderete piuttosto sottilmente, in una striscia alta circa 6 cm..
Arrotolate la pasta tenendo le dita sui lati per impedire che si formino delle punte.
A questo punto adagiate il panino su un panno infarinato, con la falda sotto e il lato arrotolato lateralmente, sollevate un pò di panno e posizionate l' altro panino, punta contro punta, con il telo a dividere ( per intenderci il lato arrotolato và contro un altro lato arrotolato diviso dalla tela), in questo modo cresceranno solo in orizzontale.
Coprire con un canovaccio e lasciare lievitare 30-40 minuti.
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Sollevate ora i pezzi, delicatamente, e tagliateli a metà con una spatola di plastica, appoggiateli su una pala ( se usate la pietra per cuocerli) o su una teglia se usate quella con il taglio verso l'alto.
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Incidete, in corrispondenza del taglio, con una lametta, a circa un centimetro di profondità.
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Infornate a 200° per 25-30 minuti . Se usate la pietra accendete il forno con la pietra per tempo, ci vorra un po' per scaldare bene la pietra.
Fate raffreddare su una griglia.
Purtroppo in questi giorni è scomparsa Margherita, una delle sorelle Simili e con lei si perde un’altro pezzo di storia. Un abbraccio alla signora Valeria e un grazie ad entrambe per tanta conoscenza e saggezza divisa con noi.
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